Concetti Chiave
- Alla fine della Prima guerra mondiale, l'Italia affrontava una grave crisi economica e sociale con inflazione, disoccupazione e problemi dei reduci.
- Dal 1919 al 1921, in Italia nascono nuovi partiti politici come il PPI, i Fasci di combattimento e il PCI.
- Mussolini fonda il movimento dei Fasci di combattimento nel 1919, sfruttando le agitazioni sociali per crescere politicamente.
- La marcia su Roma del 1922 segna l'ascesa al potere di Mussolini, che viene incaricato di formare un nuovo governo.
- Con le Leggi fascistissime del 1925/1926, Mussolini consolida la dittatura sciogliendo partiti di opposizione e instaurando la censura.
Indice
Crisi post-bellica in Italia
Alla fine della Prima guerra mondiale l'Italia si trovava in una grave crisi economica e sociale:
1. L'inflazione impoveriva operai, contadini e la piccola borghesia
2. Le industrie dovevano riconvertirsi verso una economia di pace (ci furono molto licenziamenti)
3.
Problema dei reduci
4. Tema della “vittoria mutilata”
Nascita di nuovi partiti
Tra il 1919 e il 1921 nascono nuovi partiti:
• PPI (Partito popolare italiano di ispirazione cattolica, don Luigi Sturzo)
• I Fasci di combattimento (movimento che diventerà, nel 1921, il Partito Nazionale fascista)
• Il PCI (partito comunista italiano, 1921, nato dalla scissione del Partito Socialista)
Biennio rosso e tensioni sociali
Intanto in Italia si diffondevano scioperi e proteste popolari. Le agitazioni si concentrarono tra il 1919 e il
1921. Il cosiddetto BIENNIO ROSSO (dalle bandiere dei socialisti).
Gli operai chiedevano aumenti salariali, i contadini una riforma agraria. I sindacati si fecero portavoce
delle rimostranze del popolo. Gli industriali però non ascoltarono i lavoratori, che occuparono le
fabbriche (e i contadini le terre). Sembrava che k'Italia fosse sull'orlo di una rivoluzione come quella russa
del 1917. Ma Giolitti riuscì a mettere d'accordo proprietari e lavoratori e la protesta rientrò.
Gli industriali e i proprietari, però, erano delusi dalla politica liberale e avrebbero voluto una più decisa
repressione del movimento operaio e contadino. Così incominciarono ad appoggiare e a finanziare
Mussolini.
Ascesa di Mussolini
MUSSOLINI
Benito Mussolini nacque a Predappio (Forlì) il 29 luglio 1883. Fin da giovane si impegnò nelle file del
partito socialista e nel 1912 assunse la direzione dell'Avanti!
Nel 1914 si schierò però con gli interventisti e per questo fu cacciato dal partito.
Alla fine della guerra fondò il Movimento dei fasci di combattimento (1919) a cui aderirono soprattutto
nazionalisti ed ex combattenti. Furono le agitazioni sociali del 1920 che offrirono l'occasione ai fascisti di
crescere. Mussolini organizzò infatti delle squadre d'azione (le squadracce fasciste) che repressero
duramente le rivolte dei contadini. Furono protagoniste di violenze sistematiche: gli avversari venivano
piegati a colpi di manganello o costretti a bere olio di ricino.
Molti commisero l'errore di sottovalutare Mussolini, soprattutto per paura del pericolo rivoluzionario.
Così Giolitti permise ai fascisti di presentarsi nelle liste elettorali alle elezioni del maggio 1921. Per la
prima volta i fascisti entrarono in parlamento.
Marcia su Roma
Il 24 ottobre 1922 Mussolini concentrò a Napoli migliaia di camicie nere (fascisti organizzati come un
esercito). Si decise a prendere il potere con la forza. Mentre Mussolini assisteva da Milano, i fascisti
marciarono su Roma. Il capo del governo, Luigi Facta, chiese al re Vittorio Emanuela III di firmare il
decreto per l'intervento dell'esercito. Al contrario il re decise di affidare a Mussolini il compito di formare
il nuovo governo (30 ottobre 1922)
Dittatura fascista
Dal 1922 al 1924 Mussolini governò rispettando la legge. Ma le spedizioni delle squadracce
continuarono, tanto che nel 1923 si organizzarono nella Milizia Volontaria per la Sicurezza nazionale
(forza armata alle dipendenze di Mussolini).
Il 30 maggio 1924 il socialista Giacomo Matteotti proclamò alla camera un coraggioso discorso in cui
denunciò le gravissime irregolarità (a molti antifascisti fu proibito con la violenza di votare per esempio)
avvenute durante le elezioni del 1924 (in cui vinsero i fascisti). Dieci giorni dopo Matteotti fu rapito e
assassinato dagli squadristi.
I rappresentanti dei partiti antifascisti, per protesta, abbandonarono il parlamento e si riunirono in un'altra
aula (secessione dell'Aventino, in ricordo della secessione della plebe nell'antica Roma).I deputati speravano in un intervento del re. Ma il re non fece nulla.
Mussolini, dunque, in un famoso discorso tenuto il 3 gennaio 1925 si assunse la responsabilità politica e
morale del delitto Matteotti (“ se il fascismo è una associazione a delinquere, io sono a capo di questa
associazione”). Da questo momento il fascismo si trasforma in una dittatura.
Leggi fascistissime
Nel 1925/1926 vengono emanate le Leggi fascistissime (che danno pieni poteri a Mussolini, il duce):
1. Vennero sciolti tutti i partiti di opposizione
2. Al posto dei sindaci vennero eletti i podestà (nominati direttamente dal partito fascista)
3. Nacque l'OVRA (Opera di Vigilanza per la repressione fascista), con il compito di cercare e
arrestare gli antifascisti
4. Venne istituito un Tribunale Speciale per condannare gli oppositori
5. Venne istituito l'obbligo di iscrizione al partito per chi voleva partecipare ad un concorso pubblico
6. Venne introdotta la censura
Propaganda e controllo sociale
Il fascismo tentò, attraverso il controllo dell'educazione dei giovani, di organizzare il consenso. Dalla
scuola al tempo libero, dallo sport alla radio tutti gli Italiani erano toccati dalla propaganda fascista.
“Credere, obbedire, comandare” era lo slogan che secondo Mussolini doveva contribuire ad educare e
formare i giovani.
Patti lateranensi
I fascismo cercò poi di risolvere i rapporti fra Stato e Chiesa con i Patti lateranensi, o Concordato (11
febbraio 1929), firmati da Mussolini e dal Cardinal Gasparri (segretario del papa Pio XI):
• L'Italia riconobbe l sovranità della Chiesa sullo stato indipendente della Città del Vaticano
• Il cattolicesimo è riconosciuto come sola religione di stato da insegnare obbligatoriamente nelle
scuole
• Il matrimonio religioso fu equiparato a quello civile
In cambio il Vaticano riconosce il Regno d'Italia e la sua capitale.
Don Sturzo però non crede a Mussolini ed è convinto che il Concordato sia solo una mossa del duce per
avere una Chiesa che serva e non faccia domande.
Politica economica e estera
In politica economica Mussolini promosse l'AUTARCHIA (che significa “bastare a se stessi”). L'Italia
doveva dunque diventare indipendente economicamente, produrre cioè tutto ciò di cui aveva bisogno
senza dipendere da importazioni estere. Vennero bonificate le zone paludose.
In politica estera: nazionalismo e colonialismo (politica aggressiva nei confronti delel altre potenze
europee e conquista di nuove colonie).
1935: guerra in Etiopia (conquista, ma pochi vantaggi economici)
1936: Asse Roma-Berlino. Patto di amicizia con Hitler.
1938: Leggi razziali contro gli Ebrei
1939: Patto d'acciaio fra Italia e Germania (le due nazioni si impegnarono a collaborare reciprocamente in
caso di guerra).
Domande da interrogazione
- Quali erano i problemi economici e sociali che l'Italia affrontava alla fine della Prima guerra mondiale?
- Quali partiti politici sono nati in Italia tra il 1919 e il 1921?
- Cosa ha fatto Mussolini per ottenere il potere in Italia?
- Quali sono state le conseguenze delle Leggi fascistissime del 1925/1926?
- Quali sono state le politiche economiche e estere di Mussolini?
L'inflazione impoveriva operai, contadini e la piccola borghesia; le industrie dovevano riconvertirsi verso un'economia di pace; c'era il problema dei reduci e il tema della "vittoria mutilata".
Il PPI (Partito popolare italiano di ispirazione cattolica), i Fasci di combattimento (che diventeranno il Partito Nazionale fascista) e il PCI (partito comunista italiano).
Mussolini ha organizzato delle squadre d'azione (le squadracce fasciste) che hanno represso duramente le rivolte dei contadini. In seguito, ha marciato su Roma con migliaia di camicie nere e ha preso il potere con la forza.
Tutti i partiti di opposizione sono stati sciolti, i sindaci sono stati sostituiti dai podestà nominati dal partito fascista, è stata creata l'OVRA per reprimere gli antifascisti, è stato istituito un Tribunale Speciale per condannare gli oppositori, è stato introdotto l'obbligo di iscrizione al partito per partecipare a un concorso pubblico e la censura è stata istituita.
Mussolini ha promosso l'autarchia, cercando di rendere l'Italia indipendente economicamente. In politica estera, ha adottato una politica nazionalista e colonialista, cercando di espandere l'influenza italiana e conquistare nuove colonie. Ha anche stretto un patto di amicizia con Hitler e ha firmato le leggi razziali contro gli Ebrei.