Concetti Chiave
- La parità di genere è un diritto fondamentale e un valore centrale per l'Unione Europea, sottolineato dalla Carta delle donne del 2010.
- Principi come la pari indipendenza economica, la parità salariale e l'equa rappresentanza decisionale sono essenziali per l'uguaglianza di genere.
- La lotta per le pari opportunità è storica, radicata nell'Illuminismo e continua ancora oggi per affrontare questioni irrisolte.
- Nonostante i progressi del Novecento, la rappresentanza femminile nelle posizioni di potere rimane bassa in molti paesi europei.
- La differenza di genere viene sempre più riconosciuta, con figure come Anna Maria Mozzoni e Virginia Woolf che ne evidenziano l'importanza.
Indice
Parità di genere nell'Unione Europea
La parità tra donne e uomini è un diritto e uno dei valori su cui si fonda l'Unione Europea.
Principi guida della Carta delle donne
Nel 2010, la Commissione europea diffuse una Carta delle donne, che conteneva alcuni principi guida delle sue iniziative:
1.
la pari indipendenza economica, cioè garantire la completa realizzazione delle potenzialità delle donne;
2. la pari retribuzione per lo stesso lavoro e lavori di pari valore;
3. la parità nel processo decisionale cioè l'impegno a perseguire l'obiettivo di una più equa rappresentazione di donne e uomini nelle posizioni di potere;
4. la dignità l'integrità e la fine della violenza basata sul genere.
Storia della battaglia per i diritti
Il riconoscimento istituzionale dell'importanza delle pari opportunità è il frutto di una battaglia plurisecolare che ancora oggi continua.
Fin dal 700, quando nasce il concetto di cittadinanza in chiave moderna, la filosofia illuminista aveva fornito alle donne molte armi intellettuali: le nozioni di ragione,progresso,diritto naturale, educazione,libertà, uguaglianza dei diritti.
La battaglia per i diritti ha segnato numerose vittorie anche nel corso del Novecento; permangono tuttavia questioni ancora aperte come la rappresentanza femminile nelle posizioni di potere, ancora bassa in molti paesi europei.
Differenza di genere e rappresentanza
Nel corso del Novecento la rivendicazione dell'uguaglianza di uomini e donne ha sempre più lasciato il posto al riconoscimento della differenza di genere ed è stata accompagnata da battaglie affinché questa differenza potesse trovare libera espressione senza discriminazioni. Un'italiana, Anna Maria Mozzoni, riteneva fondamentale per le donne la lotta per affermarsi e cambiare così il proprio ruolo nella famiglia e nella società. La scrittrice britannica Virginia Woolf ha fatto del concerto di differenza la base di un'analisi attenta del rapporto tra generi e delle ragioni del silenzio delle donne, per evidenziare i limiti delle libertà appena conquistate.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principi guida della Carta delle donne dell'Unione Europea?
- Qual è l'importanza storica della battaglia per i diritti delle donne?
- Come è cambiata la rivendicazione dell'uguaglianza di genere nel tempo?
La Carta delle donne del 2010 della Commissione europea include principi come la pari indipendenza economica, la pari retribuzione, la parità nel processo decisionale e la dignità e integrità delle donne.
La battaglia per i diritti delle donne è una lotta plurisecolare che ha portato a numerose vittorie, ma continua ancora oggi per affrontare questioni come la bassa rappresentanza femminile nelle posizioni di potere.
Nel Novecento, la rivendicazione dell'uguaglianza ha evoluto verso il riconoscimento della differenza di genere, con battaglie per esprimere liberamente questa differenza senza discriminazioni, come sostenuto da figure come Anna Maria Mozzoni e Virginia Woolf.