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Concetti Chiave

  • Il Quattrocento segna lo sviluppo del Rinascimento, con un rinnovato interesse per gli studi classici greci e romani.
  • La vita umana viene apprezzata per il suo valore terreno, portando l'uomo a sentirsi padrone del proprio destino.
  • Il mecenatismo dei signori favorisce una rinascita artistica e culturale, con un aumento della committenza privata.
  • Gli artisti godono di maggiore libertà creativa, con opere sempre più ispirate a temi terreni piuttosto che religiosi.
  • Questo periodo vede un distacco dalla Chiesa come committente principale, ampliando il repertorio tematico delle opere d'arte.

Il Quattrocento: contesto culturale-storico-artistico

Il quindicesimo secolo (il Quattrocento) è contraddistinto dallo sviluppo del Rinascimento, che è caratterizzato da una “rinascita” dell’interesse per gli studi classici (ovvero della letteratura greca e romana), che erano stati tralasciati in precedenza.
Durante questo periodo si afferma la concezione secondo la quale la vita umana è importante dal punto di vista terreno, e non soltanto in funzione della vita ultraterrena.
Grazie a questa nuova concezione, che valorizza la vita terrena, l’uomo si sente artefice del proprio destino e inizia a viaggiare, ricercare, inventare.
Il Rinascimento è una vera e propria rinascita artistica e culturale: ciò è stato favorito anche dai signori che promuovono lo sviluppo dell'arte e della cultura: si afferma il mecenatismo.

Mentre in passato il maggiore committente di opere d’arte era la Chiesa, nel Rinascimento si sviluppa la committenza privata dei signori.
Questo distacco dalla Chiesa fa sì che gli artisti possano avere una maggiore libertà artistica e che molte opere d’arte perdano il significato simbolico religioso e iniziano ad essere ispirate alle cose terrene (in accordo con la nuova concezione culturale che valorizza la vita terrena).

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