Concetti Chiave
- La zattera della Medusa di Théodore Géricault rappresenta una delle più gravi tragedie del mare, dove solo 15 dei 150 uomini a bordo furono salvati dopo giorni di sofferenza su una zattera improvvisata.
- Géricault ha scelto di immortalare il momento simbolico dell'avvistamento della nave di salvataggio, enfatizzando il tema universale della lotta disperata dell'umanità per la salvezza.
- Francisco Goya, nel suo dipinto del 3 maggio 1808, esprime il sentimento romantico attraverso la rappresentazione della brutalità della guerra e la resistenza contro l'ingiustizia, opponendosi all'idea di eroismo in battaglia.
- La libertà guida il popolo di Eugène Delacroix è un manifesto politico che celebra l'insurrezione parigina del 1830, rappresentando una folla rivoluzionaria guidata dalla personificazione della libertà.
- Delacroix si ispira a modelli classici come la Nike di Samotracia per rappresentare la libertà, adattandoli ai temi contemporanei della rivoluzione e della lotta per la libertà.
Indice
La zattera della Medusa
Un gruppo di uomini stremati dopo un naufragio giace riverso tra le travi squassate di una zattera. Alcuni di loro, visti di spalle, agitano un brandello di stoffa verso l’orizzonte, come a richiamare l’attenzione di qualcuno. Attorno alla zattera vi è solo un vento furioso che agita le possenti onde dell’oceano. Il soggetto appena descritto è noto come La zattera della Medusa ,famosissimo quadro del Romanticismo storico francese. Venne dipinto dal pittore Théodore Géricault (1791-1824) per ricordare una delle più gravi tragedie del mare: nel 1816, infatti, la nave francese Medusa si arenò al largo delle coste africane. Fu abbandonata dall’equipaggio e venne costruita una zattera di fortuna, per cercare di portare in salvo passeggeri e marinai. L’improvvisata imbarcazione rimase in balìa dell’oceano per giorni. Gran parte dei 150 uomini a bordo morirono tra indicibili sofferenze: solo un drappello di 15 persone venne tratto in salvo da un’altra nave giunta in soccorso.
Il simbolismo di Géricault
Géricault scelse con cura il soggetto: non rappresentò la scena del naufragio né il momento della salvezza, ma l’attimo in cui fu avvistata all’orizzonte la nave che portò in salvo i pochi superstiti, resa nella tela come un puntino all’orizzonte. Inizialmente, il pittore cercò di realizzare un capolavoro realistico. Studiò accuratamente ogni dettaglio raccontato dai superstiti (addirittura il colore dei cadaveri in decomposizione), ma poi abbandonò questa scelta iniziale. Egli comprese che La zattera della Medusa doveva esprimere un valore simbolico più universale, capace di andare oltre un doloroso fatto di cronaca. La lotta disperata dell’umanità per raggiungere la salvezza, nonostante le avversità del destino, divenne il vero messaggio del dipinto. Molti i riferimenti di Géricault ad altri artisti: a Michelangelo per le vigorose pose scultoree degli uomini; a Caravaggio per la luce drammatica che mette in rilievo i particolari dei corpi umani
Goya e la fucilazione
Durante il Romanticismo gli artisti si interessarono ai temi storici e alla lotta per la libertà e l’indipendenza dei popoli. Per questi diritti gli uomini hanno dovuto spesso ribellarsi alle ingiustizie dei governi attraverso sanguinose rivoluzioni. Nel dipinto 3 maggio 1808: fucilazione alla montagna del Principe Pio l’artista spagnolo Francisco Goya (1746-1828) raffigura la fucilazione di alcuni patrioti di Madrid colpevoli di essersi ribellati all’esercito d’occupazione napoleonico. Goya, con grande maestria, riproduce l’orrore di quell’evento: nel buio della notte i rivoltosi vengono giustiziati a piccoli gruppi alla luce di una grande lanterna. La scena è divisa in due parti: a destra i soldati francesi, di cui non scorgiamo il volto, simili ad automi senza identità; a sinistra la disperazione dei condannati che supplicano pietà. Tra poco anche loro cadranno uccisi, come il gruppo che giace ai loro piedi, e altri prenderanno il loro posto. La brutalità della scena sta proprio nella sua ripetitività. La guerra e la morte, sembra dirci Goya, non sono mai belle e non c’è eroismo che le giustifichi: il suo messaggio è opposto a quello de Il giuramento degli Orazi di David .
Delacroix e la libertà
La libertà guida il popolo, opera del francese Eugène Delacroix (1798-1863), è l’esempio di come un artista possa impegnarsi negli ideali politici del proprio tempo. Delacroix dipinse il quadro ispirandosi ai fatti dell’insurrezione parigina del 1830, che mise fine alla monarchia reazionaria di Carlo X. L’opera tuttavia non riproduce un fatto effettivamente accaduto, essa è piuttosto un manifesto politico delle idee e delle classi sociali che diedero vita a quell’avvenimento. Vediamo avanzare, verso lo spettatore, la forza travolgente della folla composta da popolani e borghesi, le due anime di quella rivoluzione. Su tutti, al vertice compositivo di un immaginario triangolo, s’impone la figura della libertà che, agitando il tricolore, guida i rivoluzionari alla vittoria. Per questa figura Delacroix si ispirò a un modello classico, come la Nike di Samotracia , adattato a un tema contemporaneo.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico del dipinto "La zattera della Medusa" di Théodore Géricault?
- Come Géricault ha scelto di rappresentare la scena nel suo dipinto?
- Qual è il messaggio trasmesso da Francisco Goya nel dipinto "3 maggio 1808: fucilazione alla montagna del Principe Pio"?
- In che modo Eugène Delacroix ha rappresentato gli ideali politici del suo tempo nel dipinto "La libertà guida il popolo"?
- Quali influenze artistiche si possono notare nel lavoro di Géricault?
Il dipinto rappresenta la lotta disperata dell'umanità per raggiungere la salvezza, nonostante le avversità del destino, andando oltre un semplice fatto di cronaca.
Géricault ha scelto di rappresentare il momento in cui la nave di salvataggio è avvistata all'orizzonte, piuttosto che il naufragio o la salvezza, per esprimere un valore simbolico universale.
Goya trasmette l'orrore e la brutalità della guerra e della morte, sottolineando che non c'è eroismo che possa giustificarle, in contrasto con il messaggio eroico de "Il giuramento degli Orazi" di David.
Delacroix ha rappresentato la forza travolgente della folla rivoluzionaria, composta da popolani e borghesi, guidata dalla figura allegorica della libertà, ispirandosi a un modello classico adattato a un tema contemporaneo.
Géricault ha fatto riferimento a Michelangelo per le pose scultoree degli uomini e a Caravaggio per la luce drammatica che mette in rilievo i particolari dei corpi umani.