Concetti Chiave
- La Costituzione dell’anno VIII centralizza il potere nell'esecutivo, limitando il ruolo legislativo delle Assemblee a semplici approvazioni delle leggi proposte dal governo.
- Nonostante il suffragio universale maschile, le decisioni principali e le nomine consolari sono controllate dal Consolato, riducendo la democrazia effettiva.
- La Costituzione mantiene l'uguaglianza politica e lo Stato laico, garantendo diritti indipendenti dal credo religioso e possibilità di crescita sociale basata sul merito.
- Napoleone reintroduce la nobiltà come ceto dirigente, ma aperta a nuovi membri distinti per meriti militari o imprenditoriali, e concede amnistia ai nobili esiliati.
- Il regime napoleonico assicura ai nuovi proprietari la legittima appartenenza dei beni confiscati alla Chiesa, stabilizzando così i cambiamenti rivoluzionari.
Indice
Caratteristiche della Costituzione dell'anno VIII
La Costituzione dell’anno VIII, sebbene rassomigli in parte alle altre, ha dei caratteri facenti sì che il governo che ne esce non ha tratti realmente democratici. Pur essendoci il suffragio universale, le Assemblee (elette da tutti i maschi adulti del popolo francese) approvano solo le leggi proposte dal governo, non hanno il potere di iniziativa legislativa e quindi, sostanzialmente, non possono avvallare le decisioni dell’esecutivo (del Consolato). Le nomine di tutti i consolari di rilievo vengono tutte dall’alto: sono fatte dal Consolato. Di fatto, questa Costituzione accentra i poteri nell’esecutivo e chiude la parabola rivoluzionaria.
Principi rivoluzionari e Stato laico
Dei principi rivoluzionari, si salva l’eguaglianza politica dei cittadini, che godono degli stessi diritti e degli stessi doveri; si salva anche l’idea di uno Stato laico: Napoleone tenterà a ricostruire i rapporti con la Chiesa di Roma, ma lo Stato francese sarà laico, dentro cui i cittadini godranno degli stessi diritti indipendentemente dal credo religioso.
Meritocrazia e nobiltà sotto Napoleone
L’altro principio che permane nel periodo napoleonico e che dà sostanza a tutti i provvedimenti di questa epoca è la sopravvivenza della crescita sociale in base al merito: che sia per la capacità militare o per il servizio allo Stato,c’è l’idea che nella gerarchia si possano compiere dei passi in avanti in base al proprio talento. Inoltre, si può diventare nobili: Napoleone ricostruisce la nobiltà. Tutti i nobili che avevano fatto guerra alla Francia rivoluzionaria erano dei traditori, perché erano francesi e avevano combattuto contro la Francia.
Amnistia e nobiltà aperta
Di fronte a queste situazioni, per pacificare il Paese e per risolvere la situazione, Napoleone sceglie la strada dell’amnistia: concede loro il diritto di rientrare in Francia, riprendere possesso dei propri beni e il proprio ruolo nella società. Tuttavia, rispetto all’ancien régime, un grado ufficiale o un imprenditore di successo possono essere nominati marchesi dall’imperatore: pur essendo la nobiltà il ceto dirigente della Francia, c’è la possibilità di accedervi, è un ceto aperto in cui entrano nuove leve, gli esponenti della vita politica e militare del periodo rivoluzionario. L’altra cosa che garantisce Napoleone e il suo regime autoritario è l’appartenenza dei beni confiscati alla Chiesa a coloro che li avevano acquistati.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della Costituzione dell'anno VIII?
- Come viene trattata la nobiltà sotto il regime di Napoleone?
- Quali principi rivoluzionari vengono mantenuti durante il periodo napoleonico?
La Costituzione dell'anno VIII accentra i poteri nell'esecutivo, mantenendo il suffragio universale ma limitando il potere legislativo delle Assemblee, che possono solo approvare le leggi proposte dal governo.
Napoleone ricostruisce la nobiltà, permettendo l'accesso a nuovi membri basato sul merito, e concede amnistia ai nobili che avevano combattuto contro la Francia rivoluzionaria, permettendo loro di rientrare e riprendere i propri beni.
Vengono mantenuti l'eguaglianza politica dei cittadini, l'idea di uno Stato laico, e la possibilità di avanzamento sociale basato sul merito, sia per capacità militari che per servizio allo Stato.