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Pre-Romanticismo
In tutti questi artisti si vede un elemento di crisi, di passaggio che ci introduce al romanticismo.
Gian Battista Piranesi
-Artista e architetto italiano
-viene dalla scuola di Canaletto ma usa la tecnica dell’acquaforte (si incide su una lastra di rame corrosa o meno, effetti chiaro-scuro)
Inizia a realizzare le vedute della città. Tenta in certi casi una specie di ricostruzione (da una parte filologica, rigorosissima; dall’altra una ricostruzione immaginata→ importanza dell’immaginazione=esperienza diretta+conoscenza storica).
Panteon
In primis si può notare la grande differenza tra le dimensioni del panteon e quelle degli uomini sotto. Inoltre viene esaltata l’idea della rovina→ nostalgia. Ci sono segni di piante e cespugli sulle architetture che indicano il decadimento del sistema neoclassico (non più architetture perfette e pure, ma usurate)
Un altro esempio è l’arco di Costantino che è ricreato da Piranesi:
Si possono notare immediatamente le erbacce sull’arco che rappresentano la rovina e il decadimento del sistema neoclassico e danno un senso di nostalgia. Si vede l’usura del tempo e la natura che si appropria pian piano di ciò che le apparteneva una volta.
-Piranesi crea una serie di incisioni chiamata “Carceri d'invenzione”
Sono da una parte il ricordo dell’Arsenale di Venezia in cui lui era stato, dall’altra lo studio di quello che poteva essere il carcere Maomertino a Roma; terzo è anche l’immaginazione (dato che lui non era mai stato in carcere).
Qui si può vedere desolazione e instabilità. Non c’è un centro prospettico preciso e non ci sono soggetti. punto di vista impossibile da ricreare nella vita reale→ ciò porta a un disorientamento
Lo spazio che vediamo sembra infinito → dimensioni non capibili (stanze che si aprono una dopo l’altra). Spazio labirintico che si contrappone allo spazio neoclassico (che è a sua volta ordinato, lineare).
Tutto questo suscita confusione e sgomento → insieme di sensazioni non positive fino a portare alla disperazione. (cit. Ecsher → figure impossibili).
Lascia zone d’immagine volutamente indefinito: dà un effetto di mistero, ignoto; intuire ma non vedere → paradossalmente rende più angosciante.
Quando i contorni sono meno nitidi e ho lo spazio di far lavorare l’immaginazione creo qualcosa che è inquietante (molto di più se lo vedessi veramente). Dunque la mente è inquietata; dentro di se ha zone oscure, non è tutto ragione (cit. Goya\Fussli)
Goya
Pittore che lavora a Madrid, ha una preparazione accademica che con i suoi apici arriva a lavorare alla corte di Carlo V re di Spagna.
-Raccolta di incisioni a stampa chiamate “I Capricci”: rappresentano in maniera ironica e satirica uno spaccato di società.
-Rappresentazione dell’asino in diverse opere (es L’asino medico)- indica la perdita della ragione che rende simili agli animali (imbestialimento)
‘El sueno de la razon produce monstruos’.
-Dietro emergono una serie di animali notturni che sono prodotti dall’immaginazione.
-Sonno della ragione (che lui condanna)= non usare la ragione
-Sogno della ragione (doppio significato di sueno)= usare la ragione immaginando→ produce mostri.
-Luce= uso corretto della ragione (contrapposizione tra luce e tenebre→chiaroscuro)
3 maggio 1808 (1814)
-Rappresenta una fucilazione che avviene sulla montagna del Principe Pio
-Quadro notturno, tinte terrose
-Centro della scena è l’uomo colpito dalla luce e vestito in bianco (si distingue ancora di più)- è colui che viene ucciso, mentre quelli che assistono si coprono il volto
-Di lato vediamo una massa di cadaveri ammassati- accentua la crudeltà della rappresentazione
-Gli esecutori sono disposti in linea e di spalle→ non vediamo il loro volto, è come se non avessero emozione. In questo modo Goya sta dando un giudizio negativo sulla guerra come perdita della ragione, imbestialimento.
-Differenza con David→ personaggi rappresentati più sereni nelle scene più tranquille possibili, per idealizzare l’uomo, non rappresenta la tragicità e la crudeltà della morte.
I disastri della guerra
Goya diventa sordo e passa un periodo doloroso anche dal punto di vista familiare→ inizia a realizzare opere molto inquietanti e ancora più cupe come Sabba o Il volo delle streghe.
Fussli (svizzero)
L’artista sgomento di fronte alla grandezza della rovine
Persona con mano sulla testa: atteggiamento pensieroso, non mostra sgomento, ma nostalgia. Mano da cui spunta un ciuffetto di erba che in questo caso non è un’adulazione del passato, ma rappresenta l’io dell’artista (tempo che passa). Mano e piede della statua di Costantino, enormi (grandezza delle rovine antiche)
Rapporto tra artista e rovine → genera sgomento, inquietudine perché sa che non si può ricreare tale bellezza e grandezza
Incubo (1781) (The nightmare, mare=cavalla)
-Rappresenta una donna dormiente ma di un sonno irrequieto, lo capiamo dal volto e dalla posizione scomoda
-Da dietro spunta un mostro che rappresenta l’incubo che la opprime e le impedisce di respirare. Emerge anche una cavalla. Figure non reali, prodotto della mente.
PRE- ROMANTICISMO
In tutti questi artisti si vede un elemento di crisi, di
passaggio che ci introduce al romanticismo.
GIAN BATTISTA PIRANESI
-Artista e architetto italiano
-viene dalla scuola di Canaletto ma usa la tecnica
dell’acquaforte (si incide su una lastra di rame corrosa o
meno, effetti chiaro-scuro)
Inizia a realizzare le vedute della città. Tenta in certi casi
una specie di ricostruzione (da una parte filologica,
rigorosissima; dall’altra una ricostruzione immaginata
importanza dell’immaginazione=esperienza
diretta+conoscenza storica).
Panteon
In primis si può notare la grande differenza tra le
dimensioni del panteon e quelle degli uomini sotto. Inoltre
viene esaltata l’idea della rovina nostalgia. Ci sono segni
di piante e cespugli sulle architetture che indicano il
decadimento del sistema neoclassico (non più architetture
perfette e pure, ma usurate)
l’arco di Costantino
Un altro esempio è che è ricreato da
Piranesi:
Si possono notare immediatamente le erbacce sull’arco
che rappresentano la rovina e il decadimento del sistema
neoclassico e danno un senso di nostalgia. Si vede l’usura
del tempo e la natura che si appropria pian piano di ciò
che le apparteneva una volta.
-Piranesi crea una serie di incisioni chiamata “CARCERI
D’INVENZIONE”
Sono da una parte il ricordo dell’Arsenale di Venezia in cui
lui era stato, dall’altra lo studio di quello che poteva
essere il carcere Maomertino a Roma; terzo è anche
l’immaginazione (dato che lui non era mai stato in
carcere).
Qui si può vedere desolazione e instabilità. Non c’è un
centro prospettico preciso e non ci sono soggetti. punto di
vista impossibile da ricreare nella vita reale ciò porta a
un disorientamento
Lo spazio che vediamo sembra infinito dimensioni non
capibili (stanze che si aprono una dopo l’altra). Spazio
labirintico che si contrappone allo spazio neoclassico (che
è a sua volta ordinato, lineare).
Tutto questo suscita confusione e sgomento insieme di
sensazioni non positive fino a portare alla disperazione.
(cit. Ecsher figure impossibili).
Lascia zone d’immagine volutamente indefinito: dà un
effetto di mistero, ignoto; intuire ma non vedere
paradossalmente rende più angosciante.
Quando i contorni sono meno nitidi e ho lo spazio di far
lavorare l’immaginazione creo qualcosa che è inquietante
(molto di più se lo vedessi veramente). Dunque la mente è
inquietata; dentro di se ha zone oscure, non è tutto
ragione (cit. Goya\Fussli)
GOYA
Pittore che lavora a Madrid, ha una preparazione
accademica che con i suoi apici arriva a lavorare alla corte
di Carlo V re di Spagna.
-Raccolta di incisioni a stampa chiamate “I CAPRICCI”:
rappresentano in maniera ironica e satirica uno spaccato
di società.
-Rappresentazione dell’asino in diverse opere (es L’asino
medico)- indica la perdita della ragione che rende simili
agli animali (imbestialimento)
‘El sueno de la razon produce monstruos’.
Dietro emergono una serie di animali notturni che
sono prodotti dall’immaginazione.
Sonno della ragione (che lui condanna)= non usare la
ragione
Sogno della ragione (doppio significato di sueno)=
usare la ragione immaginando produce mostri.
Luce= uso corretto della ragione (contrapposizione
tra luce e tenebrechiaroscuro)
3 maggio 1808 (1814)
Rappresenta una fucilazione che avviene sulla
montagna del Principe Pio
Quadro notturno, tinte terrose
Centro della scena è l’uomo colpito dalla luce e vestito
in bianco (si distingue ancora di più)- è colui che viene
ucciso, mentre quelli che assistono si coprono il volto
Di lato vediamo una massa di cadaveri ammassati-
accentua la crudeltà della rappresentazione
Gli esecutori sono disposti in linea e di spalle non
vediamo il loro volto, è come se non avessero
emozione. In questo modo Goya sta dando un giudizio
negativo sulla guerra come perdita della ragione,
imbestialimento.
Differenza con David personaggi rappresentati più
sereni nelle scene più tranquille possibili, per
idealizzare l’uomo, non rappresenta la tragicità e la
crudeltà della morte.
I disastri della guerra