Concetti Chiave
- I beni di consumo durevoli diventano comuni nella società americana, con un'economia in crescita e salari in aumento.
- L'eccessiva produzione e la diminuzione della domanda portano a una saturazione del mercato, creando una disconnessione tra produzione e valori azionari.
- Una bolla speculativa si sviluppa, culminando in un crollo del mercato azionario e mettendo in ginocchio il sistema bancario.
- Il panico economico si diffonde, con conseguenze devastanti: licenziamenti, perdita di potere d'acquisto e calo dei prezzi agricoli.
- La crisi si estende a livello internazionale, colpendo l'Europa e riducendo drasticamente il commercio globale con politiche protezionistiche.
Indice
L'ascesa dei beni durevoli
I beni di consumo durevoli entrano a far parte della vita quotidiana di una vasta parte della popolazione americana. L'economia prospera e i salari sono in aumento. La maggioranza delle famiglie chiede prestiti e avvia mutui per comprare case, auto e altri beni che possono essere comprati a rate.
Il mercato è in forte crescita, la domanda è elevata e la produzione aumenta. I beni durevoli però, per la loro natura, non vengono cambiati con alta frequenza, e le famiglie tendono a sfruttarli finché è possibile.Il rallentamento economico
Pian piano quindi la domanda inizia a rallentare, il mercato si satura e l'intero ciclo economico rallenta. Tale dinamica passa all'inizio inosservata agli occhi di risparmiatori, finanzieri e imprenditori. Si continua a comprare le azioni di queste aziende sicuri dell'inarrestabile crescita. A un certo punto però la produzione e i valori azionari si sganciano l'uno dall'altro. Le aziende vanno in sovrapproduzione, non ricevono lo stesso volume di ordinazioni precedente. Il mercato borsistico invece continua a correre a causa delle ottimistiche aspettative di crescita e alle manovre speculative degli operatori.
La bolla speculativa e il crollo
Si crea pertanto una "bolla speculativa ". Quando gli agenti e i risparmiatori se ne rendono conto iniziano contemporaneamente a vendere le azioni, il che determina il crollo del loro valore. Le banche vengono travolte non riuscendo a pagare gli interessi sui depositi, né a riscuotere in tempo i debiti dei prestiti concessi. Il panico si diffonde: i risparmiatori cercano di ritirare i loro risparmi, le aziende iniziano a chiudere o a rallentare la produzione. Gli operai licenziati o con i salari dimezzati non solo perdono potere d'acquisto, ma non riescono a pagare le spese primarie. I prezzi dei prodotti agricoli sono bassissimi a causa della scarsa domanda. I contadini per continuare a produrre chiedono prestiti che non riescono a pagare. I più sfortunati perdono le terre.
La crisi globale e le sue conseguenze
La crisi giunge in Europa a causa della catena di finanziamenti che dagli Usa arrivano in Germania, che a sua volta paga le riparazioni di guerra a Italia, Francia e Regno Unito. Con la depressione negli Stati Uniti il ciclo si sblocca creando gli stessi identici fenomeni finanziari negli altri paesi. Alcuni cercano di fronteggiare la crisi svalutando la moneta, per favorire le esportazioni e rimettere in moto il commercio a danno di altri paesi. La reazione è quella di aumentare i dazi doganali annullando l'effetto della svalutazione. Il commercio internazionale crolla drasticamente. In seguito alla crisi, moltissime famiglie si ritrovano in pochi mesi nella povertà più assoluta, i casi di suicidio aumentano vertiginosamente, è l'opinione pubblica chiede drammaticamente aiuto.
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause principali della crisi del '29?
- Come ha reagito il mercato azionario alla crisi?
- Quali sono state le conseguenze sociali della crisi del '29?
- In che modo la crisi del '29 ha avuto un impatto sull'economia globale?
La crisi del '29 è stata causata da una bolla speculativa nel mercato azionario, sovrapproduzione industriale, eccessivo indebitamento delle famiglie e un rallentamento della domanda di beni durevoli.
Il mercato azionario ha subito un crollo quando gli investitori hanno iniziato a vendere in massa le azioni, portando a una drastica diminuzione del loro valore.
Le conseguenze sociali includevano licenziamenti di massa, riduzione dei salari, aumento della povertà, e un incremento dei casi di suicidio.
La crisi si è diffusa in Europa a causa dei legami finanziari con gli Stati Uniti, portando a fenomeni simili di instabilità economica e crollo del commercio internazionale.