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Concetti Chiave

  • Il Kokutai no Hongi serve come programma politico per una politica estera aggressiva e un cambio autoritario interno.
  • Nel 1937, il Giappone invade la Cina con 350.000 soldati, occupando Shanghai e Nanchino.
  • A Nanchino, l'esercito giapponese commette esecuzioni di massa e violenze, con morti stimati tra 100.000 e 200.000.
  • Tra il 1937 e il 1938, il Giappone ottiene il controllo della Cina nord-orientale, ma la resistenza cinese continua.
  • Nel 1940, il Giappone diventa un regime a partito unico con la formazione della Taisei Yokusan Kai.

Indice

  1. Politica estera aggressiva
  2. Conquista della Cina
  3. Dominio militare in Giappone

Politica estera aggressiva

Il Kokutai no Hongi vale come una sorta di programma politico i cui sviluppi principali sono la pianificazione di una politica estera estremamente aggressiva e l'attuazione di una svolta autoritaria in politica interna. In politica estera il governo di Konoe Fumimaro decide di attaccare a fondo la Cina, con l'intenzione di sottoporla completamente alla dominazione giapponese.

Conquista della Cina

Nell'estate del 1937 un esercito di 350.000 uomini varca i confini del Manciukuo e dà all'aggressione militare alla Cina. Dopo aver conquistato Shanghai, alla fine del 1937 l'esercito giapponese conquista anche Nanchino (all'epoca capitale della Cina). Lì i militari giapponesi si abbandonano a esecuzioni in massa soldati e di civili cinesi, ad aggressioni sessuali alle donne cinesi e a un massacro sistematico della popolazione civile, anche se sia tutt'ora aperta la discussione sul numero delle vittime, c'è un ceto accordo nel collocarlo tra i 100.000 e i 200.000 morti, di cui i soldati cinesi sono solo una minima parte. Li tanto tra il 1937 e il 1938 l'esercito giapponese si assicura il controllo di una gran parte della Cina nord-orientale. Ma la guerra per il dominio della Cina e di tutta l'Asia orientale non è che all'inizio, poiché in Cina ci si sta preparando a resistere con ogni mezzo.

Dominio militare in Giappone

Intanto all'interno del Giappone, il dominio dei militari viene formalmente riconosciuto nel 1940, quando tutti i partiti sono sciolti o sono obbligati a confluire nella Taisei Yokusan Kai (Associazione per l'assistenza al governo imperiale), una svolta che formalizza quanto già in atto ormai da almeno tre anni e che fa anche del Giappone un regime politico a partito unico.

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