Concetti Chiave
- L'Italia unitaria del 1861 si basava su un regime parlamentare che mirava a estendere i diritti dei cittadini e promuovere la partecipazione politica.
- Lo sviluppo industriale in Italia era ostacolato dalla mancanza di risorse naturali e capitali, rendendo il paese arretrato industrialmente al momento dell'unità.
- Le premesse per lo sviluppo economico includevano l'espansione dell'istruzione, il miglioramento delle pratiche agricole e lo sviluppo di istituti di credito.
- Il diritto di voto nel 1882 era limitato ai maschi di 25 anni che soddisfacevano specifici requisiti di alfabetizzazione e imposta, escludendo gran parte della popolazione.
- Il contrasto tra necessità di riforme e resistenza al cambiamento caratterizzava il Regno d'Italia, con nuovi partiti che sfidavano le istituzioni esistenti.
Il cammino dell'Italia
Italia e gli italiani
Carattere e funzionamento delle istituzioni. Condizione economico-sociali. Precedenti tradizioni culturali e politiche.D'Azeglio: fatta l'Italia bisogna va a fare gli italiani.
1859-60 primo stato italiano unitario con Stati differenti per storia, istituzioni, condizioni interne.
1861 Italia regime parlamentare perché era stato esteso lo statuto Albertino e la prassi di governo in posta da Cavour. Allineata con quei paesi dove la maggioranza libertà ed estensione diritti dei cittadini.
Il regime parlamentare presuppone la partecipazione dei cittadini alla vita dello Stato, destinata ad allargarsi con l'estensione del diritto di voto. Ogni cittadino deve avvertire le istituzioni come cosa propria deve avvertire la libertà come responsabilità. Sentimento non spontaneo ma risultato di un processo di educazione politica attraverso il quale ognuno acquista la sua indipendenza di giudizio e impara ad essere un libero cittadino.
Sviluppo industriale
Anche in Italia la popolazione è in forte crescita. Uomini del tempo non sempre ritenevano il sorgere delle industrie un fatto positivo, perché adesso spesso era associata: aggravarsi della questione sociale, diffondersi delle temute delle idee socialiste.L'Italia era povera di materie prime perché era povera di risorse.
Povera di capitali perché l'agricoltura era arretrata, e terreni fertili scarsi scarsi. Tutto ciò non facilita lo sviluppo industriale.
Infatti l'Italia al momento dell'unità era un paese industrialmente arretrato.
Premesse per impianto stabilimento industriale:
Diffusione delle scuole, miglioramento delle pratiche agricole, sviluppo degli istituti di credito, introduzioni delle norme giuridiche per una maggiore giustizia sociale.
Ordinamento elettorale
L'Iniziativa della riforma spettava il governo.1860 in base alla legge elettorale che riprendeva la legislazione piemontese
1882 avevano diritto di voto i maschi con 25 anni che sapevano leggere scrivere e che in più pagassero L. 40 all'anno di imposte dirette. questo era un ristretto ceto nominalmente la classe dirigente solo in parte si riconosceva nelle nuove situazioni, non appoggiate, avversata dai cattolici.
Riforme e conservazione:
Per avere effetti le riforme avrebbero dovuto imporre una maggiore eguaglianza tra i cittadini, avrebbero dovuto abbattere molti dei privilegi di cui godeva il ceto dirigente, sacrificio dei propri interessi per salvaguardare la sorta di istituzioni nelle quali non si riconosceva.
Regno d'Italia nasceva un contrasto
Esigenza pressante di una politica di riforma, presenza delle forze circostanze contrarie alla riformaPer vincere era necessario rinnovare le forze di governo, governo e governanti.
Resistenza alle riforme: nuovi strumenti di lotta.
Ingresso della scena politica ceti polari e all'insegna dei partiti che si proponevano non di rafforzare le libere istituzioni ma di sovvertirle.
Questione cruciale per ogni regione parlamentare era guadagnare il consenso dei cittadini.
Domande da interrogazione
- Qual era la visione di D'Azeglio riguardo alla formazione degli italiani dopo l'unità d'Italia?
- Quali erano le sfide economiche che l'Italia affrontava dopo l'unità?
- Come funzionava il sistema elettorale italiano nel 1882?
- Quali erano le tensioni politiche nel Regno d'Italia riguardo alle riforme?
D'Azeglio sosteneva che, una volta fatta l'Italia, fosse necessario "fare gli italiani", indicando l'importanza di un processo di educazione politica per sviluppare un senso di responsabilità e indipendenza di giudizio nei cittadini.
L'Italia era povera di materie prime e capitali, con un'agricoltura arretrata e terreni fertili scarsi, rendendo difficile lo sviluppo industriale. Era necessario migliorare le pratiche agricole, diffondere l'istruzione e sviluppare istituti di credito.
Nel 1882, il diritto di voto era riservato ai maschi di almeno 25 anni che sapevano leggere e scrivere e pagavano almeno 40 lire di imposte dirette all'anno, limitando la partecipazione a un ristretto ceto dirigente.
C'era un contrasto tra la necessità di riforme per promuovere l'uguaglianza e le resistenze delle forze conservatrici. Per superare queste resistenze, era necessario rinnovare le forze di governo e guadagnare il consenso dei cittadini.