Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Dal 1888 al 1913, il cambio della lira italiana rimase stabile, favorendo le attività produttive di scambio.
  • Le banche italiane non riuscirono a specializzare il mercato creditizio, portando alla crisi del 1907.
  • Le banche di emissione centralizzarono il sistema economico limitando le perdite da immobilizzazioni.
  • Il periodo vide un aumento del 5% delle emissioni di azioni rispetto al periodo postunitario.
  • Le spese pubbliche raddoppiarono, mentre le entrate non crebbero allo stesso ritmo, aumentando l'indebitamento locale.

Indice

  1. Stabilità della lira e sistema creditizio
  2. Crisi bancaria e legislazione
  3. Centralizzazione economica e inflazione
  4. Sviluppo finanziario e problemi locali

Stabilità della lira e sistema creditizio

Dal 1888 al 1913, il cambio estero della lira italiana rimase pressoché invariato; il livello interno dei prezzi cessò di declinare e influenzò positivamente le attività produttive di scambio. Il sistema creditizio si era accresciuto e maturato e le categorie bancarie avevano incrementato la consistenza della massa fiduciaria amministrata dai propri membri.

Crisi bancaria e legislazione

Le banche “universali” e gli amministratori delle grandi banche italiane (Banca Commerciale Italiana, Credito Italiano, Banco di Roma) non riuscirono a diversificare e specializzare il mercato creditizio e quindi a farlo crescere secondo le sue specifiche caratteristiche. Infatti, nel 1907, si generò una crisi che turbò la società Bancaria Italiana anch’essa impegnata in un’attività di tipo misto e non specializzata. Nei quattordici anni dal 1900 al 1913, molti problemi furono attenuarti da una vasta attività di legislazione.

Centralizzazione economica e inflazione

Fra il 1888 e il 1914, il sistema economico si mosse lentamente nel senso di un maggior accentramento o centralizzazione; tale obiettivo fu raggiunto dalle banche di emissione tramite limitazione e restrizioni volte a evitare perdite per immobilizzazioni. Nello stesso periodo, il valore della moneta diminuì di circa un quarto,nonostante l’impeto iniziale dell’inflazione cartacea conseguente al maggior bisogno della Tesoreria dello Stato che si era prodotto subito dopo l’Unità.

Sviluppo finanziario e problemi locali

Nel secondo quinquennio del Novecento, lo Stato effettuò l’allungamento di alcuni anni della scadenza media dei titoli circolanti. Un altro fenomeno finanziario importante che si verificò in tale periodo fu lo sviluppo della circolazione dei titoli azionari; infatti, la quantità di nuove azioni emesse aumentò di circa il 5% del totale delle attività finanziarie pubbliche rispetto al periodo post unitario. La finanza locale costituiva, invece, un problema di una certa gravità: fra l’altro, fra l’inizio degli anni Ottanta e la fine degli anni Dieci del XX secolo, l’ammontare delle spese pubbliche si raddoppiò, mentre le entrate non riuscivano a mantenere lo stesso ritmo, facendo così aumentare l’indebitamento delle amministrazioni. In un quarto di secolo, la ricchezza finanziaria aumentò di tre volte, arrivando a fornire al sistema produttivo la base capitalistica necessaria al decollo della sua industrializzazione e al suo ingresso nel mondi progredito.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali sfide affrontate dal sistema bancario italiano tra il 1888 e il 1913?
  2. Il sistema bancario italiano affrontò la sfida di non riuscire a diversificare e specializzare il mercato creditizio, portando a una crisi nel 1907. Le banche universali e gli amministratori delle grandi banche non riuscirono a far crescere il mercato secondo le sue specifiche caratteristiche.

  3. Come si è evoluto il sistema economico italiano tra il 1888 e il 1914?
  4. Il sistema economico italiano si è mosso verso un maggior accentramento o centralizzazione, con le banche di emissione che hanno limitato e ristretto le operazioni per evitare perdite. Inoltre, il valore della moneta diminuì di circa un quarto, e vi fu un aumento della circolazione dei titoli azionari.

  5. Quali furono le conseguenze dell'aumento delle spese pubbliche locali tra gli anni Ottanta e gli anni Dieci del XX secolo?
  6. L'aumento delle spese pubbliche locali portò a un raddoppio delle spese rispetto alle entrate, causando un aumento dell'indebitamento delle amministrazioni locali. Questo rappresentò un problema significativo per la finanza locale.

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