Concetti Chiave
- I pittori fiamminghi del XV secolo perfezionarono la tecnica della pittura ad olio, superando i limiti delle vernici tradizionali e ottenendo colori più brillanti e dettagliati.
- La tecnica del legante oleoso permise di realizzare sfumature e velature più facilmente, rendendo i dipinti lucidi e permettendo una maggiore definizione delle superfici.
- L'arte fiamminga si distingue per l'assenza di affreschi, preferendo arazzi e opere ad olio che meglio esprimono le caratteristiche distintive della pittura fiamminga.
- Gli artisti fiamminghi come Van Eyck raggiunsero una perfetta integrazione tra figure e paesaggio, utilizzando la luce per unificare e definire dettagliatamente la scena.
- I fiamminghi crearono uno spazio pittorico "avvolgente" con più punti di fuga, coinvolgendo lo spettatore e spesso includendo elementi come specchi per ampliare la percezione dell'ambiente.
tecnica:
Evoluzione della pittura ad olio
I colori ad olio , già conosciuti dall'antichità e utilizzati sicuramente nel Basso Medioevo, avevano alcuni difetti poiché asciugavano male rimanendo a lungo appiccicosi; inoltre le vernici utilizzate alteravano la cromia desiderata scurendo.
I fiamminghi nel XV secolo perfezionarono e svilupparono la tecnica della pittura ad olio ponendo rimedio a questi e ad altri inconvenienti.
L'uso del legante oleoso non può però spiegare da solo la rinascita artistica fiamminga legata alla resa della luce ed al suo manifestarsi sulle più diverse superfici, certi esiti si riscontrano infatti anche in opere prodotte con tecniche diverse, come ad esempio le miniature .
Da registrare la sostanziale assenza nella pittura fiamminga di affreschi, tecnica che pure tanta parte ha avuto nella storia della pittura europea. Questo fatto è spiegato in primo luogo con la circostanza che molti dei caratteri costitutivi della pittura fiamminga sono intrinsecamente connessi alla pittura ad olio e sono difficilmente riproducibili nella pittura ad affresco. Altra causa di questo fenomeno sta probabilmente nella consuetudine di affidare, in quell'aera, la decorazione parietale agli arazzi piuttosto che a pitture ed infatti nelle Fiandre si eccelse in questa pratica, non solo per la parte strettamente tessile ma anche nella stesura dei cartoni preparatori.
spazialità e luce :
Luce e spazialità nella pittura fiamminga
Come per gli artisti rinascimentali , i fiamminghi si dedicarono allo studio per ottenere una rappresentazione oggettiva , realistica e naturalistica. Ben presto i fiamminghi, in particolare Van Eyck, seppero arrivare a una completa integrazione tra figure e paesaggio, dove la luce è l'elemento che unifica tutta la scena, delineando con incisività scrupolosa tanto le figure principali quanto i singoli oggetti di corredo. Andava così perdendo di interesse la spazialità sospesa e astratta delle raffigurazioni tardogotiche, dove tutto concorreva a dare un'apparenza da favola o da balletto ben architettato.Lo spazio dei fiamminghi è molto diverso anche dallo spazio degli italiani, improntato allaprospettiva lineare centrica. Gli italiani usavano infatti un UNICO punto di fuga posto al centro dell'orizzonte, dove tutto è perfettamente strutturato ordinatamente, con rapporti precisi tra le figure e un'unica fonte di luce che definisce le ombre. Secondo questa impostazione lo spettatore resta tagliato fuori dalla scena e ne ha una visione completa ,chiara e oggettiva .Per i fiamminghi invece lo spettatore è incluso illusoriamente nello spazio della rappresentazione, tramite alcuni accorgimenti quali l'uso di più punti di fuga (tre, quattro) o di una linea dell'orizzonte alta, che fa sembrare l'ambiente "avvolgente" o in procinto di rovesciarsi su chi guarda. Lo spazio è quindi tutt'altro che chiuso e finito, anzi spesso si aprono finestre che fanno intravedere un paesaggio lontano, o, come nel celebre Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck, possono essere addirittura presenti specchi che raddoppiano l'ambiente, mostrando le spalle dei protagonisti.
Domande da interrogazione
- Quali erano i difetti dei colori ad olio prima del perfezionamento fiammingo?
- Come i fiamminghi hanno migliorato la tecnica della pittura ad olio?
- Perché la pittura fiamminga non includeva affreschi?
- In che modo la rappresentazione spaziale dei fiamminghi differiva da quella italiana?
- Qual è il ruolo della luce nella pittura fiamminga?
I colori ad olio asciugavano male, rimanendo appiccicosi, e le vernici alteravano la cromia desiderata scurendo.
Hanno sviluppato un legante oleoso che permetteva di sfumare i colori più facilmente e di procedere per velature, rendendo i dipinti brillanti e lucidi.
La pittura ad olio era intrinsecamente connessa alla pittura fiamminga e difficilmente riproducibile negli affreschi; inoltre, la decorazione parietale era spesso affidata agli arazzi.
I fiamminghi usavano più punti di fuga e una linea dell'orizzonte alta, creando uno spazio avvolgente e inclusivo per lo spettatore, a differenza della prospettiva lineare centrica italiana.
La luce unifica la scena, delineando con precisione figure e oggetti, integrando completamente figure e paesaggio.