Concetti Chiave
- La Prussia, guidata da Otto Von Bismark e Re Guglielmo I, mirava a unificare la Germania sotto il proprio controllo, provocando tensioni con la Francia.
- La guerra franco-prussiana iniziò nel luglio 1870, con la Francia che dichiarò guerra ma subì una rapida sconfitta culminante nella battaglia di Sedan.
- Dopo la sconfitta, la Francia di Napoleone III capitolò, portando alla proclamazione della Terza Repubblica e all'assedio tedesco di Parigi.
- La resa della Francia comportò un armistizio oneroso e la cessione dell'Alsazia e della Lorena alla Germania, che formò il Secondo Reich.
- La Comune di Parigi emerse come reazione alla resa, proponendo un governo rivoluzionario, ma fu presto repressa e la città tornò sotto controllo tradizionale.
Indice
La politica di Bismark
Al centro dell’Europa ebbe maggiore importanza la Prussia, guidata dal cancelliere Otto Von Bismark e dal Re Guglielmo I di Hohenzollern.
La guerra franco-prussiana
Lo scopo della politica di Bismark era realizzare l’unità tedesca sotto l’egemonia della Prussia: questo provocò il conflitto con l’Austria nel 1866, ma a vincere fu proprio la Prussia che successivamente tentò di allargare la propria egemonia attraverso accordi commerciali e trattati di alleanza con gli Stati tedeschi del Sud, ma questo non andava bene alla Francia, infatti, la due potenze arrivarono ben presto a scontrarsi, dando così inizio alla guerra franco-prussiana.
La caduta dell'Impero francese
Questa guerra fu dichiarata dalla Francia nel luglio 1870, ma fu proprio l’esercito francese ad avere la peggio perché quest’ultimo crollò nel giro di pochi giorni, perdendo la sua definitiva battaglia a Sedan il 1 e il 2 settembre. Quindi la Francia, guidata da Napoleone III, fu costretta alla resa, causando la fine dell'Impero frances. Venne quindi dichiarata la Terza Repubblica e i tedeschi assediarono Parigi; inoltre i principi tedeschi offrirono al re di Prussia la corona del Secondo impero (Reich) germanico. Parigi fu costretta ad arrendersi nel gennaio 1871 e alla Francia furono imposti un pesante armistizio e la perdita dell’Alsazia e della Lorena.
La nascita della Comune
Il popolo parigino però non accettò questa resa, cosi il 18 marzo del 1871 costituì un governo rivoluzionario e democratico, impegnato nel realizzare uno Stato federale all'interno del quale tutte le comunità cittadine avrebbero goduto di una piena autonomia, quindi nacque la Comune.
Il regime proletario e la fine
Pero all'interno di quest’ultima sorsero dei contrasti tra l’ala moderata borghese- repubblicana e quella socialista più radicale. Alla fine a prevalere fu proprio quest’ultimo gruppo che il 26 marzo 1871 realizzò il primo regime proletario. L'esperienza della Comune parigina però non durò a lungo e presto la Capitale fu nuovamente conquistata e riportata alla normalità.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della politica di Bismark?
- Quali furono le conseguenze della guerra franco-prussiana per la Francia?
- Cosa portò alla nascita della Comune di Parigi e quale fu il suo esito?
L'obiettivo principale della politica di Bismark era realizzare l'unità tedesca sotto l'egemonia della Prussia, il che portò al conflitto con l'Austria e successivamente alla guerra franco-prussiana.
La Francia, guidata da Napoleone III, fu costretta alla resa dopo la sconfitta a Sedan, portando alla caduta dell'Impero francese, alla dichiarazione della Terza Repubblica e alla perdita dell'Alsazia e della Lorena.
La nascita della Comune di Parigi fu una reazione del popolo parigino alla resa della Francia, portando alla costituzione di un governo rivoluzionario e democratico. Tuttavia, l'esperienza della Comune non durò a lungo e la capitale fu presto riconquistata.
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