Concetti Chiave
- L'ascesa del nazionalsocialismo in Germania è strettamente legata alla crisi economica del 1929, con il partito nazionalsocialista inizialmente minoritario che guadagna consenso sfruttando il malcontento popolare.
- Mentre Mussolini ottenne il potere senza elezioni popolari, Hitler vinse legalmente, evidenziando una differenza fondamentale tra il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco.
- La crisi economica del 1929 aggravò la situazione in Germania, con il ritiro dei capitali americani che portò a inflazione, fallimenti aziendali e disoccupazione di massa.
- Dopo l'incendio del Reichstag, Hitler utilizzò l'articolo 48 della Costituzione di Weimar per ottenere poteri d'emergenza, trasformando rapidamente la Germania in un regime a partito unico.
- Con la morte di Hindenburg, Hitler consolidò il suo potere diventando sia cancelliere che presidente, a differenza di Mussolini, che aveva sempre avuto limiti imposti da Vittorio Emanuele III e dalla Chiesa.
Indice
Interconnessioni storiche
Non ci sono solo eventi riguardanti la Germania, in quanto la storia della Germania si intreccia con altre vicende come quelle italiane, questo perché Hitler stringe accordi con Mussolini (andremo a esaminare le vicende italiane), poi c'è la guerra di Spagna (tra il 36 e 39), e anche questa si incrocia con le vicende dei regimi (fascista e nazista).
Ascesa del nazionalsocialismo
Per quanto riguarda l'ascesa del nazionalsocialismo essa è strettamente connessa con la crisi economica del 1929 (già abbiamo associato l'emergere della figura di Hitler con la crisi economica del 1923), in effetti, il partito nazionalsocialista che nel 23 era un partito assolutamente minoritario presente solo in Baviera, gioca molto sullo stato d'animo che viene a crearsi nei periodi di crisi, perché così come il fascismo, anche il nazionalsocialismo si presenta come una sorta di religione, come una soluzione facile e veloce a tutti i problemi che c'erano in quel momento in Germania.
Ci sono delle differenze fondamentali perché in Italia in realtà Mussolini non ha mai vinto le elezioni, nel senso che non è salito al potere per acclamazione popolare. Fu infatti una scelta di Vittorio Emanuele III che dopo la marcia su Roma affidò il governo a Mussolini. Al contrario, in Germania, Hitler vinse le elezioni in maniera del tutto legale.
Crisi economica e disoccupazione
Dopo la crisi del 29, la situazione economica della Germania precipitò, questo perché la Germania basava il valore del marco sulla ricchezza americana (nel 23 gli Stati Uniti accorsero in soccorso della Germania, finanziando con i propri capitali il governo tedesco). Per cui, nel momento in cui scoppiò la crisi, la prima cosa che fecero gli Stati Uniti fu quella di interrompere tutti gli aiuti verso i paesi europei (soprattutto verso la Germania). Questo naturalmente causò il precipitare della situazione: inflazione, fallimento di aziende, aumento della disoccupazione (la Germania arrivò a contare all'inizio degli anni 30 circa 6 milioni di disoccupati, cifra elevatissima).
In questi momenti di crisi economica gravissima si creava un clima surreale, si trattava infatti di cambiamenti repentini e la gente difficilmente riusciva ad adattarsi (vi è un picco della percentuale di disoccupati nel 1925, come conseguenza della crisi economica del 1923, poi vi è un abbassamento grazie ai capitali americani, ma a partire dalla fine degli anni 20, la disoccupazione inizia a salire sino a toccare un picco massimo nel 1932).
Elezioni e potere di Hitler
Il partito nazionalsocialista riceveva inoltre sempre pochissimi voti. Fino al 1929 era infatti un partito di minoranza, dopo il 1929, in corrispondenza con l'aumento della disoccupazione, aumenta anche la fascia dei voti ottenuti dal partito nazionalsocialista fino ad arrivare alle elezioni del 1932, dove appunto il partito di Hitler riceve la maggioranza relativa
(Hitler non vince le elezioni con la maggioranza assoluta ma ottiene comunque la maggioranza relativa).
Consolidamento del potere nazista
All'epoca, il presidente della Repubblica era Hindenburg (aveva vinto le elezioni), egli decise di affidare la presidenza del
governo (ossia il cancellierato) a Hitler che dunque divenne cancelliere della Germania nel gennaio del 1933 a capo di un governo di coalizione (la stessa cosa avvenne con Mussolini, però bisogna tenere presente che Mussolini ci mise
due anni per instaurare il regime totalitario a partito unico, perché dal 22 bisogna giungere a gennaio del 25 quando fa il discorso in Parlamento e avvia la fase dittatoriale).
Al contrario, Hitler è velocissimo, perché già un mese dopo aver ottenuto il cancellierato, scoppia un incendio al Reich tedesco, appiccato dai nazisti stessi. Nell'immediato furono accusati i comunisti del Kpd di aver dato fuoco al palazzo e quindi fu dichiarato lo stato di emergenza (quando abbiamo parlato della costituzione di Weimar abbiamo sottolineato il fatto che esisteva l'articolo 48, il quale in caso di emergenza dava ampissimi poteri al cancelliere, che deteneva il potere esecutivo, ma anche al presidente della repubblica).
Dunque, Hindenburg firmò l'articolo 48 che divenne permanente, e quindi il partito nazionalsocialista poté passare alla repressione, innanzitutto del movimento comunista e del KPD che fu messo fuori legge, ma soprattutto iniziò una serie di persecuzioni, che in marzo fecero sì che il partito nazionalsocialista con nuove elezioni avesse la maggioranza assoluta, e nell'arco di sei mesi, Hitler riusci in varie fasi a trasformare la Germania in un regime a partito unico sospendendo tutte le libertà, e mettendo a luglio fuori legge tutti gli altri partiti politici.
Fu un'azione velocissima che poi si concluse nell'agosto del 1934, quando morì il presidente Hindenburg. A quel punto Hitler sommò la carica di cancelliere e la carica di presidente della repubblica e si dichiarò dittatore della Germania.
Differenze tra nazismo e fascismo
Da quel momento in poi tutti dovevano giurare fedeltà a Hitler, in quanto egli divenne l'unico detentore del potere.
Questo segna anche una differenza con il fascismo in Italia perché sebbene le vicende siano comparabili, Mussolini non ebbe mai il potere assoluto, perché al di sopra di Mussolini vi era Vittorio Emanuele III, e questo lo si vide nei momenti più drammatici (soprattutto durante la seconda guerra mondiale, perché quando le opinioni di Mussolini e Vittorio Emanuele III non erano più in accordo, Vittorio Emanuele III fece arrestare Mussolini). Mussolini non ha mai avuto un potere assoluto; il suo potere è sempre stato limitato da Vittorio Emanuele III ma anche dal fatto che in Italia c'era l'istituzione della chiesa, che rappresentava un punto di riferimento per gli italiani oltre a quello del partito nazionale fascista.
In Germania, invece, non c'era nessuno al di sopra di Hitler, non c'era un sentimento religioso, non c'era un'istituzione presente sul territorio, anche perché tutte le chiese firmarono immediatamente concordati con Hitler (ad esempio la chiesa cattolica firmò un concordato nello stesso 1933, il partito cattolico che esisteva in Germania si chiamava "Zentrum" e fu sciolto nel momento in cui fu firmato il concordato, quindi si sciolse autonomamente), quindi Hitler non ebbe più alcun rivale, alcun concorrente nel detenere il proprio potere.
Domande da interrogazione
- Quali eventi hanno contribuito all'ascesa del nazionalsocialismo in Germania?
- In che modo l'ascesa al potere di Hitler differisce da quella di Mussolini?
- Qual è stato l'impatto della crisi economica del 1929 sulla Germania?
- Come ha trasformato Hitler la Germania in un regime a partito unico?
- Quali differenze esistono tra il potere di Hitler e quello di Mussolini?
L'ascesa del nazionalsocialismo è strettamente legata alla crisi economica del 1929 e alla situazione di disoccupazione crescente, che ha permesso al partito nazionalsocialista di guadagnare consensi.
Hitler vinse le elezioni in maniera legale, mentre Mussolini non salì al potere per acclamazione popolare, ma fu una scelta di Vittorio Emanuele III dopo la marcia su Roma.
La crisi economica del 1929 ha causato un crollo economico in Germania, con inflazione, fallimenti aziendali e un aumento della disoccupazione fino a circa 6 milioni di persone.
Dopo l'incendio del Reichstag e la dichiarazione dello stato di emergenza, Hitler ha utilizzato l'articolo 48 per sospendere le libertà e mettere fuori legge gli altri partiti, trasformando la Germania in un regime a partito unico.
Hitler aveva un potere assoluto senza rivali, mentre Mussolini era limitato da Vittorio Emanuele III e dall'influenza della Chiesa, che rappresentava un punto di riferimento per gli italiani.