DarioA06
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Concetti Chiave

  • L'Italia dichiarò guerra all'Impero Ottomano nel 1911, usando incidenti a Tripoli come pretesto, e conquistò rapidamente la fascia costiera della Libia.
  • La conquista dell'interno libico fu più difficile a causa della resistenza locale, con l'Italia che rispose con metodi di repressione brutali.
  • Nel 1912, l'Italia occupò Rodi e altre isole dell'Egeo per mettere pressione sull'Impero Ottomano, portando alla firma della pace di Losanna.
  • L'occupazione della Libia non portò i benefici economici sperati, data la povertà di risorse, con i giacimenti petroliferi scoperti solo dopo la Seconda Guerra Mondiale.
  • L'impresa libica causò divisioni politiche in Italia, influenzando il partito socialista e rafforzando la posizione italiana nel Mediterraneo.

Indice

  1. L'inizio della guerra italo-turca
  2. Conseguenze della guerra

L'inizio della guerra italo-turca

Il 29 settembre 1911, prendendo come pretesto alcuni incidenti verificatisi a Tripoli ai danni di cittadini italiani, l'Italia dichiarò guerra all'Impero Ottomano, sotto il cui dominio si trovava la Libia. Pochi giorni dopo un corpo di spedizione sbarcò a Tripoli e occupò rapidamente tutta la fascia costiera fino a Tobruk, sconfiggendo il nemico nella battaglia di Ain Zara.

Più difficile e lenta fu invece la conquista dell'interno, in quanto i libici non accolsero gli italiani come liberatori, ma come invasori, a cui opposero un'efficace azione di guerriglia; l'Italia avrebbe replicato, sin dall'inizio, con pesanti e brutali metodi di repressione. Al fine di costringere l'impero Ottomano alla pace, nel maggio 1912 il governo italiano decise di attaccarla direttamente. Un corpo di spedizione occupò Rodi e altre 11 isole dell'egeo, il cosiddetto Dodecaneso, mentre cinque torpediniere penetravano nello stretto dei Dardanelli, dimostrando che neppure Costantinopoli poteva considerarsi sicura. Il sultano perciò chiese l'armistizio e il 18 ottobre 1912 firmò la pace di Losanna, con il quale l'impero Ottomano riconosceva all'Italia il possesso di Tripolitania e Cirenaica.

Conseguenze della guerra

L'occupazione della nuova colonia, cui fu dato l'antico nome romano di Libia, non portò all'economia nazionale i vantaggi che molti si aspettavano. Quella ampia fascia di territorio africano era infatti prevalentemente deserto ed era anche povero di materie prime, a eccezione di vastissimi giacimenti petroliferi che però furono scoperti soltanto dopo la seconda guerra mondiale, quando ormai il paese si era reso indipendente. Tuttavia le operazioni militari contribuirono a rafforzare la posizione italiana nel Mediterraneo. L'impresa Libica ebbe importanti conseguenze in campo politico. Essa infatti incoraggiò i nazionalisti, spingendoli sempre più apertamente contro il governo. La guerra provocò inoltre una spaccatura all'interno del partito socialista tra la corrente minoritaria dei riformisti e la maggioranza, che si era invece opposta in nome del pacifismo e della antimperialismo. Il congresso di Reggio Emilia espulse i riformisti, i quali dettero vita a un autonomo partito socialista riformista italiano. Nel partito socialista finì col prevalere la linea più intransigente e rivoluzionaria guidata allora da un giovanissimo Benito Mussolini.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause e le conseguenze immediate della guerra italo-turca?
  2. La guerra italo-turca fu dichiarata dall'Italia il 29 settembre 1911, usando come pretesto incidenti a Tripoli contro cittadini italiani. L'Italia occupò rapidamente la fascia costiera libica, ma incontrò resistenza interna. La guerra portò alla pace di Losanna, con cui l'Impero Ottomano riconobbe il possesso italiano di Tripolitania e Cirenaica.

  3. Quali furono le difficoltà incontrate dall'Italia durante l'occupazione della Libia?
  4. L'Italia incontrò resistenza da parte dei libici, che non li videro come liberatori ma come invasori, opponendo un'efficace guerriglia. L'Italia rispose con metodi di repressione pesanti e brutali, rendendo la conquista dell'interno più difficile e lenta.

  5. Quali furono le ripercussioni politiche interne in Italia a seguito della guerra italo-turca?
  6. La guerra incoraggiò i nazionalisti e causò una spaccatura nel partito socialista tra riformisti e la maggioranza pacifista e antimperialista. Il congresso di Reggio Emilia espulse i riformisti, che formarono un nuovo partito, mentre nel partito socialista prevalse la linea rivoluzionaria guidata da Benito Mussolini.

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