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Concetti Chiave

  • La crisi economica del 1929 fu innescata dal crollo della Borsa di New York, con un calo drastico delle quotazioni azionarie.
  • L'aumento patologico delle azioni, disconnesso dalla reale salute delle aziende, portò a un crollo finanziario e alla vendita di massa dei portafogli azionari.
  • Lo squilibrio tra domanda e offerta, con salari inferiori rispetto ai profitti aziendali, contribuì a ridurre i consumi e aumentare la disoccupazione.
  • La crisi si estese globalmente, con gli Stati Uniti che ridussero i crediti internazionali e nazioni che adottarono misure protezionistiche.
  • Secondo Keynes, lo Stato doveva intervenire nell'economia attraverso investimenti pubblici per contrastare la disoccupazione di massa.

Indice

  1. La crisi del 1929
  2. Speculazione e crollo
  3. Squilibrio economico e disoccupazione
  4. Propagazione globale e intervento statale

La crisi del 1929

Tra il 23 e il 24 ottobre 1929 ci fu una rovinosa crisi economica innescata dal crollo della Borsa di New York dove le quotazioni precipitarono improvvisamente. La crisi toccò l’apice nel 1932 (produzione diminuita del 38%). La crisi fu borsistica e finanziaria, il capitalismo fu costretto a modificare i meccanismi di funzionamento.

Speculazione e crollo

Dalla parte borsistica ci fu un vertiginoso aumento delle azioni in meno di due anni, esse smarrirono ogni rapporto con lo stato di salute reale dell’azienda.

Era evidente il carattere patologico della speculazione borsistica. Al primo ribasso tutto l’edificio crollò, i possessori di azioni dovettero vendere i portafogli azionari.

Squilibrio economico e disoccupazione

Sul piano economico la causa principale fu lo squilibrio tra domanda e offerta. La crescita economica aveva allargato la differenza tra i salari e i profitti delle aziende. I redditi delle persone non erano sufficienti ad allargare la sfera dei consumi. Con il crollo di Wall Street le imprese furono costrette a ridurre le spese. Le merci restavano invendute nei magazzini, dipendenti vennero licenziati alimentando la disoccupazione. La crisi investì anche le campagne.

Propagazione globale e intervento statale

La crisi si propagò presto in tutto il resto del mondo. Gli USA dopo la Grande Guerra crebbero di importanza e fino ad allora i prestiti americani furono fondamentali. Ora gli Stati Uniti ridussero drasticamente i crediti agli altri paesi e si aprì una corsa mondiale alle misure protezionistiche come la difesa della moneta (autarchia, bastare a se stessi). Solo l’intervento dello Stato avrebbe risollevato l’economia, era la fine del modello di Stato liberale. La vera emergenza sociale fu la disoccupazione di massa. Secondo l’economista Keynes lo Stato doveva intervenire direttamente nei circuiti economici tenendo alto il volume degli investimenti e utilizzando la spesa pubblica.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della crisi del 1929?
  2. La crisi del 1929 fu innescata dal crollo della Borsa di New York, caratterizzata da una speculazione borsistica patologica e uno squilibrio economico tra domanda e offerta, che portò a una riduzione della produzione e a un aumento della disoccupazione.

  3. Come si propagò la crisi del 1929 a livello globale?
  4. La crisi si diffuse rapidamente in tutto il mondo poiché gli Stati Uniti, riducendo drasticamente i crediti agli altri paesi, innescarono una corsa mondiale alle misure protezionistiche, influenzando negativamente le economie globali.

  5. Quale fu il ruolo dello Stato nella risoluzione della crisi economica del 1929 secondo Keynes?
  6. Secondo l'economista Keynes, lo Stato doveva intervenire direttamente nei circuiti economici, mantenendo alto il volume degli investimenti e utilizzando la spesa pubblica per risollevare l'economia e affrontare la disoccupazione di massa.

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