Concetti Chiave
- La guerra in Ucraina sta spingendo molti paesi europei ad aumentare le spese militari, con la Germania che mira a portare la sua spesa al 2% del PIL.
- Il conflitto sta causando una brusca perturbazione della domanda e dell’offerta, con un calo dei consumi e degli investimenti, mentre i costi energetici e dei metalli aumentano.
- L'aumento dei costi di trasporto è influenzato dalle interruzioni nelle forniture dall'Ucraina e dalle restrizioni di volo sulla Russia.
- I prezzi sono sotto pressione a causa di shock simultanei alla domanda e all'offerta, con un'aspettativa di inflazione elevata e complicazioni per le politiche economiche europee.
- Se la guerra perdura, potrebbe essere necessario aumentare le tasse per sostenere la spesa pubblica, redistribuendo equamente il peso economico tra i cittadini.
Indice
L'invasione russa e le spese militari
L'invasione russa dell'Ucraina è un atto di guerra di violenza senza precedenti, la cui durata nessuno può ancora prevedere. Le conseguenze si rifletteranno sull’economia dei paesi europea in ambiti diversi.
Innanzitutto, questa guerra modificherà profondamente la previsione di spese militari in molti paesi dell’U.E. In effetti, sono note la relativa debolezza delle forze armate dei paesi europei, sia il costo a livello geografico e politico di tale debolezza. Il riarmo generale è ormai all'ordine del giorno. In particolare, la Germania ha già annunciato di voler portare il suo obiettivo di bilancio per la spesa militare di circa il 2% del suo PIL. Questo passaggio verso un'economia di preparazione alla guerra ha rafforzato il peso dello stato nell'economia, reindirizzando le risorse direttamente verso l’industria degli armamenti.
Impatto economico della guerra
Le conseguenze economiche di una guerra sono simili alle conseguenze economiche di una pandemia mortale. Come la guerra contro il Covid-19, la guerra in Ucraina genererà una conseguenza importante sulla domanda e sull’offerta.
Domanda e offerta in crisi
La modifica della domanda deriva principalmente dalla reazione dei consumatori e degli investitori di fronte al forte aumento dell'incertezza. I consumi delle famiglie diminuiscono a favore del risparmio. Anche gli investimenti sono in calo, con le aziende che sono più caute e attendono, tranne quelle legate alla difesa. L'evoluzione delle borse europee dall'inizio del conflitto riflette chiaramente questo clima. È probabile che anche la domanda dall'estero si deteriori. Sul versante delle esportazioni, il peggioramento è guidato dalla stessa logica del calo della domanda interna. Sul versante delle importazioni, l'aumento dei prezzi dell'energia, dei minerali e di alcuni prodotti agricoli aumenterà notevolmente.
Problemi di offerta e costi energetici
I problemi relativi dell'offerta derivano principalmente dall'aumento dei costi energetici, visto che il petrolio è già aumentato del 20% contro l'80% del prezzo del gas da una settimana. Lo stesso vale per un certo numero di metalli di cui la Russia è uno dei maggiori produttori come il palladio, il vanadio o il titanio, metalli essenziali in particolare per l'industria automobilistica e aeronautica. L'Ucraina è un importante esportatore di grano e il 36% del commercio mondiale di grano e l'80% dell'olio di girasole passa transita dal Mar Nero.
Molti subfornitori dell'industria dell'Europa orientale hanno sede in Ucraina e non possono più rifornire i propri clienti europei. Le filiali di società europee stabilite in Russia (così come le filiali stabilite in Europa di società russe) chiuderanno, mentre la Russia si troverà isolata. Infine, dovrebbero aumentare anche i costi di trasporto, in particolare il trasporto aereo con l'Asia a causa dei divieti di sorvolo dalla Russia, ma anche il trasporto marittimo.
Queste due scosse violente - domanda e offerta - si rafforzeranno a vicenda nel loro impatto negativo sull'attività economica. Infatti uno scossone della domanda ha un effetto depressivo sui prezzi mentre uno scossone dell'offerta provoca l’inflazione e siccome, in previsione l’offerta sarà maggiore, ne deriva che l’inflazione aumenterà. La nostra intuizione sarebbe che lo shock dell'offerta sarà maggiore.
Sfide per i leader europei
I leader europei si trovano di fronte a una situazione economica complessa, perché una variazione offerta porta sempre con sé il compromesso tra inflazione e disoccupazione.
La situazione esterna e interna non consente di prevedere una riduzione della spesa pubblica nel breve termine, ma piuttosto un aumento, e questo dovrebbe portare ad un aumento dell'indebitamento dello Stato. Né consente una modifica dell'obiettivo di stabilità dei prezzi della Banca centrale europea (BCE).
Fra l’altro, non sarebbe opportuno con restrizioni amministrative l'aumento dei prezzi del gas, del petrolio e dell'energia in quanto non si tratterebbe di una situazione temporanea ma purtroppo duratura. Tale attuazione di sussidi energetici sarebbe troppo costosa per le finanze pubbliche a causa del suo aspetto non transitorio. Allo stesso modo, questa limitazione stimolerebbe il consumo di gas e petrolio, in un momento in cui strategicamente sarebbe bene stabilizzarlo o addirittura ridurlo.
Conflitto e politiche fiscali
Se questo conflitto con la Russia fosse destinato a durare, i governi europei dovranno riflettere sul problema dell’aumento delle tasse. Una simile misure svierebbe le risorse derivate dalla consumazione dei privati, verso l’investimento pubblico e questo comporterebbe un effetto di deflazione. Alcuni economisti sostengono che sia preferibile aumentare le imposte e ripartire in modo equo il peso della guerra sull’insieme dei cittadini piuttosto che concentrarlo sulle categorie più povere attraverso l’inflazione
Domande da interrogazione
- Quali sono le conseguenze economiche della guerra in Ucraina per l'Europa?
- Come influenzerà la guerra le spese militari dei paesi europei?
- In che modo la guerra in Ucraina perturberà la domanda e l'offerta?
- Quali saranno le conseguenze sui costi di trasporto?
- Quali sono le previsioni per l'inflazione e la spesa pubblica in Europa?
La guerra in Ucraina avrà un impatto significativo sull'economia europea, influenzando le spese militari, la domanda e l'offerta, i costi di trasporto e i prezzi.
La guerra porterà a un aumento delle spese militari, con paesi come la Germania che hanno già annunciato un incremento del budget per la difesa, rafforzando il ruolo dello stato nell'economia.
La guerra causerà una diminuzione della domanda interna ed estera a causa dell'incertezza, mentre l'offerta sarà colpita dall'aumento dei costi energetici e dalla difficoltà di approvvigionamento di metalli e prodotti agricoli.
I costi di trasporto aumenteranno, specialmente per il trasporto aereo con l'Asia e il trasporto marittimo, a causa delle restrizioni sui sorvoli e delle chiusure di filiali in Russia e Ucraina.
Si prevede un aumento dell'inflazione a causa dello shock dell'offerta, mentre la spesa pubblica non diminuirà nel breve termine, portando a un aumento dell'indebitamento statale.