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Concetti Chiave

  • Rudyard Kipling's concept of "the white man's burden" initially portrayed colonizers' moral duty to civilize, but evolved to signify the oppressive weight on colonized peoples.
  • The experience of World War I challenged Western ethical superiority, questioning the morality of a civilization that invests in self-destruction.
  • The post-war era introduced alternative political models, like communism and fascism, attracting non-Western intellectuals seeking to challenge imperial powers.
  • The persistent influence of Western political and cultural models on non-Western countries is highlighted, despite being utilized to oppose Western imperialism.
  • Anti-Western ideologies are a fusion of Western ideas and local traditions, creating unique political cultures striving to shed the "burden of the West."

Indice

  1. Il fardello dell'uomo bianco
  2. La guerra e la rivelazione
  3. Modelli politici alternativi
  4. Occidentalismo e influenze culturali
  5. Opposizione politica e ibridazione culturale

Il fardello dell'uomo bianco

Nel 1899, in occasione della guerra l'esercito degli Stati Uniti combatte nelle Filippine, un grande scrittore inglese, Rudyard Kipling, scrive una poesia nella quale descrive il compito dei colonizzatori occidentali chiamandolo "il fardello dell'uomo bianco" cioè il peso che grava sulle spalle dell'uomo europeo.

Con questa espressione Kipling vuole indicare il grave compito morale che spetta ai colonizzatori, mossi, secondo lui dal dovere di civilizzare le popolazioni arretrate anche a costo di affrontare mille pericoli e mille insidie. Col passare degli anni agli occhi dei colonizzati "il fardello dell'Occidente" è un'espressione che ha acquistato un senso diverso: non più il peso morale che grava sulle spalle dei colonizzatori bensì il peso dei colonizzatori stessi e della loro oppressione che gravano sulle spalle dei colonizzati. L'oppressione già denunciata e occasionalmente combattuta anche prima del 1914, adesso acquista un altro colore.

La guerra e la rivelazione

Molti uomini che vengono da diverse parti del mondo hanno conservato le vicende della Grande Guerra, prevalentemente combattuta sul suolo europeo. Lo hanno fatto come giornalisti, come diplomatici, come visitatori ma il più delle volte lo hanno fatto come soldati arruolati nei reparti coloniali. La guerra è stata in una certa misura, una rivelazione. L'Occidente può forse vantare superiorità tecnologiche ma quali superiorità etiche può esibire, visto che spende così tante risorse e così tante energie nel massacrarsi?

Modelli politici alternativi

L'esperienza della guerra e del dopoguerra offre anche esempi di modelli politici alternativi che, pur maturati in Europa, potrebbero essere impiegati lontano dall'Europa per combattere lo stesso Occidente imperiale: il comunismo con il suo appello antimperialista, il fascismo con la sua ambizione di fare di un piccolo paese una grande potenza sono degli esempi che sollecitano l'interesse di molti intellettuali e politici non occidentali.

Occidentalismo e influenze culturali

In questo contesto c'è una terza accezione contenuta nella locuzione "fardello dell'Occidente". È un'accezione che indica la persistente influenza che i modelli politici e culturali dell'Occidente esercitano su paesi extraoccidentali. Ian Buruma e Avishai Margalit, in un libro intitolato Occidentalismo. L'Occidente agli occhi dei suoi nemici (2004), scrivono che non c'è niente fu combattuta con idee nate in Europa. Intendono dire che l'ideologia o i movimenti politici antioccidentali, che cominciano a diffondersi nel periodo tra le due guerre sono il prodotto del pensiero di intellettuali e dirigenti politici giapponesi, cinesi, indiani, o egiziani che hanno studiato e fatto propri modelli politici e ideologici dell'Occidente, decidendo di impiegarli contro l'Occidente.

Opposizione politica e ibridazione culturale

Effettivamente questo è ciò che accade, ma si deve aggiungere che in nessun modo il rapporto tra Occidente e altre parti del mondo è unilaterale. Ogni singola esperienza di opposizione politica compiuta in Asia, in Africa o in America latina rielabora in forma autonoma idee che vengono dall'Occidente, ibridandole però con tradizioni politiche, filosofiche e religiose locali: ne emergono culture politiche nuove, a volte terribili a volte esaltanti, quasi sempre tragiche, tutte comunque segnalano che in altre parti del mondo ci sono moltissime persone che il fardello dell'Occidente vorrebbero liberarsi una volta per tutte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato originale dell'espressione "il fardello dell'uomo bianco" secondo Rudyard Kipling?
  2. Kipling descrive "il fardello dell'uomo bianco" come il compito morale dei colonizzatori occidentali di civilizzare le popolazioni arretrate, affrontando pericoli e insidie.

  3. Come è cambiata la percezione del "fardello dell'Occidente" agli occhi dei colonizzati?
  4. Per i colonizzati, "il fardello dell'Occidente" è diventato il peso dell'oppressione dei colonizzatori stessi, piuttosto che un compito morale.

  5. Quali modelli politici alternativi sono emersi nel dopoguerra e hanno attirato l'interesse di intellettuali non occidentali?
  6. Il comunismo e il fascismo, con le loro rispettive ideologie antimperialiste e ambizioni di potenza, hanno suscitato interesse tra intellettuali e politici non occidentali.

  7. In che modo le idee occidentali sono state rielaborate in altre parti del mondo?
  8. Le idee occidentali sono state rielaborate in Asia, Africa e America Latina, ibridandole con tradizioni locali per creare nuove culture politiche, spesso tragiche ma significative.

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