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Concetti Chiave

  • Mussolini avviò la "fascistizzazione" delle istituzioni italiane dopo aver consolidato il controllo politico del Parlamento.
  • L'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti nel 1924 segnò un punto di svolta per il regime fascista.
  • Le leggi fascistissime del 1925-1926 eliminarono il controllo parlamentare, conferendo al Governo poteri legislativi ed esecutivi.
  • Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato fu istituito per perseguire reati politici, introducendo la pena di morte per crimini contro lo Stato.
  • Furono sciolti i partiti politici e i sindacati, aboliti sindaci eletti e introdotta la censura sulla stampa.

Indice

  1. La fascistizzazione delle istituzioni
  2. L'assassinio di Giacomo Matteotti
  3. Le leggi fascistissime e il totalitarismo
  4. Il potere del governo fascista
  5. Repressione e controllo sociale

La fascistizzazione delle istituzioni

Dopo aver conquistato il controllo politico del Parlamento, Mussolini procedette alla "fascistizzazione" delle istituzioni e della società civile.

L'assassinio di Giacomo Matteotti

Il punto di svolta fu segnato dall'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, che nel 1924 aveva denunciato alla Camera i brogli e le intimidazioni verificatisi durante le elezioni.

Nel 1925, con un celebre discorso Mussolini si assunse la responsabilità politica dell'omicidio e diede l'avvio al processo legislativo volto a svuotare completamente le garanzie previste dallo Statuto.

Le leggi fascistissime e il totalitarismo

Tra il 1925 e il 1926 vennero adottate le leggi fascistissime, che portarono alla dittatura e al totalitarismo: venne attribuito solo al re il potere di revoca del capo del Governo, eliminando l'istituto della fiducia parlamentare, e si attribui' al capo del Governo il controllo dell'ordine del giorno delle Camere.

Il potere del governo fascista

Con la legge n.100/1926 venne prorogata a due anni la validità dei decreti legge e fu eliminato l'effetto retroattivo dell'eventuale mancata conversione. Venne inoltre affidato al Governo un ampio potere regolamentare senza prevedere alcun controllo parlamentare: in pratica, il Governo assunse sia il potere esecutivo sia quello legislativo.

Repressione e controllo sociale

Nel 1926 inizio' a operare il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, composto da giudici legati al regime, con il compito di giudicare i reati politici, e venne introdotta la pena di morte per i reati "contro la sicurezza dello Stato". Fu inoltre istituita la censura sulla stampa, vennero sciolti i partiti politici e le organizzazioni sindacali, furono proibiti lo sciopero e la serrata. I sindaci, eletti dai cittadini dei Comuni, vennero aboliti e sostituiti dal podestà, di nomina governativa.

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