valentinademauro
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Concetti Chiave

  • La Conferenza di Casablanca del gennaio 1943 vide Roosevelt, Churchill e De Gaulle pianificare la resa incondizionata dell'Asse e lo sbarco in Italia meridionale.
  • Alla Conferenza di Tehran, Stalin, Roosevelt e Churchill discussero del futuro della Germania e delle acquisizioni sovietiche in Polonia.
  • Nel 1943, il fascismo in Italia perse sostegno, culminando in scioperi e critiche, con pressioni per uscire dalla guerra.
  • Il 10 luglio 1943 gli Alleati sbarcarono in Sicilia, portando alla destituzione di Mussolini e al nuovo governo di Badoglio il 25 luglio.
  • L'armistizio dell'8 settembre 1943 rese pubblica la resa italiana, mentre i leader fuggirono, lasciando il paese senza guida militare o politica.

1943: incontri tra i leader degli Alleati

Indice

  1. Conferenze alleate del 1943
  2. Sbarco in Sicilia e crisi del fascismo
  3. Caduta di Mussolini e nuovo governo
  4. Armistizio e fuga del governo

Conferenze alleate del 1943

Roosevelt e Churchill nella Conferenza di Casablanca (12-24 gennaio 1943), cui partecipò anche De Gaulle, decisero di portare avanti la guerra fino alla resa incondizionata del nemico, stabilendo inoltre, dopo la sconfitta dell’Asse in Africa, lo sbarco nell’Italia meridionale.

Nella Conferenza di Tehran (28 nov-1 dicembre 1943), Stalin Roosevelt e Churchill discussero del futuro assetto della Germania e delle acquisizioni dell’Urss in Polonia.

1943: sbarco in Sicilia

Sbarco in Sicilia e crisi del fascismo

Intanto in Italia il fascismo stava perdendo consensi, divenendo sempre più spesso oggetto di critiche e recriminazioni (alleanza con la Germania, leggi razziali, spese belliche). Esempi di questo malcontento furono nel marzo 1943 gli imponenti scioperi che si tennero al Nord che assunsero un significato politico di lotta al fascismo. Tuttavia il clima di generale disapprovazione del regime andava coinvolgendo anche i vertici dello stesso e gli ambienti monarchici, che premevano per l’uscita dell’Italia dal conflitto.

Nel frattempo il 10 luglio 1943 ci fu lo sbarco degli Alleati in Sicilia, che venne occupata in un mese circa.

Caduta di Mussolini e nuovo governo

Nella notte tra il 23-24 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo approvò l’ordine del giorno di Dino Grandi che invitava il re a riassumere la pienezza delle sue funzioni . così il 25 luglio 1943 il re destituì e fece arrestare Mussolini, affidando a Badoglio l’incarico di formare il nuovo governo.

1943: armistizio dell’8 settembre

Armistizio e fuga del governo

Badoglio nei primi 45 giorni di governo agì in modo ambiguo: sciolse il Partito fascista, ma vietò la ricostruzione degli altri partiti; dichiarava lealtà alla Germania ma nel frattempo intrecciava trattative segrete con gli Alleati.

Il 3 settembre 1943 fu firmato in Sicilia l’armistizio (reso noto solo l’8 settembre 1943 in coincidenza con lo sbarco degli Alleati a Salerno). Il 9 settembre 1943 Badoglio col governo e il re con la corte fuggirono prima a Pescara e poi a Brindisi (dove erano sbarcati da poco gli Alleati), senza lasciare alcuna disposizione ai comandi militari. L’esercito si sfaldò, nel Paese andò a mancare ogni autorità (militare, politica, istituzionale

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le decisioni principali prese durante la Conferenza di Casablanca del 1943?
  2. Durante la Conferenza di Casablanca, Roosevelt e Churchill, con la partecipazione di De Gaulle, decisero di continuare la guerra fino alla resa incondizionata del nemico e pianificarono lo sbarco nell'Italia meridionale dopo la sconfitta dell'Asse in Africa.

  3. Quali furono le conseguenze dello sbarco degli Alleati in Sicilia nel 1943?
  4. Lo sbarco degli Alleati in Sicilia il 10 luglio 1943 portò all'occupazione dell'isola in circa un mese e contribuì alla caduta del regime fascista, culminando con la destituzione e l'arresto di Mussolini il 25 luglio 1943.

  5. Cosa accadde in Italia dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943?
  6. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, il governo di Badoglio e il re fuggirono senza lasciare disposizioni ai comandi militari, portando al collasso dell'esercito e alla mancanza di autorità nel Paese.

Domande e risposte

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