Concetti Chiave
- La Destra storica puntava al pareggio di bilancio attraverso una rigorosa politica fiscale, con imposte dirette e indirette, tra cui la controversa tassa sul macinato che colpiva duramente gli agricoltori.
- Con l'avvento della Sinistra storica di Agostino Depretis, furono introdotte riforme come l'allargamento del suffragio, il miglioramento dell'istruzione e una politica protezionista che influenzò l'economia.
- Il protezionismo favorì lo sviluppo industriale grazie ai dazi doganali, ma penalizzò l'agricoltura italiana, costringendo molti agricoltori a emigrare a causa della concorrenza estera.
- L'emigrazione italiana verso gli Stati Uniti fu massiccia, ma gli emigranti affrontarono difficoltà come viaggi pericolosi, barriere linguistiche e pregiudizi, culminando in tragedie come il Massacro di New Orleans.
- Le comunità italiane, come Little Italy, cercavano supporto reciproco all'estero, ma furono spesso viste come poco integrate, alimentando tensioni e stereotipi negativi nei confronti degli italiani.
Indice
Politica fiscale della destra storica
La Destra storica aveva come terzo punto il pareggio di bilancio: le spese per sostenere le guerre d'indipendenza e l'Unità avevano comportato grandi problemi economici al Regno, dunque il governo della Destra storica aveva come obiettivo quello di chiudere il buco economico con una dura politica fiscale:
-Le imposte dirette: tasse che vengono pagate sul reddito la carta moneta: imposizione di accettare e usare le la carta moneta stampata dalle banche
- Le tasse indirette: tasse che tutti pagano allo stesso modo che riguardano i consumi, le ipoteche, le successioni e il bollo.
Una tassa molto dura era la tassa sul macinato che colpiva il grano e veniva conteggiata in base ai giri che faceva la ruota del mulino, così che chi più produceva più pagava. Per conteggiare lo stato aveva previsto di usare un macchinario che però non fu mai consegnato agli agricoltori, e nel frattempo venne messa una tassa fissa.Ribellioni e cambiamenti politici
Questa tassa, imposta nel gennaio del 1869, fu un duro colpo per gli agricoltori che avevano macinato prima di quella data, che non poterono alzare i prezzi del grano già macinato.
Lo scontento sfociò in ribellioni represse con il sangue e nel 7876 il governo cambiò da Destra a Sinistra storica con Agostino Depretis, il quale portò avanti una politica trasformista.
Riforme di Agostino Depretis
Non c'era più legame tra governo e parlamento, poiché i componenti del parlamento votavano le proposte di Depretis non in base allo schieramento politico bensì in base alla validità della proposta.
Come riforme Depretis portò:
Allargamento del suffragio ‹ uomini dai 22 anni o alfabetizzati o che pagavano 20 lire di tasse l'anno, il numero di persone adeguate al voto sali a 2 milioni)
Riforma della scuola (con la legge copino del 1887 la scuola gratuita aumentò dai due ai tre anni, le elementari duravano cinque anni e i genitori che impedivano ai figli di andare a scuola avrebbero subito una sanzione)
- Protezionismo (ritornano i dazi doganali)
- Politica estera
Contrasti economici e migrazioni
Nella seconda metà del 19esimo secolo, uno dei punti di contrasto nella politica economica, tra destra storica e sinistra storica, era il pensiero liberista contro quello protezionista, che appoggiava i dazi doganali sui confini per lo scambio di merci. La scelta protezionista aveva portato allo sviluppo delle industrie ma aveva creato una nuova problematica per il settore agricolo. Nel settore dell'industria erano rimasti i dazi su prodotti siderurgici che avevano permesso di poter investire per le costruzioni di industrie.
Nell' ambito agricolo successe tutt'altro: il grano italiano tanto pregiato era diventato troppo costoso e si era cominciato a comprare i prodotti dell'agricoltura dagli USA che erano molto più economici e ne avevano una vastissima quantità: i contadini italiani entrarono in crisi. Così molti italiani avevano deciso di emigrare per fare fortuna, meta più gettonata era proprio l' America (dal 1876 al 1900 emigrarono più di 5 milioni di italiani, dal 1901 al 1915 ne erano emigrati quasi 9).
Difficoltà degli immigrati italiani
Per spostarsi si usavano navi poco sicure e sovraffollate fino al limite. In USA gli immigrati erano ben accetti perchè avevano bisogno di molta manodopera ma dopo l'estenuante viaggio non ricevevano la migliore delle accoglienze. Gli stranieri prima venivano smistati, gli si dava un numero e venivano segnati sulle liste d'arrivo. Inoltre vi era un problema sulla lingua che alcune volte veniva superato tramite un interprete e in altre vi erano incomprensioni per cui a molti italiani veniva, ad esempio, cambiato il nome o il cognome. Poi venivano visitati, gli si somministrava il vaiolo e gli si facevano fare 3 mesi di quarantena nell' isola di Ellis Island che si trova nella baia di New York.
In quel periodo perciò cominciavano a diffondersi nelle testate giornalistiche americane immagini che denigravano gli italiani perché non parlavano bene la lingua americana, venivano giudicati criminali, erano poveri, provenivano da una brutta societa e venivano reputati solo come fonte di denaro.
Così gli italiani, spaesati in un'altra realtà, in un altro luogo, con un diverso stile di vita, si riunivano tra loro nella
"Little Italy, luoghi comuni in cui si stava con altri
italiani, ciò aveva provocato un pregiudizio americano, secondo il quale gli emigrati non volevano integrarsi. Così si era creato un clima di tensione che era culminato nel
cosiddetto Massacro di New Orleans del 15 Marzo del 1891. Questo era nato da un malinteso, a causa dell'uccisione di un poliziotto a New Orleans del quale erano stati accusati tre italiani che non avevano un alibi. Difatti i giudici li avevano dichiarati non colpevoli ed era stato ordinato di scarcerarli, ma la notte i cittadini americani erano entrati nella prigione dove si trovavano i presunti assassini, poi li avevano portati in strada e linciati. Il New York Times stesso, il giorno dopo del linciaggio, aveva scritto che i "viscidi e vigliacchi siciliani" erano sicuramente assassini e gli assassini americani paragonati a loro apparivano sensibili e nobili.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della politica fiscale della Destra storica?
- Quali furono le conseguenze della tassa sul macinato per gli agricoltori?
- Come influenzò il protezionismo l'industria e l'agricoltura italiana?
- Quali furono le principali difficoltà affrontate dagli emigranti italiani negli Stati Uniti?
- Quali riforme furono introdotte da Agostino Depretis durante il suo governo?
L'obiettivo principale era il pareggio di bilancio, necessario per risolvere i problemi economici causati dalle guerre d'indipendenza e dall'Unità d'Italia, attraverso una dura politica fiscale.
La tassa sul macinato fu un duro colpo per gli agricoltori, poiché non poterono aumentare i prezzi del grano già macinato, portando a scontento e ribellioni.
Il protezionismo favorì lo sviluppo delle industrie grazie ai dazi sui prodotti siderurgici, ma creò problemi per l'agricoltura, rendendo il grano italiano troppo costoso rispetto ai prodotti americani.
Gli emigranti affrontarono viaggi estenuanti su navi sovraffollate, difficoltà linguistiche, cambiamenti di nome, quarantene a Ellis Island e pregiudizi che culminarono in episodi come il Massacro di New Orleans.
Depretis introdusse l'allargamento del suffragio, la riforma della scuola, il ritorno dei dazi doganali e una politica estera trasformista.