silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • Cavour promuoveva il liberalismo economico, ma ammetteva il protezionismo come misura temporanea per rafforzare l'industria italiana.
  • Nel 1887, la tariffa doganale italiana diventò fortemente protettiva, causando tensioni commerciali, specialmente con la Francia, e penalizzando molti settori dell'economia nazionale.
  • La politica estera italiana, guidata da Visconti Venosta, era caratterizzata da un approccio prudente e non interventista fino agli anni '80 del XIX secolo.
  • L'Italia si unì alla Triplice Alleanza nel 1882, con impegni militari che richiedevano un aumento delle forze armate nazionali.
  • L'occupazione di Massaua e la sconfitta di Dogali nel 1887 evidenziarono le debolezze nella politica coloniale italiana e suscitarono un forte impatto nazionale.

Indice

  1. Liberalismo e protezionismo in Italia
  2. Sviluppo industriale e protezionismo
  3. Conflitti doganali e conseguenze
  4. Espansionismo e alleanze internazionali

Liberalismo e protezionismo in Italia

- Fedele alle libertà dei traffici e concorrenza: il liberalismo era uno stimolo e premiava i migliori.

- l'Italia era debole dal punto di vista industriale e il protezionismo poteva essere una soluzione che consentiva di dare un certo respiro alle industrie nazionali, garantendo loro per i premi annui una fetta di mercato nazionale, senza concorrenza straniera.

Ma doveva essere un rimedio transitorio altrimenti:

- sarebbe mancato l'incentivo a raggiungere l'efficienza dei concorrenti

- e c'era il rischio che i cittadini fossero condannati ad acquistare i prodotti nazionali più scadenti di quelli stranieri e ad un prezzo più alto.

Sviluppo industriale e protezionismo

1878 prima tariffa doganale, moderata protezione all'industria nazionale soprattutto per quella tessile.

1884 acciaieria di Terni.

Il governo aveva nuove iniziative: fondazione a Terni di una grande acciaieria.

anche in Italia nasce l'industria pesante: stabilimenti siderurgici (lo stato garantiva le ordinazioni), cantieri navali.

Queste imprese erano costose perché in Italia non c'era né carbone ne ferro, materie necessarie per la lavorazione dell'acciaio.

Nella Germania di Bismark: protezionismo e politica di prestigio internazionale.

Conflitti doganali e conseguenze

1887 tariffa doganale:

- fortemente protettiva per la maggioranza dei prodotti, interessi doganali e interessi di proprietà terrieri, forte dazio sui cereali.

- queste drastiche misure colpivano il commercio internazionale, penalizzando i produttori italiani, che esortavano.

- conflitto doganale con la Francia che provocò un conflitto doganale con la Francia, e quindi ci furono delle ritorsioni contro le merci italiane.

- esse mantenevano artificiosa,e te alto il prezzo dell'acciaio a danno delle industrie meccaniche.

- ne risentono anche quegli agricoltori meridionali che producevano colture specializzate solitamente per l'esportazione.

- favoriti quei proprietari poco preoccupati di innovare i metodi nel lavoro e nella produzione.

- Incideva nel prezzo del pane, gravava sui ceti popolari.

- il Governo sostiene la siderurgia per un fattore di politica estera, per il rapporto tra industria dell'acciaio e armamenti.

- L'acciaieria diTerni, era importante per le forniture per la marina da guerra.

- Le aspirazioni italiane erano di divenire una grande potenza, e di assumersi impegni internazionali.

Espansionismo e alleanze internazionali

La conseguenza della guerra delle tariffe:

- crollo dei prezzi

- sproporzione nel movimento import - export

- deficit

- perdita del 63% della sua esportazione.

- Durante il governo della destra fu in mano Visconti Venosta, moderato, filo francese e liberale.

Dopo il 1870 aveva patrocinato una politica estera di raccoglimento, risparmiate le forze per un miglioramento dell'interno.

La sinistra era d'accordo.

- 1878 congresso di Berlino: politica delle "mani nette", astensioni delle controversie internazionali.

Nel frattempo però stava mutando il clima politico generale, l' animo del governo e l'opinione pubblica italiana.

Primi appetiti espansionistici:

- 1881 turbamento per l'occupazione francese di Tunisi dove c'erano molti emigrati italiani, si guastarono i rapporti Francia-Italia. Bismark riuscì così a trarre dalla propria parte l'Italia.

- 1882 stipulata tra Germania, Austria-Ungheria e Italia un accordo la triplice alleanza:

Impegni militari, e quindi l'Italia deve disporre di un contingente di forze armate.

-Forti sentimenti nazionalistici in Italia, per vedere accresciuto il prestigio dell'Italia.

- In più nel 1882 quando con il consenso inglese l'Italia acquistò i possedimento nel Mar Rosso, la baia di Hassab.

- 1885 occupazione della vicina Massaua, una zona confinante con l'Etiopia o l'Abissinia. Proposito italiano di penetrare in questa regione arretrata, ma di fede cristiana (capi locali-ras, milizie proprie e imperatore-negus).

L'Occupazione italiana era vista con sospetto. Nel 1887 la colonna militare con rifornimenti, viene attaccata nei pressi di Dogali dalle truppe del Negus Giovanni IV, e sterminata. In Italia forte impressioni e viene messa in luce la fragile base della nostra politica coloniale.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'approccio di Cavour alla politica economica e quali erano le sue preoccupazioni riguardo al protezionismo?
  2. Cavour era fedele al liberalismo economico, che stimolava la concorrenza e premiava i migliori. Tuttavia, riconosceva che l'Italia era industrialmente debole e considerava il protezionismo come un rimedio transitorio per proteggere le industrie nazionali, pur temendo che potesse ridurre l'incentivo all'efficienza e costringere i cittadini a pagare di più per prodotti inferiori.

  3. Quali furono le conseguenze della tariffa doganale del 1887 sull'economia italiana?
  4. La tariffa doganale del 1887, fortemente protettiva, colpì il commercio internazionale e penalizzò i produttori italiani, portando a un conflitto doganale con la Francia. Essa mantenne alti i prezzi dell'acciaio, danneggiando le industrie meccaniche e influenzando negativamente gli agricoltori meridionali e i ceti popolari.

  5. Come si sviluppò la politica estera italiana dopo il 1870 e quali furono i suoi obiettivi principali?
  6. Dopo il 1870, la politica estera italiana, guidata da Visconti Venosta, era di raccoglimento e risparmio delle forze. Tuttavia, con il mutare del clima politico, l'Italia iniziò a nutrire appetiti espansionistici, culminando nella stipula della Triplice Alleanza nel 1882 con Germania e Austria-Ungheria, che richiedeva impegni militari.

  7. Quali furono le motivazioni dietro la politica coloniale italiana e quali furono le sue prime azioni?
  8. La politica coloniale italiana era motivata da sentimenti nazionalistici e dal desiderio di accrescere il prestigio nazionale. Nel 1882, l'Italia acquisì possedimenti nel Mar Rosso con il consenso inglese e nel 1885 occupò Massaua, con l'intento di penetrare in Etiopia.

  9. Cosa accadde a Dogali nel 1887 e quale fu l'impatto sull'Italia?
  10. Nel 1887, la colonna militare italiana fu attaccata e sterminata dalle truppe del Negus Giovanni IV nei pressi di Dogali. Questo evento suscitò forte impressione in Italia e mise in luce la fragile base della politica coloniale italiana.

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