Concetti Chiave
- "La ronda di notte" fu commissionata a Rembrandt nel 1640 dalla Compagnia degli Archibugieri per la loro sede ed è la più grande tela realizzata dall'artista.
- Nonostante il titolo, la scena è ambientata in pieno giorno e rappresenta i preparativi per una parata lungo le vie di Amsterdam.
- La composizione presenta un'organizzazione gerarchica degli archibugieri su tre piani di profondità, utilizzando un espediente scenografico.
- Elementi allegorici, come la bambina in abito giallo, simboleggiano la vittoria e la fortuna per la Compagnia degli Archibugieri.
- Rembrandt introduce ironia rappresentando i membri della Compagnia con poca marzialità e inserisce un autoritratto nel dipinto.
Indice
La commissione e il trasferimento
La tela fu commissionata all’artista nel 1640 dalla Compagnia degli Archibugieri per essere appesa nella sede. Essa è di dimensioni notevoli (359 x 438 cm) ed è la più grande realizzata da Rembrandt che vi ha lavorato nel 1642. Nel 1715, l’opera fu trasferita nel Palazzo Reale di Amsterdam che, successivamente, è diventato museo.
La scena e i protagonisti
Lo spettatore non si deve far depistare dal titolo perché la scena è ambientata in pieno giorno ed illustra i preparativi della Compagnia che si sta mettendo in ordine per una parata, lungo le vie di Amsterdam.
La scena prende il via dal capitano Cocq che ordina alla compagnia di avanzare e dal luogotenente van Ruytenburch. Sulla giacca di quest’ultimo vediamo profilarsi l’ombra della mano del capitano Cocq e questo conferma che la scena si svolge in pieno giorno anche se l’atmosfera è offuscata dalle tinte scure.
Intorno a loro vediamo gli archibugieri inseriti rispetto al loro ordine d'importanza gerarchica, distribuiti però in modo abbastanza libero davanti ai graditi del palazzo e questo espediente ci permette di orientarci su tre piani di profondità: primo piano, secondo ed ultimo.
Elementi allegorici e simbolici
Tra i componenti emerge anche un uomo sullo sfondo, in cui si è voluto vedere un autoritratto di Rembrandt, e una bambina in abito giallo, collocata in primo piano. In essa, i critici sono concordi unanime nell'individuarne un messaggio allegorico: essa sarebbe la porta fortuna degli archibugieri. Tale interpretazione è confermata da alcuni dettagli. Sia gli artigli del pollo morto attaccati alla sua cintola sia gli archibugi alludono alla sconfitta del nemico; analogamente la bambina regge il calice della milizia, lasciando emergere l'elsa di un pugnale dietro al pollo. Ulteriori elementi allegorici dell'impresa del capitano Cocq sono la luminosità dell'abito della fanciulla, dal momento che al giallo veniva di solito assegnato il valore figurativo della vittoria, e la corona di foglie di quercia portata dall'uomo alla sua destra.
Attività e dinamismo dei personaggi
Ogni personaggio è impegnato in un'attività diversa. La maggior parte di essi sta brandendo un’arma: picche, moschetti, o spade a doppio taglio, o comunque sta caricando l'archibugio; sono raffigurati anche due bambini che corrono in direzioni opposte, un grazioso cagnolino che trotta, un portabandiera colto nell'atto di agitare il vessillo e un soldato mentre sta suonando il tamburo. La compagnia degli archibugieri - non ordinatamente allineata, così come richiedeva la tradizione, ma fluida e dinamica - è inondata di luce, che ne mette in risalto i volti e i diversi stati d'animo: allegria, sorpresa, fatica, sussiego, meraviglia, concentrazione, curiosità.
Ironia e rappresentazione dell'autore
Con un pizzico di ironia, Rembrandt rappresenta i componenti della Compagnia con poca marzialità, anzi con un certo impaccio nel maneggiare le armi. L’autore pur non avendone mai fatto parte si è voluto rappresentare nella Compagnia: infatti, il suo sguardo è visibile tra il portabandiera e l’uomo con l’elmo alla sua destra, nell’intento di sporgersi al di sopra dei personaggi che gi stanno davanti.
Da sottolineare, infine, è la mano di Banning Cocq che, protendendosi in avanti, crea uno spazio virtuale che sembra quasi uscire dal quadro.
La firma del pittore è apposta sul gradino ai piedi della bambina: «Rembrandt f. 1642».
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e artistico della creazione de "La ronda di notte"?
- Perché il titolo "La ronda di notte" può essere fuorviante?
- Quali elementi allegorici sono presenti nel dipinto?
- Come sono rappresentati i membri della Compagnia degli Archibugieri?
- Dove si trova la firma di Rembrandt nel dipinto?
"La ronda di notte" fu commissionata a Rembrandt nel 1640 dalla Compagnia degli Archibugieri e completata nel 1642. Originariamente destinata alla sede della Compagnia, l'opera fu successivamente trasferita al Palazzo Reale di Amsterdam, ora museo.
Il titolo è fuorviante perché la scena si svolge in pieno giorno, nonostante l'atmosfera sia offuscata da tinte scure. La scena rappresenta i preparativi della Compagnia per una parata ad Amsterdam.
La bambina in abito giallo rappresenta un messaggio allegorico di fortuna per gli archibugieri. Gli artigli del pollo morto e gli archibugi simboleggiano la sconfitta del nemico, mentre la luminosità del suo abito e la corona di foglie di quercia alludono alla vittoria.
I membri sono raffigurati in modo dinamico e non allineato, impegnati in varie attività. La luce mette in risalto i loro volti e stati d'animo, e Rembrandt li rappresenta con un certo impaccio nel maneggiare le armi, aggiungendo un tocco di ironia.
La firma di Rembrandt è apposta sul gradino ai piedi della bambina, con l'iscrizione «Rembrandt f. 1642».