Ali Q
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Concetti Chiave

  • La politica di Giolitti, sebbene liberale e illuminata, era criticata per la sua vicinanza ai socialisti riformisti, suscitando opposizione da conservatori e vari intellettuali.
  • Giolitti fu accusato di burocratizzazione e mancanza di una chiara ideologia culturale, non integrando il mondo economico con una precisa mentalità.
  • Critiche descrivono la politica giolittiana come opportunista e provinciale, con un approccio conservatore mascherato da riformista.
  • Salvemini criticò Giolitti per sfruttare le condizioni del sud Italia a fini politici, sebbene ammetta in seguito di non aver mai compreso appieno la sua politica.
  • Nonostante le critiche, Giolitti è ricordato per aver promosso un governo liberale che riuscì a mantenere l'ordine e ad allargare la partecipazione politica, guadagnandosi il titolo di "decennio felice".

Indice

  1. La politica di Giolitti
  2. Critiche alla politica giolittiana
  3. Descrizioni della politica di Giolitti
  4. Divergenze tra Giolitti e Salvemini
  5. Il governo liberale di Giolitti

La politica di Giolitti

Nonostante Giolitti (1901-1914) non abbia alle spalle una conclamata ideologia, la sua si può definire una politica liberale illuminata, affine negli obiettivi alle idee dei socialisti riformisti.

Critiche alla politica giolittiana

La cultura del periodo è però anti-giolittiana, contraria ai socialisti riformisti, e rimprovera a Giolitti di fare la volontà di questi ultimi.

Fra coloro che rimproverano questo a Giolitti abbiamo conservatori, avanguardisti, meridionalisti e neo-idealisti.

Prezzolini definisce la politica di Giolitti “scrivanile eccellezza”, volendo alludere alla burocratizzazione della vita politica, incentrata sulla diplomazia, che il governo attua in quegli anni.

La verità è che è scarsa la presa culturale del mondo che Giolitti rappresenta (come l’industria, che non integra il mondo economico con una precisa mentalità o ideologia).

Inoltre Giolitti trascura sempre il favore degli intellettuali, non curandosi di dare alla sua politica anche una direzione culturale.

Descrizioni della politica di Giolitti

Molti descrivono come “meschina” e “basata sull’empirismo di ogni giorno” la politica di Giolitti. Sostengono che quella che emerge nel suo governo sia un’Italia provinciale creata da un atteggiamento arrendevole ed opportunista.

Per Salvemini, Giolitti è un conservatore paternalista, che approfitta delle condizioni del sud per ottenere l’appoggio dei meridionalisti, creare brogli e servirsi della malavita.

Quella di Giolitti sarebbe cioè una politica conservatrice sotto forma di una politica riformatrice.

Nel 1911, su “La voce”, Salvemini accusa anche la borghesia meridionale di approfittarsi del latifondismo –grazie al bene placito del governo, che essi appoggiano. Essi cioè sono colpevoli di investire nella terra, come i “vecchi” baroni, anziché nell’industria.

Salvemini sarà poi esiliato dall’Italia durante il fascismo, ma nel 1945, nella prefazione del libro “L’età giolittiana”, scritto da un suo allievo, dichiarerà di non aver mai veramente inteso la politica di Giolitti.

Divergenze tra Giolitti e Salvemini

Il fatto è che Giolitti e Salvemini hanno idee politiche molto diverse: per Salvemini, infatti, la democrazia è un ideale etico in un contesto anarchico, mentre Giolitti vuole attuare il liberalismo attraverso una politica di riformismo.

Il governo liberale di Giolitti

Secondo Croce, Giolitti attuò un governo liberale, in grado di soddisfare sia la destra che la sinistra, pronto ad accogliere sia le richieste degli industriali che dei lavoratori, e nello stesso tempo capace di mantenere l’ordine.

Inoltre Giolitti ebbe il pregio di aver chiamato nuovi strati sociali a far parte della vita politica del paese.

Ecco perché, nonostante le critiche, l’età giolittiana è conosciuta anche come decennio felice, come decennio democratico.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la critica principale rivolta a Giolitti durante il suo governo?
  2. La critica principale era che Giolitti seguiva una politica considerata troppo vicina ai socialisti riformisti, accusato di burocratizzazione e di non avere una direzione culturale chiara.

  3. Come viene descritta la politica di Giolitti da Salvemini?
  4. Salvemini descrive Giolitti come un conservatore paternalista che sfrutta le condizioni del sud per ottenere supporto politico, accusandolo di una politica conservatrice mascherata da riformista.

  5. Qual è l'opinione di Croce sulla politica di Giolitti?
  6. Croce ritiene che Giolitti abbia attuato un governo liberale capace di soddisfare sia la destra che la sinistra, mantenendo l'ordine e coinvolgendo nuovi strati sociali nella vita politica.

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