Concetti Chiave
- Dopo l'unificazione d'Italia nel 1861, solo il 2% della popolazione aveva diritto di voto, riservato a chi possedeva un certo livello di ricchezza.
- La Destra affrontò questioni nazionali come la difesa dei confini e il completamento dell'unità nazionale, mentre la questione romana causò tensioni con la Chiesa.
- Agostino Depretis, leader della Sinistra, promosse riforme democratiche e un sistema trasformista, aumentando il diritto di voto e spingendo per lo sviluppo industriale.
- Francesco Crispi, successore di Depretis, mirò a modernizzare lo stato ispirandosi alla Germania e sostenne la separazione tra Chiesa e Stato.
- L'Italia cercò di espandersi verso il Mar Rosso, ma le sconfitte militari, come ad Adua, portarono alla fine della carriera politica di Crispi.
Indice
Il diritto di voto limitato
Dopo la proclamazione del regno d’Italia nel 1861,aveva il diritto di votare solo il 2 % della popolazione.
Solo chi possedeva un certo livello di ricchezza poteva votare, ciò favorì il fatto che gli eletti appartenessero quasi tutti all’aristocrazia e alla ricca borghesia.
Problemi nazionali e questione romana
Ci fu una frattura fra una maggioranza di Destra e una minoranza di sinistra.
Inoltre c’erano delle importanti questioni da affrontare:
- La difesa dei confini nazionali
- Il completamento dell’unità nazionale con Venezia e Roma.
- La creazione di infrastrutture di base
Un problema fu la questione romana: infatti quando fu presa Roma nel 1870 finì il potere temporale del papa e iniziò un nuovo scontro.
La Destra voleva risolvere il problema con la Legge delle guarentigie (garanzie) con cui si riconoscevano i diritti del pontefice e della chiesa.
Gli ecclesiastici la rifiutarono e spinsero i cattolici verso l’astensione dalla vita pubblica.
Il non expedit, cioè non conviene, vietò ai cattolici di partecipare con il voto alle elezioni politiche.
La questione meridionale e il trasformismo
Un secondo problema era quello della questione meridionale.
Infatti l’Italia meridionale era ancora in uno stato di arretratezza e caratterizzata da povertà sociale e criminalità.
Con la rivoluzione parlamentare finì l’esperienza della destra storica.
Si sentiva il bisogno di riforme in campo politico, dunque giunse al potere la sinistra. Depretis era favorevole ad una larga apertura delle istituzioni in senso democratico e progressista.
Nel 1882 grazie alla riforma si passa dal 2-8 % della popolazione che aveva diritto al voto.
Inoltre egli invitò l’opposizione ad associarsi alla maggioranza, perché temeva che insieme all’aumento degli elettori aumentasse il consenso alla forza politiche più radicali.
Questo fu l’inizio del trasformismo, sistema fondato sul compromesso ,che allontanava la forze estremiste per farle convergere con quelle moderate.
Riforme di Depretis
L’economia conosce uno sviluppo industriale.
L’Italia era ancora una società rurale e agricola: Depretis privilegiò i beni nazionali penalizzando le merci che provenivano dall’estero.
Si tratta di una politica basata sul protezionismo.
Fu abolita la tassa sul macinato, fu fatta la riforma del sistema fiscale.
Con la legge di Coppino fu introdotta l’istruzione primaria obbligatoria e gratuita dai 6-9 anni, per ridurre al massimo l’analfabetismo.
Crispi e la politica estera
Dopo Depretis il presidente del consiglio divenne Francesco Crispi, che proveniva dalla militanza repubblicana e garibaldina.
Era un esponente della sinistra parlamentare.
Ammirava la Germania bismarckiana infatti da essa cercò di trarne ispirazione per ammodernare lo stato.
Era favorevole al suffragio elettorale ma comunque criticò le pratiche trasformistiche.
Aveva il consenso parlamentare e si impegnò nella modernizzazione delle istituzioni, nella separazione tra chiesa e stato.
Si verificò un emigrazione e numerose proteste violente.
Nel 1882 fu eletto il primo deputato socialista Andrea Costa.
Dieci anni dopo il socialista Filippo Turati fondò a Genova il Partito dei lavoratori italiani. Il partito socialista si ispirava alla dottrina marxista e godeva di larga popolarità anche nelle campagne.
Anche la chiesa voleva esprimere la propria dottrina sociale, attraverso la Rerum novarum.
La prima rivolta sociale nasca con i fasci siciliano ,ma essa fu repressa da Crispi che sciolse i Fasci e dichiarò fuori legge il partito socialista.
L’Italia del punto di vista politico era alleata con la Francia.
La Destra seguì questa linea mentre la Sinistra storica era ostile alla Francia ma non alla Germania di Bismarck. Con essa e con l’impero austroungarico strinse la triplice alleanza nel 1882.
Il governo italiano inizia a pensare di espandersi verso il Mar Rosso. Così un esercito italiano occupò il porto di Massaua ma fu sconfitto a Dogali. Allora l’Italia firmò il trattato di Uccialli senza costituire un protettorato ma la colonia di Eritrea. L’’imperatore Menelik denunciò il trattato dichiarò guerre alle truppe italiane che ancora una volta furono sconfitte ad Adua. Così terminò la carriera di Crispi.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione del diritto di voto in Italia dopo la proclamazione del regno nel 1861?
- Quali erano le principali questioni affrontate dalla Destra dopo l'unificazione italiana?
- Come ha cercato di risolvere la Destra la questione romana?
- Quali riforme ha introdotto Agostino Depretis durante il suo governo?
- Quali furono le conseguenze della politica estera italiana sotto Crispi?
Solo il 2% della popolazione aveva il diritto di voto, riservato a chi possedeva un certo livello di ricchezza, favorendo l'elezione di aristocratici e ricchi borghesi.
Le questioni principali includevano la difesa dei confini nazionali, il completamento dell'unità nazionale con Venezia e Roma, e la creazione di infrastrutture di base.
La Destra ha proposto la Legge delle guarentigie per riconoscere i diritti del pontefice e della chiesa, ma gli ecclesiastici la rifiutarono, portando i cattolici all'astensione dalla vita pubblica.
Depretis ha ampliato il diritto di voto dal 2% all'8% della popolazione, ha promosso il protezionismo economico, abolito la tassa sul macinato, riformato il sistema fiscale e introdotto l'istruzione primaria obbligatoria e gratuita.
L'Italia cercò di espandersi verso il Mar Rosso, occupando il porto di Massaua, ma fu sconfitta a Dogali e ad Adua, portando alla fine della carriera politica di Crispi.