Concetti Chiave
- Il fascismo italiano si consolidò come dittatura attraverso le leggi fascistissime, che modificarono istituzioni, amministrazione e lo stato di diritto.
- Il Gran Consiglio del Fascismo, guidato da Mussolini, controllava la politica e le elezioni, richiedendo la tessera del partito per votare.
- La propaganda fu diffusa attraverso l'EIAR e i cinegiornali, mentre i Patti Lateranensi del 1929 definirono i rapporti con la Chiesa.
- In economia, si passò da politiche liberaliste a misure protezionistiche, con l'obiettivo di rivalutare la lira e raggiungere l'autosufficienza alimentare.
- Nonostante gli sforzi per l'autarchia, i costi sociali furono elevati, con un impatto negativo sul potere d'acquisto e il sistema produttivo nazionale.
Indice
Le leggi fascistissime
Il fascismo diventò una dittatura con le leggi fascistissime, che si possono dividere in tre categorie:
• Modifiche alle istituzioni, con l'istituzione di un partito unico, di un capo del governo che può legiferare e ha la responsabilità solo davanti al re.
• Modifiche amministrative, con la sostituzione di un sindaco dal podestà, la fondazione dell'OVRA (polizia segreta per gli antifascisti) e l'istituzioni del Tribunale speciale che andava a giudicare gli oppositori.
• Modifica allo stato di diritto, con l'assenza della libertà di stampa e associazione, diritto allo sciopero e neanche i sindacati.
Il controllo del partito e la propaganda
Al vertice del partito c'era il Gran Consiglio del Fascismo controllato da Mussolini stesso, dove veniva discussa la linea politica, lo stato totalitario presenta una nuova legge elettorale in cui il Gran Consiglio presentava una lista unica e i cittadini dovevano approvarla ma per votare era necessaria la tessera del partito. Nel 1927 venne inoltre fondato l'ente radiofonico o EIAR, volto alla diffusione di informazioni censurate e nelle sale cinematografiche venivano proiettati i cinegiornali dell'istituto luce. Nel 1926 lo stato iniziò anche le trattative con la Santa Sede che si conclusero l'11 febbraio 1929 con l'istituzione dei patti lateranensi in cui: la chiesa riconosceva lo stato italiano e di Roma come capitale, l'Italia era tenuta a versare per la perdita dello stato pontificio, la religione cattolica venne istituita come religione di stato con il conseguente insegnamento nelle scuole e infine venivano riconosciuti gli effetti civili del matrimonio religioso.
Economia e autarchia fascista
Per quanto riguarda invece l'economia, dal 1922 al 1925 venne improntato uno stampo liberalista con il ministro delle finanze de Stefani che ottenne buoni risultati ma non bloccarono l'inflazione. Dal 1926 al 1943 il nuovo ministro Volpi basò l'economia su misure di protezionismo e la rivalutazione della lira con l'obiettivo di far corrispondere il cambio di 8 sterline a 9 lire. In questo periodo avvenne la battaglia del grano con l'aumento delle aree coltivabili e il miglioramento della coltivazione, in modo da arrivare all'autosufficienza italiana nel settore dei cereali. Fondamentale è l'intervento nell'agro Ponticino con la costruzione della città Littoria che si mostra come il primo passo verso l'autarchia e l'autosufficienza nella produzione del bisogno. Ma i costi sociali erano alti: i ceti medio-bassi videro diminuita la capacità di acquisto, venne data poca importanza al settore agricolo e si ottenne un grave indebolimento del sistema produttivo nazionale.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali modifiche istituzionali introdotte dalle leggi fascistissime?
- Come influenzarono i patti lateranensi i rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa?
- Quali furono le conseguenze economiche delle politiche fasciste dal 1926 al 1943?
Le leggi fascistissime introdussero un partito unico, un capo del governo con poteri legislativi e responsabile solo davanti al re, e altre modifiche amministrative e allo stato di diritto.
I patti lateranensi portarono al riconoscimento dello Stato italiano e di Roma come capitale da parte della Chiesa, stabilirono la religione cattolica come religione di stato e riconobbero gli effetti civili del matrimonio religioso.
Le politiche economiche fasciste portarono a misure di protezionismo, rivalutazione della lira, e la battaglia del grano per l'autosufficienza, ma causarono anche un indebolimento del sistema produttivo e una diminuzione della capacità di acquisto dei ceti medio-bassi.