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Concetti Chiave

  • Durante la guerra, il crescente malcontento in Italia fu alimentato da bombardamenti, scarsità di cibo e aumento dei prezzi, culminando in proteste come gli scioperi di Torino del marzo 1943.
  • Il 25 luglio 1943, dopo lo sbarco alleato in Sicilia, il re Vittorio Emanuele III destituì Mussolini, portando alla sua arresto e sostituendolo con il maresciallo Badoglio.
  • L'armistizio firmato il 3 settembre 1943 colse l'esercito italiano impreparato, portando alla fuga del re e del governo di Badoglio verso territori sotto controllo alleato.
  • Dopo l'armistizio, molti soldati italiani furono catturati e deportati in Germania, mentre i reparti che resistettero ai tedeschi furono brutalmente eliminati.
  • Sotto l'occupazione tedesca, Mussolini fu posto a capo della Repubblica Sociale Italiana con sede a Salò, mentre il paese si trovava diviso tra controllo alleato a sud e tedesco a nord.

Indice

  1. Condizioni di vita durante la guerra
  2. Caduta del regime fascista
  3. Armistizio e caos militare
  4. Occupazione tedesca e divisione dell'Italia

Condizioni di vita durante la guerra

Come negli altri paesi europei, anche in Italia durante la guerra le condizioni di vita divennero sempre più difficili. I bombardamenti aerei alleati, la mancanza di cibo, l’aumento dei prezzi diminuirono il consenso nei confronti del fascismo e cominciarono a sorgere numerose proteste (scioperi di Torino, marzo 1943).

Caduta del regime fascista

Quando nel luglio 1943 le truppe alleate sbarcarono in Sicilia, l’Italia aveva ormai perso la guerra. Temendo di perdere anche il trono, il re Vittorio Emanuele III intervenne. Dopo che una riunione del Gran Consiglio del Fascismo, il massimo organo del partito fascista, aveva approvato una mozione critica nei confronti di Mussolini, il re gli chiese le dimissioni e lo fece arrestare (25 luglio 1943), sostituendolo con il maresciallo Badoglio. Grandi manifestazioni popolari festeggiarono la fine del regime, ma furono represse dalla polizia e dall’esercito. A Bari l’esercito uccise 23 persone e ne ferì 70. Intanto il nuovo governo trattava segretamente con gli anglo-americani ed il 3 settembre firmò un armistizio: l’Italia si arrendeva senza condizioni.

Armistizio e caos militare

L’annuncio dell’armistizio, l’8 settembre 1943, colse l’esercito del tutto impreparato, privo di istruzioni sul comportamento da tenere verso l'esercito tedesco. Il re ed il governo di Badoglio fuggirono al sicuro nei territori sotto controllo anglo-americano. Gli ufficiali non sapevano che ordini dare alle truppe e spesso si diedero alla fuga. I soldati, disorientati e convinti che, almeno per loro, la guerra fosse finita, lasciarono le caserme e cercarono di tornare a casa, aiutati dalla popolazione e braccati dai tedeschi. Molti (circa mezzo milione) furono catturati e deportati in Germania. I reparti che opposero resistenza ai tedeschi furono massacrati dalle forze tedesche, di gran lunga superiori. Nell’isola greca di Cefalonia i tedeschi giustiziarono 5 000 soldati italiani, arresisi dopo una resistenza di sette giorni.

Occupazione tedesca e divisione dell'Italia

Senza incontrare resistenza, i tedeschi occuparono tutto il paese: anche l’Italia, come la Polonia nel 1939 o la Francia nel 1940, divenne territorio d’occupazione tedesca. A metà settembre 1943 l’Italia si trovò quindi tagliata in due: a sud di Napoli (liberatasi dai tedeschi a fine settembre 1943) il paese era sotto controllo degli alleati, a nord vi erano i tedeschi, che avevano liberato Mussolini dalla sua prigione sul Gran Sasso. Mussolini fu messo a capo della Repubblica Sociale Italiana (RSI o Repubblica di Salò, dal nome della cittadina sul lago di Garda dov'era situata la sede del nuovo governo), ed i cui sostenitori furono chiamati dai spregiativamente dai partigiani "repubblichini". Nell’Italia della RSI il potere era saldamente nelle mani dei tedeschi che, come negli altri paesi europei occupati, arrestarono e deportarono gli ebrei.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della caduta del fascismo in Italia?
  2. Le difficili condizioni di vita durante la guerra, i bombardamenti, la mancanza di cibo e l'aumento dei prezzi diminuirono il consenso verso il fascismo, portando a proteste come gli scioperi di Torino nel marzo 1943.

  3. Cosa accadde a Mussolini dopo la riunione del Gran Consiglio del Fascismo?
  4. Dopo l'approvazione di una mozione critica nei confronti di Mussolini, il re Vittorio Emanuele III gli chiese le dimissioni e lo fece arrestare il 25 luglio 1943, sostituendolo con il maresciallo Badoglio.

  5. Quali furono le conseguenze immediate dell'armistizio firmato il 3 settembre 1943?
  6. L'annuncio dell'armistizio colse l'esercito italiano impreparato, portando alla fuga del re e del governo di Badoglio, e lasciando i soldati disorientati e spesso catturati dai tedeschi.

  7. Come fu divisa l'Italia dopo l'occupazione tedesca?
  8. A metà settembre 1943, l'Italia fu divisa in due: a sud di Napoli sotto controllo alleato, mentre a nord i tedeschi liberarono Mussolini, che fu posto a capo della Repubblica Sociale Italiana.

Domande e risposte

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