Concetti Chiave
- La Gran Bretagna, pur essendo una potenza economica, affrontava tensioni sociali e politiche, con un sistema politico bipartitico e l'emergere del Partito Laburista nel 1983.
- La Francia, divisa socialmente tra classi e ideologie, sperimentò instabilità politica ma riuscì a coalizzarsi sotto i repubblicani e radicali che introdussero importanti riforme educative.
- La Germania, guidata da Bismarck, era un regime autoritario che contemporaneamente limitava i socialisti e introduceva un sistema di sicurezza sociale.
- L'Italia attraversò trasformazioni economiche e sociali con la crescita del proletariato industriale e l'emergere del movimento sindacale, culminando nella nascita del Partito Socialista Italiano.
- Nonostante i progressi, nel 2016 persistono discordanze politiche, razziali ed economiche in Europa, anche se l'integrazione politica ha ridotto i nazionalismi.
Indice
Conflitti sociali e politici
Nell’Europa e negli Stati Uniti negli ultimi anni dell’800 furono presenti numerosi conflitti sociali e politici nella società di massa. Le nazioni europee che presentarono più discordie al loro interno furono Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia.
Gran Bretagna: potenza e riforme
La Gran Bretagna, monarchia parlamentare, rappresentava una potenza economica e imperiale, ma al tempo stesso presentava una situazione politica socialista e riformista. Infatti erano presenti una monarchia parlamentare di impronta liberale, un modello politico bipartitico duttile, l’alternanza al governo fra liberali e conservatori e la nascita del Partito laburista nel 1983 con un programma dichiaratamente riformista e liberale. Nonostante dal 1886 al 1905 si ebbe un lungo periodo di dominio conservatore nel 1906 i liberali, che erano alleati dei labouristi, poterono entrare nella Camera dei Comuni. Come primo atto introdussero un sistema di previdenza sociale.
Francia: instabilità e divisioni
La Francia, repubblica presidenziale (a suffragio universale), durante il XIX° secolo conobbe tre rivoluzioni, due restaurazioni monarchiche, due imperi e il governo socialista e operaio della Comune parigina. Inevitabilmente la Francia a fine 800 si trovo con una situazione di instabilità politica. La società francese era tradizionalmente divisa fra: aristocrazia monarchica, nostalgica e reazionaria; una borghesia talvolta moderata e talvolta radicale; Parigi inoltre era per una parte progressista e per l’altra conservatrice, tradizionalista e clericale. Queste divisioni furono inasprite dalla forte crescita del proletariato di fabbrica (che fece nascere la Confederazione generale del lavoro e il Partito socialista di orientamento marxista). Dalla parte opposta si diffusero il nazionalismo, il revanscismo (la volontà di rivincita nei confronti dei tedeschi), il razzismo e l’antisemitismo. Nessun ideale però trovava abbastanza consensi per formare stabili maggioranze al governo. Nonostante questo nei decenni di fine secolo si coalizzarono repubblicani e radicali che tennero il governo fino alla Prima guerra mondiale. Attuarono riforme importanti, come quella del sistema scolastico. Presto però divenne un tramite per nazionalizzare le masse, per diffondere l’idea di superiorità della Francia e della sua “missione civilizzatrice” nel mondo.
Germania: autoritarismo e riforme
La Germania era formalmente una monarchia parlamentare bicamerale ma nella realtà era un regime politico con tratti di forte autoritarismo. Il paese venne guidato dal cancelliere Otto von Bismarck, che rappresentava una figura simile a quella di un imperatore. Bismarck lanciò il Kulturkampf, ovvero una serie di leggi finalizzate a imporre il controllo dello stato sulla chiesa e sulle organizzazioni cattoliche. Bismarck fece approvare al parlamento delle leggi eccezionali contro i socialisti. Al contempo però Bismarck varò un sistema di sicurezza sociale, i principali provvedimenti furono: assicurazione contro le malattie e di previdenza infortunistica e l’assicurazione per invalidità e vecchiaia.
Italia: modernizzazione e crisi
L’Italia conobbe in questo periodo una trasformazione dovuta a una modernizzazione economica e sociale nonostante fosse ancora presente uno squilibrio tra il potere economico del nord (basato su una agricoltura più tecnologica) e quello del sud (senza innovazioni e senza la possibilità di esportare le colture pregiate). Venne a formarsi anche in Italia il proletariato industriale. Le condizioni di vita e di lavoro però ancora arretrate, caratterizzate da salari bassissimi, nessuna garanzia, punizioni, regolamenti di fabbrica vessatori, lavoro minorile, controlli minuziosi sia sul posto di lavoro che a casa del lavoratore. Tutto ciò portò allo sviluppo del movimento sindacale. Si attuarono scioperi per ottenere sia diritti nell’ambito lavorativo che politico. Nacque nel 1906 la Confederazione generale del lavoro (Cgl). In politica prevalse l’orientamento del socialismo riformista, che costituì il Partito socialista italiano, ovvero il primo partito moderno di massa. A fine secolo l’Italia però conobbe una crisi, In seguito all’innalzamento del prezzo del pane esplosero in tutto il paese dei moti spontanei violenti e furono riconosciute sotto assedio molte città della penisola. Il governo fece arrestare i dirigenti e deputati repubblicani e socialisti e limitò la libertà di stampa, di associazione e di riunione. Fu nominato presidente del consiglio Luigi Pelloux che propose leggi che rendevano permanenti i provvedimenti restrittivi presi durante i tumulti. Il parlamento però rifiutò la proposta.
Discordanze politiche nel 2016
Nel 2016 le discordanze politiche, razziali ed economiche, anche tra le diverse parti dello stesso paese, sono ancora fortemente presenti. La creazione dell'Europa politica però ha appianato i nazionalismi di cui i paesi sono stati vittima.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali tensioni politiche e sociali in Gran Bretagna alla fine dell'800?
- Come si manifestò l'instabilità politica in Francia alla fine del XIX secolo?
- Quali furono le politiche di Otto von Bismarck in Germania?
- Quali trasformazioni avvennero in Italia durante questo periodo?
- Quali furono le conseguenze delle tensioni politiche e sociali in Italia alla fine del secolo?
La Gran Bretagna, pur essendo una potenza economica e imperiale, viveva tensioni politiche tra monarchia parlamentare liberale e movimenti socialisti e riformisti, culminando nella nascita del Partito laburista nel 1983 e nell'introduzione di un sistema di previdenza sociale.
La Francia era caratterizzata da divisioni tra aristocrazia monarchica, borghesia e proletariato, con la crescita di movimenti socialisti e nazionalisti, ma riuscì a mantenere un governo repubblicano e radicale che attuò riforme importanti, come quella del sistema scolastico.
Bismarck, in un regime autoritario, lanciò il Kulturkampf per controllare la chiesa e approvò leggi contro i socialisti, ma introdusse anche un sistema di sicurezza sociale con assicurazioni contro malattie, infortuni, invalidità e vecchiaia.
L'Italia subì una modernizzazione economica e sociale, con la formazione del proletariato industriale e lo sviluppo del movimento sindacale, culminando nella nascita della Confederazione generale del lavoro e del Partito socialista italiano.
Le tensioni portarono a moti violenti a causa dell'aumento del prezzo del pane, con arresti di dirigenti politici e restrizioni delle libertà civili, ma il parlamento rifiutò di rendere permanenti le leggi restrittive proposte dal governo.