Concetti Chiave
- Negli anni Settanta, la televisione diventa un fenomeno globale, inizialmente affermandosi nei paesi occidentali e successivamente espandendosi in quelli orientali e extraoccidentali.
- In Europa, le televisioni pubbliche iniziano con un numero limitato di canali, ma presto si affiancano stazioni televisive private, seguendo il modello statunitense di telecomunicazioni.
- Negli anni Ottanta e Novanta, la tecnologia televisiva cresce rapidamente, con l'emergere dei canali satellitari a pagamento e l'espansione delle reti televisive.
- Gli Stati Uniti influenzano fortemente la programmazione televisiva europea, con l'acquisto di format e film televisivi americani, portando a una "americanizzazione" culturale.
- Recentemente, in Europa si osserva una controtendenza con un aumento delle produzioni locali che si focalizzano su temi e personaggi nazionali.
L'ascesa della televisione
Dal punto di vista delle comunicazioni i tempi cominciano a cambiare davvero dagli anni Settanta del XX secolo, quando la televisione si impone dovunque: infatti prima invade le case delle famiglie statunitensi ed euroccidentali; poi dilaga nell'Europa orientale, infine nei più prosperi tra i paesi extraoccidentali. In Occidente dagli anni Settanta in avanti si moltiplicano le stazioni televisive. Inizialmente in Europa, le televisioni pubbliche (quelle possedute dagli Stati) offrono un certo numero di canali. Poi al loro fianco nascono e si impongono eminenti televisive private, sul modello del sistema statunitense di telecomunicazioni. Negli anni Ottanta e Novanta la tecnologia televisiva esplode: infatti le reti si moltiplicano mentre nascono i canali satellitari a pagamento. Gli Stati Uniti segnano la strada nel mostrare i modelli organizzativi che poi l'Europa adotta.
Influenza americana sulla cultura europea
E non solo è la struttura organizzativa americana a imporsi, ma sono gli stessi programmi prodotti negli USA che invadono le televisioni dell'Occidente, oppure perché se ne acquistano i format (cioè l'impostazione dei programmi, specie quelli di intrattenimento), oppure perché le varie emittenti dei paesi europei acquistano direttamente film televisivi prodotti negli Stati Uniti. La vera americanizzazione della cultura europea ha luogo ora e avviene in questo modo. Da un lato, quando si guarda la televisione in qualche paese europeo (ma in Italia in modo particolare), sembra proprio di essere nel cinquantesimo stato degli Stati Uniti: si ha la sensazione di conoscere a New York, Miami oppure Los Angeles meglio di Palermo, di Ancona o di Torino e di conoscere il funzionamento dei sistemi legali, di metodi di indagine poliziesca, degli ospedali, dei modi di studiare e di vivere nei collegi e nelle università americane meglio di quanto non si conoscano quelli del proprio paese (anche se di recente in Europa è in atto una significativa controtendenza con produzioni autoctone che si concentrano su studenti o studentesse, carabinieri, poliziotti, pompieri, medici, commesse, avvocati ed ecc).
Domande da interrogazione
- Come è cambiato il panorama televisivo in Europa dagli anni Settanta in poi?
- Qual è stato l'impatto della televisione americana sulla cultura europea?
- Quali controtendenze si sono sviluppate recentemente in Europa rispetto all'influenza televisiva americana?
Dagli anni Settanta, le stazioni televisive si sono moltiplicate in Europa, con l'emergere di emittenti private accanto a quelle pubbliche, seguendo il modello statunitense.
La televisione americana ha portato a una "americanizzazione" della cultura europea, con programmi e format statunitensi che hanno invaso le emittenti europee, facendo sembrare alcune città americane più familiari delle città locali.
Recentemente, in Europa si è sviluppata una controtendenza con produzioni autoctone che si concentrano su temi locali come studenti, poliziotti e medici, contrastando l'influenza americana.