Concetti Chiave
- La Stanza dell'incendio di Borgo prende il nome dall'evento drammatico raffigurato, con un forte coinvolgimento emotivo dei personaggi.
- L'opera mostra squilibri stilistici e compositivi non tipici di Raffaello, indicando lo sviluppo di un nuovo linguaggio artistico.
- Raffaello intendeva creare un parallelismo tra papa Leone X e papa Leone IV, rappresentando un miracolo durante un incendio a Roma.
- La scena include riferimenti storici e mitologici, come le colonne del tempio dei Dioscuri e la fuga di Enea da Troia.
- Nonostante l'opera sia stata principalmente eseguita dai collaboratori, il progetto e la scelta cromatica furono decisi da Raffaello.
Descrizione della stanza
La stanza prende il nome dell'evento raffigurato: vi è un incendio che deve essere domato. I personaggi sono in allarme, prevale quindi un coinvolgimento emotivo su quello filosofico. Si può parlare di parossismo: per esempio vi è una donna che alza le braccia al cielo, un personaggio estremamente sproporzionato che si sta arrampicando sul muro. È possibile individuare squilibri compositivi e stilistici, che non erano propri di Raffaello.
Nuovo stile di Raffaello
Ciò significa che stava sviluppando un nuovo linguaggio, un nuovo stile; ma purtroppo a breve morì.
Papa Giulio II era già morto, fu infatti papa Leone X a portare avanti le ultime due stanze, infatti Raffaello decise di rappresentare un evento risalente all'età alto-medievale in cui l'omonimo papa Leone VII fece un miracolo durante un incendio a Roma dalla loggia delle benedizioni: con una preghiera era riuscito a spegnere l'incendio. L'intenzione di Raffaello è quindi quella di creare un parallelismo fra i due papi.
Citazioni e riferimenti storici
Vi è una citazione delle 3 colonne del tempio dei dioscuri del foro romano, ma viene a mancare l'equilibrio architettonico. Vi è anche una citazione della fuga di Enea, che porta a spalle il padre Anchise e che è affiancato dal figlio Ascanio e la moglie Creusa. I personaggi stanno scappando da Troia bruciata. Quest'opera è stata realizzata per la maggior parte dai collaboratori, ma il progetto e l'aspetto cromatico furono scelti da Raffaello.