Concetti Chiave
- Le forze di occupazione naziste dal 1941 reprimevano duramente le azioni partigiane, colpendo soprattutto le popolazioni civili.
- Le repressioni spesso non avevano giustificazione legale, mirando a spezzare i legami tra partigiani e comunità locali.
- Le operazioni di repressione includevano arresti di massa ed esecuzioni sommarie, senza verificare la responsabilità dei civili.
- Azioni di intimidazione e ritorsione erano comuni, spesso giustificate da perdite subite dai soldati occupanti.
- In Grecia e Jugoslavia, anche le autorità italiane partecipavano alle repressioni, con rastrellamenti e distruzione di villaggi.
Repressione nazista in Europa
Dal 1941 in tutta Europa le azioni partigiane sono state durissimamente represse dalle forze di occupazione naziste con una tecnica che prende di mira soprattutto le popolazioni civili, indiscriminatamente considerate come favorevoli ai gruppi partigiani e per questo sottoposti ad arresti o molto spesso ad esecuzioni sommarie di massa.
Intimidazione e terrore
Talora azioni come queste sono ufficialmente dettate da un motivo occasionale (in genere una ritorsione per un'azione partigiana che ha fatto vittime tra i soldati occupanti); altre volte sono pure e semplici azioni di intimidazione che vogliono spezzare i collegamenti tra i partigiani e la popolazione locale, sono comunque sempre iniziative che non si curano minimamente dei diritti delle popolazioni, e men che meno si curano di verificare se coloro i quali sono colpiti dalle azioni repressive siano effettivamente responsabili di qualche tipo di reato. Le aggressioni nazifasciste non seguono alcun criterio giuridico riconosciuto che non sia quello di spargere il terrore tra persone le cui vite e i cui diritti sono considerati meno di niente.
Azioni fasciste in Grecia e Jugoslavia
Questo tipo di azione politico-militare viene messo in atto non solo dalle autorità naziste, in Grecia e Jugoslavia anche dalle autorità fasciste. Dal 1941 in Grecia e Jugoslavia le autorità italiane attuano rastrellamenti, esecuzioni di civili sospettati di appoggiare le formazioni partigiane, aggressioni e bombardamenti contro interi villaggi che vengono completamente distrutti.