Concetti Chiave
- Il primo governo di Mussolini era una coalizione sostenuta da imprenditori, agrari, burocrazia statale e gerarchie militari.
- Nel 1922, Mussolini istituì il Gran Consiglio del fascismo e creò la Milizia per la sicurezza nazionale per consolidare il potere del partito.
- Giovanni Gentile introdusse una riforma scolastica nel 1923, inserendo l'esame di Stato per la scuola superiore.
- La legge elettorale del 1923 favorì il partito fascista, permettendo alla lista con almeno il 25% dei voti di ottenere i due terzi dei seggi parlamentari.
- Tra il 1925 e il 1926, le leggi fascistissime eliminarono le libertà politiche e civili, consolidando la dittatura di Mussolini.
Il primo governo di Mussolini
Il primo governo di Mussolini fu un governo di coalizione, ma potè contare sul sostegno dei ceti imprenditoriali, di quelli agrari, della burocrazia statale e delle gerarchie militari. Oltre ai fascisti, questo governo era composto da liberali di diverso orientamento, popolari, nazionalisti e diversi esponenti delle gerarchie militari come Armando Diaz. Mussolini abolì il controllo fiscale sulle aziende e bloccò ogni tentativo di riforma agraria e inoltre accentuò la tendenza al ribasso dei salari. I fiancheggiatori del fascismo vedevano in esso l’unico modo per poter portare a termine il riordinamento sociale del Paese, infatti Mussolini seppe tenere un equilibrio stabile tra le diverse tendenze sociali.
Riforme e leggi elettorali
Contemporaneamente Mussolini avviò una ristrutturazione del partito: nel 1922 fu istituito il Gran Consiglio del fascismo che stabiliva la linea politica del partito e svolgeva un ruolo di raccordo tra partito e governo. Nel 1923 fu creata la Milizia per la sicurezza nazionale. Nello stesso anno, Giovanni Gentile realizzò un importante riforma per la scuola superiore inserendo il principio dell’esame di Stato. Nel novembre 1923 venne approvata una legge elettorale che introdusse un sistema maggioritario secondo il quale la lista che avrebbe ottenuto la maggioranza di almeno il 25%, avrebbe ottenuto i due terzi dei seggi in Parlamento. Queste elezioni si ottennero in un clima di violenza.
La dittatura fascista
Durante la prima sessione della nuova legislatura, Giacomo Matteotti denunciò le violenze avvenute durante le elezioni e pochi giorni dopo fu rapito e ritrovato il suo cadavere. Il 3 gennaio 1925 Mussolini affrontò il Parlamento con un discorso in cui si assumeva la responsabilità politica, morale e storica di ciò che era accaduto e così il fascismo si trasformò in una vera e propria dittatura. Tra il 1925 e il 1926 furono emanate le leggi fascistissime che rompevano ogni forma di libertà politica, di espressione e di associazione. La prima di queste leggi trasformava il presidente del Consiglio in capo del governo. Il 31 ottobre 1926 a Bologna fu compiuto un attentato a Mussolini e il governo sciolse tutti i partiti politici tranne quello fascista. Venne ristabilita la pena di morte e istituita una polizia segreta di Stato (OVRA). Venne creato un “Tribunale speciale per la difesa dello Stato” e in pochi anni il Partito fascista divenne il controllore di ogni potere pubblico.
Domande da interrogazione
- Quali furono i gruppi che sostennero il primo governo di Mussolini?
- Quali riforme furono introdotte da Mussolini e il suo governo tra il 1922 e il 1923?
- Come si trasformò il regime fascista dopo il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925?
Il primo governo di Mussolini fu sostenuto dai ceti imprenditoriali, agrari, dalla burocrazia statale e dalle gerarchie militari.
Tra le riforme introdotte ci furono l'istituzione del Gran Consiglio del fascismo, la creazione della Milizia per la sicurezza nazionale, la riforma scolastica di Giovanni Gentile e una nuova legge elettorale maggioritaria.
Dopo il discorso di Mussolini, il fascismo si trasformò in una dittatura con l'emanazione delle leggi fascistissime che abolirono le libertà politiche, di espressione e di associazione, e consolidarono il controllo del Partito fascista su ogni potere pubblico.