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Concetti Chiave

  • Nel 1763, Piranesi fu incaricato da Papa Clemente XIII di modificare la zona absidale di San Giovanni in Laterano, ma il progetto fu abbandonato nel 1767.
  • Piranesi propose un'esedra con doppio colonnato e un ambulacro, che avrebbe dato un effetto scenografico con doppia fonte luminosa.
  • L'opera prevedeva un sistema di luci innovative con finestre absidali e tre oculi nascosti, aggiungendo un elemento drammatico alla struttura.
  • L’idea dello schermo traforato di colonne si ispirava a Palladio e Longhena, armonizzando con l'intervento di Borromini.
  • Piranesi, nel suo scritto "Parere su l’architettura", elogia Borromini e Bernini, difendendo la fantasia architettonica rispetto alle rigide regole di Vitruvio.

Indice

  1. Il progetto di Piranesi per San Giovanni in Laterano
  2. Dettagli della proposta di modifica
  3. Influenze e omaggi nel progetto

Il progetto di Piranesi per San Giovanni in Laterano

Nel 1763 il papa veneziano Clemente XIII incaricò Piranesi – che sempre si definì architetto – di modificare la zona absidale della basilica paleocristiana di San Giovanni in Laterano, edificio già trasformato da Francesco Borromini tra il 1646 e il 1649. Il progetto, forse perché troppo legato al gusto barocco non ebbe seguito e venne abbandonato nel 1767. Restano però i disegni che illustrano le diverse

proposte del Piranesi. La Tavola Settima, in Penna e inchiostro grigio e bruno, acquerello grigio, misura 88,7x56,6 cm e si trova a New York, presso la Columbia University, Avery Architectural Library, ed appartiene alla collezione: The Arthur M. Sackler

Piranesi, Giovan Battista - San Giovanni in Laterano articolo

Dettagli della proposta di modifica

In questa proposta di modifica dell’abside, essa l’artista propone un’esedra – al di là dell’arco trionfale– composta da un doppio colonnato ulteriormente accresciuto di sei colonne nella porzione retrostante all’altare

Tale esedra, staccata dalla parete di fondo dell’abside, avrebbe dato luogo a un ambulacro. Il gusto scenografico barocco avrebbe completato poi l’opera con una doppia fonte luminosa: una prima dovuta alle finestre dell’abside, una seconda, non visibile dalle navate, costituita da tre oculi (uno solo dei quali è mostrato dalla sezione) posizionati nella porzione di muro che fronteggia il catino absidale e che supera in altezza le navate e il transetto. Come nella Sezione dell’abside rappresentata nella Tavola Ottava. Realizzata sempre a penna e inchiostro grigio e bruno su tracce di matita, acquerello grigio.

Piranesi, Giovan Battista - San Giovanni in Laterano articolo

Influenze e omaggi nel progetto

La soluzione dello schermo traforato composto da colonne e situato fra il presbiterio e il coro si ricollega alle invenzioni cinquecentesche di Palladio per le basiliche veneziane di San Giorgio Maggiore e del Redentore e alla seicentesca Santa Maria della Salute di Longhena.

Forse un omaggio al papa regnante, al nipote di lui, cardinale Giambattista Rezzonico – protettore del Piranesi – e alla città che aveva visto l’artista muovere i primi passi nell’arte dell’incisione e dell’architettura, una vera ispirazione lagunare quindi. Si tratta anche di una soluzione che si armonizza con l’intervento borrominiano e che, anzi, lo interpreta e lo conclude con quella fantasia decorativa tipica dell’architetto del Ticino. D’altra parte proprio nella sua opera: Parere su l’architettura, scritto mentre era impegnato nello studio per la sistemazione dell’abside di San Giovanni in Laterano, Piranesi loda l’inesauribile fantasia creatrice di Borromini (assieme a quella di Bernini) contro le opinioni di coloro che ritenevano che gli edifici dovessero essere costruiti secondo le regole dettate da Vitruvio.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'incarico affidato a Piranesi da Papa Clemente XIII nel 1763?
  2. Papa Clemente XIII incaricò Piranesi di modificare la zona absidale della basilica di San Giovanni in Laterano, ma il progetto fu abbandonato nel 1767.

  3. Quali elementi caratterizzavano la proposta di Piranesi per l'abside della basilica?
  4. La proposta di Piranesi includeva un'esedra con un doppio colonnato e una doppia fonte luminosa, ispirata al gusto scenografico barocco.

  5. Come si collega la proposta di Piranesi alle opere di altri architetti come Palladio e Borromini?
  6. La soluzione di Piranesi si ricollega alle invenzioni di Palladio e si armonizza con l'intervento di Borromini, interpretandolo con fantasia decorativa.

Domande e risposte

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