Concetti Chiave
- L'arianesimo, promosso da Ario, asseriva che Cristo era simile a Dio Padre ma non identico, sollevando questioni sulla natura della Trinità.
- Il Concilio di Nicea del 325, convocato da Costantino, condannò l'arianesimo e stabilì il Credo Niceno, confermando l'unità della Trinità.
- Nonostante la condanna ufficiale, l'arianesimo trovò simpatizzanti a Costantinopoli, influenzando le posizioni religiose alla corte imperiale.
- I successori di Costantino usarono l'episcopato cristiano per rafforzare il loro potere politico, intervenendo nelle dispute teologiche.
- Ulfila, convertendo i Goti al Cristianesimo e traducendo le Scritture in gotico, diffuse l'arianesimo tra i popoli barbarici.
Indice
Diffusione del cristianesimo nell'impero romano
La diffusione del Cristianesimo all’interno dell’ Impero Romano, ha contribuito alla creazione di teorie dottrinali e filosofiche, non sempre in linea con le Sacre Scritture e a cui hanno contribuito soprattutto i pensatori dell’ Ellenismo. Le controversie si possono distinguere in cristologiche (che riguardano la natura di Cristo) o trinitarie (che riguardano i rapporti fra le tre persone della Trinità).
Controversia ariana e concilio di Nicea
La più importante è la controversia ariana, chiamata così dal prete di Alessandria d’ Egitto, Ario.
Egli sosteneva che Gesù Cristo, il Figlio, è di natura simile a Dio Padre, ma non di natura identica. In questo modo la figura di Gesù Cristo veniva ad acquisire una dimensione più vicina a quella dell’uomo e ad intaccare il concetto di Trinità. In pratica, l’arianesimo cercava di interpretare in modo razionalistico il Cristianesimo e non riconosceva il concetto di redenzione, cioè il fatto che il figlio di Dio si fosse fatto uomo per redimere tutta l’umanità dal carico di peccarti. Contro l’Arianesimo insorse Atanasio, anch’esso di Alessandria d’Egitto, che ebbe anche dei risvolti politici. Infatti, l’imperatore Costantino, preoccupato per il conflitto che la disputa ariana avrebbe potuto creare all’interno dell’ Impero, convocò il Concilio di Nicea nel 325. In tale sede, l’arianesimo fu condannato e fu formulato il Credo o Simbolo Niceno che rimase valido anche per tanti secoli successivi e che ribadiva l’unitarietà della Trinità. Bisogna però ricordare che alla corte di Costantinopoli, fra il clero, l’arianesimo trovava una certa simpatia. Infatti Eusebio di Cesarea che aveva battezzato Costantino l’arianesimo era molto più gradito della difesa del Cristianesimo fatta da Atanasio. Alla morte di Costantino, col tempo il clero di corte riuscì a fare accettare le proprie vedute all’Imperatore e a far perfino prevalere visioni arianeggianti all’ interno dell’Impero.Influenza politica e conversioni barbariche
I successori di Costantino cercarono sempre più di fare dell’episcopato cristiano un punto di appoggio al loro trono. Quindi essi intervennero sempre più attivamente nelle discussioni teologiche suscitate dall’arianesimo, imponendo con editti una formula dottrinale piuttosto che un’ altra e utilizzando gli sforzi di conversione della chiesa in mezzo ai popoli pagani come veicolo della propria influenza politica fra i Barbari. È in quest’ottica che il goto Ulfila riuscì a convertire il proprio popolo al Cristianesimo traducendo il lingua gotica le Sacre Scritture. Poiché la missione di Ulfila, fra l’atro divenuto poi il primo vescovo goto, era partita nel momento in cui a Costantinopoli prevaleva l’arianesimo, molti Barbari si convertirono all’ eresia di Ario.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la principale controversia teologica legata all'arianesimo?
- Quale fu la risposta dell'Impero Romano alla disputa ariana?
- Come influenzò l'arianesimo la politica dell'Impero Romano?
- Quale ruolo ebbe Ulfila nella diffusione del Cristianesimo tra i Barbari?
La principale controversia teologica legata all'arianesimo riguarda la natura di Cristo, sostenendo che Gesù Cristo è di natura simile a Dio Padre, ma non identica, mettendo in discussione il concetto di Trinità.
L'Impero Romano, sotto l'imperatore Costantino, convocò il Concilio di Nicea nel 325, dove l'arianesimo fu condannato e fu formulato il Credo Niceno, che ribadiva l'unitarietà della Trinità.
L'arianesimo influenzò la politica dell'Impero Romano poiché i successori di Costantino cercarono di utilizzare l'episcopato cristiano come supporto al loro trono, intervenendo nelle discussioni teologiche e utilizzando la conversione dei popoli pagani per estendere la loro influenza politica.
Ulfila, divenuto il primo vescovo goto, tradusse le Sacre Scritture in lingua gotica e riuscì a convertire il suo popolo al Cristianesimo, diffondendo l'eresia ariana tra molti Barbari, poiché la sua missione iniziò quando l'arianesimo prevaleva a Costantinopoli.