Concetti Chiave
- La conquista del potere da parte dei bolscevichi iniziò con l'insurrezione di novembre 1917, supportata da Lenin, Trockij e Stalin, culminando nell'attacco al palazzo d'inverno a Pietrogrado.
- Il nuovo governo bolscevico, guidato da Lenin, emanò decreti rivoluzionari per una pace senza condizioni e la redistribuzione delle terre ai contadini.
- Il controllo delle aziende fu trasferito agli operai, mentre fu garantito il diritto all'autodeterminazione per tutti i popoli della Russia.
- Nonostante il successo militare, i bolscevichi erano una minoranza nel paese, ottenendo solo il 25% dei voti alle elezioni per la Costituente.
- Lenin sciolse l'Assemblea Costituente con la forza, avviando una fase di dittatura del proletariato che rappresentava in realtà la dittatura dei bolscevichi.
Indice
L'ascesa dei bolscevichi
Il successo accrebbe il prestigio dei bolscevichi tra gli operai e soldati e spinse Lenin a rompere gli indugi, anche perché i contadini, erano in rivolta.
La conquista del potere
Verso la fine d'ottobre, Lenin propose al comitato centrale del partito di tentare la conquista del potere, gli altri dirigenti bolscevichi, supposero. Alla fine, appoggiato anche da Trockij e da Stalin, Lenin prevalse e fu decisa insurrezione della notte fra il sei e il 7 novembre 1917. Lo scontro decisivo, si svolse soltanto a Pietro grado. Questo scontro e B un rapidissimo svolgimento: l'8 novembre, dopo aver occupato il resto della città, i bolscevichi attaccarono il palazzo d'inverno, sede del governo Kerenskij. Nello stesso giorno il congresso panrusso dei soviet diede il potere ai bolscevichi, che formare un nuovo governo, definito salviette dei commissari del popolo, guidato da Lenin. Mi facevano parte i maggiori dirigenti Trockij fu nominato commissario agli affari esteri e Stalin commissario alle nazionalità.
Il nuovo governo bolscevico
Il nuovo governo emanò subito due decreti che andavano incontro alle aspirazioni della maggioranza della popolazione russa. In politica estera fu decretata l'immediata apertura di trattative per arrivare a una pace senza missioni che, rispettosa del principio della nazionalità, lasciasse popoli liberi di scegliere. In politica interna fu decretata la confisca delle grandi proprietà e la distribuzione di vedere contadini. Agli operai fu attribuito il controllo sull'attività di tutte le aziende industriali che occupassero più di cinque persone, tutti i popoli de la Russia avrebbero avuto il diritto all'autodeterminazione.
Consolidamento del potere
Subito si pose per i bolscevichi la questione del consolidamento del potere conquistato con la forza. Lenin si rendeva conto che essi erano ancora una minoranza nel paese delle elezioni della costituente, che si svolsero subito dopo, lo confermarono: i bolscevichi infatti ottennero soltanto il 25% dei voti. La maggioranza toccò ai menscevica e ai social personali. Lenin credeva che per arrivare alla forma più alta di democrazia si dovesse passare per una fase di dittatura del proletariato. La vita della costituente, sebbene fosse stata democraticamente eletta, fu subito difficile. Già prima della sua convocazione, il martedì destra furono sciolti e la prima riunione, il 18 gennaio si svolse sotto la vigilanza di gruppi armati favorevoli ai bolscevichi. L'assemblea però elesse alla sua residenza o sociale rivoluzionario, Lenin allora decise di sciogliere la implicando la forza. Il 19 gennaio 1918, un marinaio armato intimò lo scioglimento della costituente. Era iniziata la dittatura del proletariato, che realtà la dittatura di bolscevichi e di Lenin.
Domande da interrogazione
- Quali furono le circostanze che portarono all'insurrezione bolscevica?
- Quali furono i principali decreti emanati dal nuovo governo bolscevico?
- Come si svolsero le elezioni per la Costituente e quale fu la reazione dei bolscevichi?
- Qual era la visione di Lenin riguardo alla democrazia e alla dittatura del proletariato?
L'insurrezione bolscevica fu motivata dal crescente prestigio tra operai e soldati e dalla rivolta dei contadini. Lenin, supportato da Trockij e Stalin, decise di conquistare il potere, culminando nell'insurrezione del 6-7 novembre 1917.
Il nuovo governo emanò decreti per una pace immediata e la confisca delle grandi proprietà, distribuendole ai contadini. Gli operai ottennero il controllo delle aziende industriali, e fu riconosciuto il diritto all'autodeterminazione dei popoli russi.
Le elezioni per la Costituente confermarono che i bolscevichi erano una minoranza, ottenendo solo il 25% dei voti. Nonostante la Costituente fosse democraticamente eletta, Lenin la sciolse con la forza il 19 gennaio 1918, instaurando la dittatura del proletariato.
Lenin credeva che per raggiungere la forma più alta di democrazia fosse necessaria una fase di dittatura del proletariato, che nella pratica si tradusse nella dittatura dei bolscevichi e di Lenin stesso.