Concetti Chiave
- Dal 1880, i movimenti migratori globali aumentarono notevolmente, motivati dalla ricerca di migliori condizioni di vita o dalla necessità causata dalla fame.
- L'Europa fu il principale continente di partenza, con milioni di persone che emigravano, soprattutto verso gli Stati Uniti, seguiti da Canada, Austria e Nuova Zelanda.
- Gli Stati Uniti attirarono molti immigrati per le opportunità lavorative, il rapido sviluppo economico e la società multietnica che facilitava l'integrazione.
- Le grandi distese di terra e le nuove ferrovie negli Stati Uniti furono fattori chiave che incentivarono l'immigrazione e lo sviluppo agricolo e dell'allevamento.
- L'America Latina vide un raddoppio della popolazione in 50 anni, passando da 38 a 74 milioni di abitanti, sebbene con un incremento demografico minore rispetto al Nord America.
Indice
L'intensificazione delle migrazioni
Le migrazioni vi erano sempre state, ma si intensificarono incredibilmente dopo il 1880. Questi grandi spostamenti di popolazioni erano spinti dalla volontà di migliorare le proprie condizioni o costretti dalla fame.
Destinazioni principali delle migrazioni
Questa grande migrazione vide protagonista l'Europa, dalla quale milioni di persone emigrarono verso il resto del mondo.
La maggioranza, circa il 65% si diresse verso gli Stati Uniti. Per il resto la migrazione si sviluppò verso il Canada, l'Austria e la nuova Zelanda.Fattori di attrazione negli Stati Uniti
Le Americhe, verso fine ottocento, divennero, così, i paesi preferiti di chi cercava lavoro e ricchezze. In modo maggiore Gli Stati Uniti in quanto offriva maggiori opportunità di immigrati, stava avendo un rapido sviluppo e perché la società americana era una società multietnica, e ciò rendeva facile integrarsi.
Sviluppo e crescita demografica
Un'altro fattore che favorì maggiormente l'immigrazione negli Stati Uniti erano le grandi distese di terra ancora non lavorate, ma lo sviluppo di agricoltura e allevamento avvenne per la presenza di nuove ferrovie.
Si pensi che una cittadina piccola come il Dallas, da 1500 abitanti arrivò ad averne 15 000, proprio per la presenza di ferrovie.
Ci fu un gran incremento demografico anche in America centromeridionale, anche se inferiore a quello avuto nel nord america. La popolazione nel giro di 50 anni raddoppiò quasi, passando da 38 a 74 milioni.