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Concetti Chiave

  • Bernardo Strozzi, influenzato da diverse correnti artistiche, combinò naturalismo caravaggesco, colore di Rubens e precisione fiamminga.
  • Dopo opere religiose iniziali, si concentrò su un realismo quotidiano, trasferendo il suo stile a Venezia negli anni '30.
  • "La Cuoca" (1620) è un esempio del suo stile, unendo temi domestici con influenze fiamminghe e caravaggesche.
  • La scena include una fonte di luce riconoscibile e dettagli analitici, come volatili e oggetti di natura morta.
  • Dettagli preziosi, come una brocca cesellata e una collana, arricchiscono l'intensa espressività del volto della cuoca.
Bernardo Strozzi-La cuoca

Il genovese Bernardo Strozzi fu profondamente influenzato dalle espressioni delle diverse correnti artistiche che fecero scalo nella sua città natale nel primo decennio del Seicento. La pittura di Strozzi risente infatti del naturalismo caravaggesco, dell’uso squillante del colore tipico di Rubens e della precisione analitica dei fiamminghi. Dopo una prima produzione di carattere essenzialmente religioso, Strozzi si dedicò a una pittura contrassegnata da un realismo quotidiano,basata su una tenue tavolozza e su una sapiente composizione delle immagini che dall’inizio degli anni trenta esportò a Venezia,dove si trasferì.

La Cuoca (1620), una sena di genere ambientata in un interno di cucina, mostra efficacemente le diverse componenti dello stile del pittore. La scelta del tema domestico e quotidiano avvicina l’artista sia alla pittura fiamminga sia ad alcune tematiche di Caravaggio. Di matrice nordica sono l’inserimento di una fonte di luce riconoscibile (il fuoco sulla sinistra) e l’analitica raffigurazione del brano di natura morta in cui sono messi in mostra diversi volatili. Di grande preziosità sono anche la presenza in primo piano della brocca di peltro cesellato e il dettaglio della collana portata con disinvoltura dalla cuoca, il cui volto richiama l’attenzione dell’osservatore attraverso un’intensa espressività.

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