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Concetti Chiave

  • Camillo Benso, conte di Cavour, nacque in una famiglia aristocratica a Torino e abbandonò la carriera militare per viaggiare in Europa e studiare problemi politici, sociali ed economici.
  • Rientrato in Piemonte, Cavour si impegnò in attività agricole e commerciali, trasformando la tenuta di famiglia in un'azienda modello e promuovendo lo sviluppo ferroviario e bancario.
  • Convinto sostenitore della monarchia costituzionale e del progresso sociale, Cavour era contrario ai sovvertimenti violenti e avverso al mazzinianesimo e al socialismo.
  • Cavour non era legato alle tradizioni politiche italiane, ma guardava ai paesi più avanzati d'Europa per trarre insegnamenti utili alla situazione italiana.
  • Si distinse in politica attraverso il giornalismo sul Risorgimento e, come ministro dell'agricoltura nel gabinetto d'Azeglio, dimostrò abilità nel cogliere momenti propizi per l'azione.

Indice

  1. Le origini e i viaggi di Cavour
  2. Attività agricola e commerciale
  3. Posizioni politiche e influenze
  4. Carriera politica e abilità strategiche

Le origini e i viaggi di Cavour

Camillo Benso, conte di Cavour, nato a Torino nel 1810 da famiglia aristocratica, fu avviato alla carriera militare: ufficiale irrequieto e insoddisfatto, si dimise e cominciò quei viaggi in Francia, in Inghilterra, in Svizzera e nel Belgio, che lo misero in contatto con il mondo dell’Europa Occidentale, di cui studiò con interesse i problemi politici, sociali ed economici.

Attività agricola e commerciale

Tornato in Piemonte, si dedicò ad una intensa attività agricola e commerciale, e amministrò razionalmente la tenuta familiare di Leri, nel Vercellese, tanto da farne un’azienda modello.

Promosse la costituzione di alcune società per la costruzione di ferrovie, fu fra i fondatori della banca di Torino e dell’associazione agraria. Uomo d’affari e studioso di problemi economici, seguiva con passione la vita politica. Convinto assertore della necessità del progresso sociale, Cavour era però avverso ad ogni sovvertimento violento dell’ordine costituito: liberale moderato, ammirava gli ordinamenti inglesi ed era fautore della monarchia costituzionale.

Posizioni politiche e influenze

Per nulla legato alla tradizione politico-culturale italiana, fu decisamente avverso al mazzinianesimo e al socialismo, ma neppure fu influenzato dalle idee del Gioberti o del Balbo; data la sua formazione spirituale, egli seguiva le vicende dei paesi più progrediti d’Europa per cogliere le ripercussioni che da esse sarebbero venute alla situazione italiana.

Carriera politica e abilità strategiche

Cavour si mise in luce nel campo politico prima con l’attività giornalistica sul Risorgimento, poi, entrato in Parlamento nella prima Legislatura ed eletto ancora nella terza e nella quarta, si distinse fra i sostenitori delle leggi Siccardi, finché nel gabinetto d’Azeglio , nel 1850, fu ministro dell’agricoltura.

Egli cominciò allora a valersi delle vaste esperienze e a dimostrare una lucidissima visione della realtà, una particolare abilità nel cogliere i momenti favorevoli per l’azione, che furono sue doti inconfondibili.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini e i primi viaggi di Cavour?
  2. Camillo Benso, conte di Cavour, nacque a Torino nel 1810 in una famiglia aristocratica. Dopo una carriera militare insoddisfacente, si dimise e viaggiò in Francia, Inghilterra, Svizzera e Belgio, studiando i problemi politici, sociali ed economici dell'Europa Occidentale.

  3. In che modo Cavour contribuì all'attività agricola e commerciale in Piemonte?
  4. Tornato in Piemonte, Cavour si dedicò all'attività agricola e commerciale, amministrando la tenuta di Leri e promuovendo la costruzione di ferrovie. Fu tra i fondatori della banca di Torino e dell'associazione agraria, sostenendo il progresso sociale senza sovvertimenti violenti.

  5. Quali furono le posizioni politiche e le influenze di Cavour?
  6. Cavour era un liberale moderato, ammiratore della monarchia costituzionale inglese, avverso al mazzinianesimo e al socialismo. Non fu influenzato dalle idee di Gioberti o Balbo, ma seguiva i paesi più progrediti d'Europa per comprendere le ripercussioni sulla situazione italiana.

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