Concetti Chiave
- L'imperialismo si differenzia dal colonialismo tradizionale per il controllo diretto del territorio e la creazione di un sistema economico diseguale, che favorisce le potenze usurpatrici a discapito delle economie locali.
- Il fenomeno dell'imperialismo raggiunge il suo apice negli ultimi vent'anni del XIX secolo, caratterizzato da una competizione tra le potenze europee.
- Le principali nazioni coinvolte nell'imperialismo furono potenze coloniali come Inghilterra e Francia, insieme a nuovi stati nazionali.
- Le cause che hanno spinto l'imperialismo includono motivazioni politiche, ideologiche ed economiche, come la necessità di materie prime a basso costo e nuovi mercati di sbocco per i prodotti industriali.
- L'imperialismo è stato alimentato anche da sentimenti nazionalisti e razzisti, supportati da teorie ideologiche e letteratura che promuovevano l'idea di missioni civilizzatrici e evangelizzazioni come mandato divino.
Indice
Differenze tra colonialismo e imperialismo
Pur essendo l’evoluzione del colonialismo (che le potenze europee avevano da sempre praticato) esso se ne discosta in modo sostanziale; il colonialismo prevede infatti una presenza ristretta, senza alcuna imposizione del potere politico dello stato colonizzatore, che garantisca il primato commerciale (ad esempio un porto o una base commerciale) mentre l’imperialismo prevede un controllo diretto del territorio tramite un esercito e la formazione di un sistema amministrativo costituito da abitanti locali posti sotto il comando dello stato usurpatore) e la creazione di un’economia diseguale che vincoli a se il territorio conquistato, in quanto costringono i territori conquistati a esportare materie prime a basso prezzo ma che tuttavia hanno una grande potenzialità che, acquistata e lavorata dallo stato conquistatore, viene rivenduta a loro, e non solo, ad altissimo prezzo, che tuttavia risulta più basso rispetto a quello dei manufatti artigianali, distruggendo la piccola industria locale, bloccandone lo sviluppo (sottrae inoltre manodopera e territori in quanto vengono per la maggior parte indirizzati alla produzione di queste materie prime).
Tale evoluzione avviene probabilmente a causa della nascita di disordini politici all’interno dello stato colonizzato, rendendone impossibile o difficoltoso lo sfruttamento, e/o dalla convergenza della seconda rivoluzione industriale, che imponeva una grande necessità di risorse, e di scontri e tensioni fra stati, portando dalla concorrenza economica (ad esempio guerre dei dazi) alla concorrenza nell’imperialismo.
Raggiunge l’apice nell’ultimo ventennio del diciannovesimo secolo.
Le potenze coloniali di lunga data quali Inghilterra e Francia e nuovi stati nazionali.
Cause dell'imperialismo
Il forte impulso dell’imperialismo fu dato principalmente da cause di carattere politico, ideologico ed economico quali:
L'offerta di materie prime e manodopera a basso costo.
L'offerta di territori scarsamente sfruttati.
L'offerta di un mercato di sbocco in cui vendere i prodotti delle industrie.
La capacità militare che aveva permesso agli europei, tramite lo sviluppo tecnologico, gli alti livelli di produzione di armi più avanzate e mezzi di trasporto più efficaci, di imporre la propria egemonia.
Il desiderio di realizzare e importare una serie di prodotti di base richiesti dal mercato interno e internazionale.
La diffusione di un sentimento nazionalista aggressivo innesca la competizione imperialistica.
Ideologie e giustificazioni dell'imperialismo
Il diffondersi dell’idea politica che avrebbero avuto un avvenire solo le potenze imperialiste.
Il diffondersi di teorie razziste (che vedono in De Gobineau il loro precursore; ritenendo che esistesse una sorta di scala gerarchica delle razze dominata dai bianchi nacque la visione secondo cui le potenze coloniali dovevano compiere, per dovere morale, missioni civilizzatrici in queste terre barbare e ignoranti in nome del progresso civile e sociale
La copertura ideologica della colonizzazione che la trasforma in un mandato di Dio che grava gli europei del dovere di operare missioni di evangelizzazione.
Il diffondersi della letteratura di consumo che, diffondendo il gusto per le usanze esotiche, la rese ben vista dall’opinione pubblica, favorendo inoltre il ritorno dell’idea del buon selvaggio.
Il diffondersi dei resoconti giornalistici che descrivevano le affascinanti ed esotiche degli esploratori e dalle campagne di stampa organizzate per celebrarne le gesta al ritorno, contribuendo così a creare un clima di approvazione all’interno dell’opinione pubblica.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra colonialismo e imperialismo?
- Quando l'imperialismo ha raggiunto il suo apice?
- Quali erano le principali potenze coinvolte nell'imperialismo?
- Quali erano le cause principali dell'impulso imperialistico?
- Come veniva giustificata ideologicamente la colonizzazione?
Il colonialismo prevede una presenza ristretta senza imposizione politica, mentre l'imperialismo implica un controllo diretto del territorio con un esercito e un sistema amministrativo locale sotto il comando dello stato usurpatore.
L'imperialismo ha raggiunto il suo apice nell'ultimo ventennio del diciannovesimo secolo.
Le principali potenze coinvolte erano le potenze coloniali di lunga data come Inghilterra e Francia, oltre a nuovi stati nazionali.
Le cause principali includevano motivazioni politiche, ideologiche ed economiche, come l'offerta di materie prime a basso costo, territori scarsamente sfruttati, mercati di sbocco, capacità militare avanzata e sentimenti nazionalisti aggressivi.
La colonizzazione veniva giustificata come un mandato divino per compiere missioni civilizzatrici e di evangelizzazione, supportata da teorie razziste e dalla diffusione di letteratura e resoconti giornalistici che esaltavano le usanze esotiche.
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