eddie guerrero
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Concetti Chiave

  • L'incontro segreto tra Cavour e Napoleone III a Plombières nel luglio 1858 accelerò l'alleanza tra Francia e Piemonte.
  • L'accordo prevedeva il sostegno militare francese al Piemonte in caso di guerra difensiva contro l'Austria.
  • L'obiettivo era eliminare la presenza austriaca dall'Italia e formare un Regno dell'Alta Italia sotto Vittorio Emanuele II.
  • Compromessi territoriali includevano la cessione della Savoia e di Nizza alla Francia.
  • Cavour confidava nell'appoggio francese per evitare l'isolamento politico e militare del Piemonte nel futuro conflitto.

Indice

  1. L'accordo segreto di Plombières
  2. Obiettivi della guerra
  3. Conseguenze territoriali e politiche

L'accordo segreto di Plombières

All’insaputa della stessa diplomazia francese e grazie alle trattative peri sonalmente condotte da Cavour attraverso il suo incaricato a Parigi, Godi stantino Nigra, i tempi di un’intesa normale tra Francia e Piemonte si fecero da quel momento assai più rapidi. Nel luglio 1858, in un incontro segreto tra Cavour e Napoleone III a Plombières, furono fissati i punti principali di una vera e propria alleanza.

Obiettivi della guerra

La Francia garantiva al Piemonte il suo appoggio militare nel caso di una guerra contro l’Austria, purché il conflitto avesse un carattere formalmente difensivo, seguisse, cioè, a una dichiarazione di guerra da parte dell’Impero asburgico. Obiettivi della guerra sarebbero state l’eliminazione della presenza austriaca dai territori italiani e la conseguente formazione di un Regno dell’Alta Italia, comprendente il Lombardo-Veneto, Piacenza, Parma, Modena, la Romagna e le legazioni emiliane, sotto la sovranità di Vittorio Emanuele Il. Accanto a esso, dall’accorpamento della Toscana con gli altri territori dello Stato pontificio, sarebbe sorto un Regno dell’Italia Centrale, che avrebbe potuto essere affidato a Girolamo Bonaparte, cugino di Napoleone III, al quale, nel frattempo, a suggello dell’alleanza, veniva data in sposa la principessa Clotilde, figlia di Vittorio Emanuele.

Conseguenze territoriali e politiche

Il Regno di Napoli non avrebbe subito modificazioni, anche se Napoleone III aspirava a porvi sul trono un erede di Murat. Al papa, infine, a parziale compenso delle perdite derivanti dallo smembramento del suo stato, sarebbe stata affidata la presidenza di una confederazione che, sul modello tedesco, avrebbe unito i quattro stati della penisola. Napoleone III e Cavour - Incontro segreto articoloCompensi territoriali per la Francia sarebbero, invece, derivati dalla cessione da parte del Piemonte della Savoia e della città di Nizza. Negli accordi di Plombières, dunque, era difficile intravedere una soluzione rigorosamente unitaria della questione nazionale, ma non aveva torto Cavour nello scrivere a Vittorio Emanuele che «diventando sovrano di diritto della metà più ricca e più forte dell’Italia, Vostra maestà sarà sovrano di fatto dell’intera penisola». D’altronde, l’intesa raggiunta era, come ancora scriveva Cavour, «suscettibile di essere modificata secondo le vicende della guerra». In ciò lo statista piemontese confidava per una ridiscussione del problema, soddisfatto intanto di essersi assicurato l’appoggio di una grande potenza che, nel futuro conflitto, avrebbe evitato al Piemonte quell’isolamento politico e militare cui era da attribuire la sconfitta di dieci anni prima.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali punti dell'alleanza tra Cavour e Napoleone III?
  2. L'alleanza prevedeva l'appoggio militare della Francia al Piemonte in caso di guerra contro l'Austria, la formazione di un Regno dell'Alta Italia sotto Vittorio Emanuele II, e compensi territoriali per la Francia con la cessione della Savoia e Nizza.

  3. Qual era l'obiettivo della guerra pianificata tra Piemonte e Austria?
  4. L'obiettivo era eliminare la presenza austriaca dai territori italiani e formare un Regno dell'Alta Italia, comprendente diverse regioni italiane, sotto la sovranità di Vittorio Emanuele II.

  5. Come Cavour giustificava l'accordo con Napoleone III a Vittorio Emanuele?
  6. Cavour scriveva a Vittorio Emanuele che, diventando sovrano della metà più ricca e forte dell'Italia, sarebbe diventato di fatto sovrano dell'intera penisola, confidando nella possibilità di modificare l'intesa secondo le vicende della guerra.

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