Concetti Chiave
- Il fallimento della prima guerra d'indipendenza rafforzò il movimento democratico e repubblicano, guidando insurrezioni popolari in diverse regioni italiane.
- A Roma, l'Assemblea costituente del 1849 dichiarò decaduto il potere temporale dei papi e proclamò la Repubblica romana con una Costituzione democratica avanzata.
- I governi democratici in Sicilia, Toscana, Roma e Venezia rimasero isolati e incapaci di formare un movimento nazionale unitario, rendendoli vulnerabili alla restaurazione.
- Carlo Alberto tentò di riaprire il conflitto con l'Austria ma subì una sconfitta a Novara, portando alla sua abdicazione a favore di Vittorio Emanuele II.
- Luigi Napoleone Bonaparte riconquistò Roma per il papa, guadagnandosi il supporto degli elettori cattolici ma l'opposizione dei repubblicani.
Indice
Il fallimento della prima guerra
Il fallimento della prima guerra d'indipendenza indebolì il movimento liberale moderato che l'aveva voluta, ma rafforzò quello democratico e repubblicano, che si mise alla testa di un'ondata di insurrezioni popolari.
Insurrezioni e repubbliche democratiche
In Sicilia, il movimento separatista si diede un governo e una costituzione democratica; Venezia, rimasta in mano agli insorti, si organizzò per difendersi dal sicuro intervento austriaco.
A Roma Pio IX fu costretto a fuggire nella fortezza di Gaeta, in territorio borbonico; nel gennaio 1849 fu eletta un'Assemblea costituente a suffragio universale che, il 9 febbraio, dichiarò decaduto il potere temporale dei papi, proclamò la Repubblica romana ed elaborò un'avanzata Costituzione democratica.Il potere temporale dei papi
Con potere temporale si intende il potere politico dei papi, che faceva del capo della chiesa un sovrano tra i sovrani. Fu così chiamato per distinguerlo dal potere spirituale: se infatti quest'ultimo si esercita sui problemi che riguardano la vita eterna dei fedeli, quello politico riguarda problemi della vita terrena, "soggetta al tempo", da qui l'origine del termine.
Il triumvirato e Garibaldi
Il governo della repubblica fu attribuito ad un triumvirato del quale faceva parte Mazzini, mentre il comando delle truppe fu affidato a Giuseppe Garibaldi (1807-1882), accorso dalle regioni settentrionali per sostenere la repubblica.
Leopoldo II e la Costituente italiana
In Toscana Leopoldo II abbandonò Firenze per rifugiarsi, insieme al papa, nella fortezza di Gaeta, sotto la protezione di Ferdinando II; i democratici lanciarono la proposta di una Costituente italiana, da eleggere su base federativa e a suffragio universale, che avrebbe voluto assumere la guida del processo di unificazione universale.
Carlo Alberto e la sconfitta di Novara
Carlo Alberto, mosso dal desiderio di riprendere il controllo del movimento nazionale che ormai gli era sfuggito di mano e rischiava di emarginare il Regno di Sardegna, tentò di riaprire la guerra contro l'Austria. Il 23 marzo 1849 subì una disastrosa sconfitta a Novara; la sera stessa abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II.
La restaurazione e la caduta di Venezia
I coraggiosi esperimenti delle repubbliche democratiche in Sicilia, in Toscana, a Roma e a Venezia rimasero tra loro isolati e non seppero costruire un movimento nazionale unitario. Di qui la loro debolezza, che li espose alla restaurazione dell'ordine come stava avvenendo in tutta Europa. Tra l'aprile e il maggio 1849, gli austriaci conquistarono Brescia, dopo dieci giornate di resistenza, e riportarono Leopoldo II sul trono del Granducato di Toscana; i Borbone sottomisero di nuovo la Sicilia.
Fu invece Luigi Napoleone Bonaparte, appena eletto presidente in Francia, a riconquistare Roma e a restituirla al papa, scelta che gli attirò l'avversione dei repubblicani, ma gli permise di ottenere il consenso popolare degli elettori cattolici. Ultima cadde Venezia il 26 agosto 1849, presa per fame dopo cinque mesi di assedio austriaco.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze del fallimento della prima guerra d'indipendenza sul movimento liberale moderato e su quello democratico e repubblicano?
- Quali furono le azioni intraprese a Roma dopo la fuga di Pio IX?
- Chi furono i principali leader della Repubblica romana e quale ruolo ebbero?
- Quali furono le cause della debolezza delle repubbliche democratiche in Italia?
Il fallimento indebolì il movimento liberale moderato ma rafforzò quello democratico e repubblicano, che guidò un'ondata di insurrezioni popolari.
A Roma fu eletta un'Assemblea costituente a suffragio universale che dichiarò decaduto il potere temporale dei papi, proclamò la Repubblica romana ed elaborò una Costituzione democratica avanzata.
Il governo della repubblica fu attribuito a un triumvirato che includeva Mazzini, mentre Giuseppe Garibaldi fu incaricato del comando delle truppe.
Le repubbliche democratiche rimasero isolate e non riuscirono a costruire un movimento nazionale unitario, esponendosi così alla restaurazione dell'ordine.