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Concetti Chiave

  • L'ambasceria guidata da Lord Macartney mirava a negoziare condizioni commerciali favorevoli per l'Inghilterra con l'imperatore Qianlong della Cina.
  • Macartney, esperto del contesto indiano, si recò a Pechino con doni preziosi, ma l'imperatore si trovava a Chengde per festeggiare il compleanno.
  • A Chengde, Macartney rifiutò di eseguire il koutou, un rituale di sottomissione, accettando solo di inginocchiarsi su una gamba, gesto tollerato dall'imperatore.
  • Nonostante la presentazione dei doni e delle richieste inglesi, l'imperatore Qianlong si mostrò disinteressato e rispose con un editto letto da un araldo.
  • L'editto dell'imperatore ringraziava per i doni, ma respingeva le richieste di concessioni, ritenendo le merci inglesi inutili per la Cina.

Indice

  1. L'ambasceria di Macartney
  2. L'espansione britannica in India
  3. Il viaggio verso Chengde
  4. L'incontro con Qianlong
  5. La risposta dell'imperatore

L'ambasceria di Macartney

Ad un certo momento arriva un’ambasceria alla corte dell’imperatore Qianlong che viene guidata dal Lord George Macartney, il governatore del Bengala (regione dell’India).

L'espansione britannica in India

Negli anni l’Inghilterra si era data da fare in Cina come il Portogallo, l’Olanda e altri paesi.

Avendo perso le colonie americane, questo paese si era impegnato per acquistare territori altrove. Grazie all’utilizzo della Compagnia delle Indie, era riuscito tramite un’operazione diplomatica tra i vari sultanati che erano allora presenti in India (l’India non era uno stato unitario, l’impero era in una momento di decadenza) ad impossessarsi inizialmente in campo commerciale e poi anche in campo territoriale dell’India. Quindi il paese era diventato una colonia britannica (l’India si libera dall’Inghilterra solo nella metà del 900).

Il Lord era un esperto, era una persona che aveva lavorato nel Bengala e che quindi aveva idea di una serie di meccanismi rispetto ad un qualsiasi ministro che fosse alla corte di Giorgio III in Inghilterra. Così il Lord viene mandato insieme al suo braccio destro, George Staunton e a suo figlio, che all’epoca aveva dodici anni.

Il viaggio verso Chengde

Macartney voleva negoziare delle condizioni più favorevoli per l’Inghilterra. Ma quando nel 1792 arriva alla corte di Pechino con dei doni principeschi (un cofanetto pieno di pietre preziose, documenti e altri oggetti in foglia d’oro etc), non trova Qianlong, che invece si trovava nella casa di villeggiatura a Chengde a festeggiare il compleanno. Dopo tanto penare Macartney non poteva di certo fermarsi, quindi decide di proseguire per Chengde. Si tratta di un’altra settimana di viaggio.

L'incontro con Qianlong

Arriva a Chengde e viene ricevuto dall’imperatore Qianlong, che aveva all’incirca ottant’anni. Macartney si rifiuta di seguire il cerimoniale insegnato dai funzionari, che prevedeva il comportamento da esibire alla presenza dell’imperatore. Quest’ultimo era seduto in un seggio in alto, non si poteva salire ma si doveva stare in basso e non si poteva guardarlo in viso, ma bisognava compiere il koutou, cioè inginocchiarsi e poi battere la fronte sul pavimento per tre volte. Lord Macartney si rifiuta perché la sua volontà è quella di non far nulla in più di quello che farebbe normalmente alla presenta del suo re, quindi accetta di considerare i due sovrani sullo stesso piano ma niente più di questo no. Quindi decide semplicemente di inginocchiarsi su una gamba soltanto. Durante l’epoca Ming non avremmo avuto un seguito a tutto questo perché sarebbe stato condannato a morte. Ma in epoca Qing tutto questo non accade perché i sovrani mancesi sono meno inclini a seguire un protocollo rigido e lo stesso Qianlong in questo caso non mostra particolare ira nei confronti di questo ambasciatore, considerato proveniente da un isolotto sconosciuto che si trovava chissà dove. (infatti per noi l’Inghilterra rappresenta un grande impero, ma per Qianlong poteva essere un qualsiasi paese del sud-est asiatico, venivano entrambi dal mare e quindi non ne ebbe questa grande impressione). Macartney non fu giustiziato ma fu considerato con molta condiscendenza (“come si guarderebbe un bambino un po' sciocco”).

La risposta dell'imperatore

Ricevuto dall’imperatore, il Lord presentò i suoi doni e un documento in cui chiedeva tutta una serie di concessioni da fare agli inglesi. L’imperatore avrebbe dovuto rispondere a questa richiesta ma all’appuntamento per ricevere la risposta dell’imperatore, questi non si preoccupò di presentarsi. Egli lasciò un editto sul trono che fu letto ad alta voce da un araldo (un funzionario dedicato a questa funzione). In quest’editto l’imperatore con grande tranquillità e magnanimità ringrazia per i doni offerti ma si dichiara totalmente disinteressato alle richieste inglesi. Infatti, egli non aveva bisogno delle merci che che gli venivano offerte e quindi non si presentava ai suoi occhi un motivo valido per la quale avrebbe dovuto accordare al governo inglese un trattamento diverso da quello che era già stato stabilito. Quindi queste concessioni non furono ottenute.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale dell'ambasceria di Lord Macartney alla corte dell'imperatore Qianlong?
  2. L'obiettivo principale dell'ambasceria di Lord Macartney era negoziare condizioni più favorevoli per l'Inghilterra in Cina.

  3. Come reagì Lord Macartney al cerimoniale previsto alla corte dell'imperatore Qianlong?
  4. Lord Macartney si rifiutò di seguire il cerimoniale tradizionale, accettando solo di inginocchiarsi su una gamba, rifiutando di compiere il koutou.

  5. Quale fu la reazione dell'imperatore Qianlong al rifiuto di Macartney di seguire il protocollo?
  6. L'imperatore Qianlong non mostrò particolare ira e trattò Macartney con condiscendenza, considerandolo come un ambasciatore proveniente da un paese poco conosciuto.

  7. Quale fu la risposta dell'imperatore Qianlong alle richieste inglesi presentate da Macartney?
  8. L'imperatore Qianlong, tramite un editto letto da un araldo, ringraziò per i doni ma si dichiarò disinteressato alle richieste inglesi, rifiutando di concedere le concessioni richieste.

  9. Perché l'imperatore Qianlong non era interessato alle richieste inglesi?
  10. L'imperatore Qianlong non era interessato perché non aveva bisogno delle merci offerte dagli inglesi e non vedeva un motivo valido per accordare un trattamento diverso da quello già stabilito.

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