Concetti Chiave
- Le "Carceri d’Invenzione" di Piranesi, create tra il 1745 e il 1750, sono 16 stampe che esplorano architetture immaginarie e influenzarono il Romanticismo e il Surrealismo.
- Queste opere sono caratterizzate da una forte eloquenza architettonica, radicata nel tardo-barocco, con un uso drammatico di contrasti chiaroscurali.
- Piranesi rappresenta interni architettonici complessi e fantastici, con elementi come scale elicoidali, argani e grate, che creano un senso di spaesamento.
- Il suo amore per l'archeologia romana e la topografia dell’Urbe lo rese un profondo conoscitore delle vestigia classiche, simile a Boullée.
- Le sue opere presentano una prospettiva dilatata e visionaria, evocando l'imponenza delle rovine romane in immagini magnifiche e alterate.
Indice
Le carceri d'invenzione
Il nome di Piranesi è indissolubilmente legato alle tavole delle “Carceri d’Invenzione” del 1745-1750 Queste sono una serie di 16 stampe prodotte in due edizioni, che illustrano enormi sotterranei a volta con scale e possenti macchinari. Queste incisioni influenzarono il Romanticismo ed il Surrealismo ma anche le scenografie teatrali del '700, vere e proprie immagini di architetture fantastiche.
Una eloquenza, nutrita però di un gusto architettonico quasi stupefacente e con le radici profondamente affondate nello spettacolare del tardo-barocco, si rivela nella serie di queste tavole.
L’autore si impegna in quest’ultimo caso con ampie revisioni e il rafforzamento dei contrasti chiaroscurali. In queste invenzioni Piranesi mette in scena un elevato numero di interni architettonici di fantasia. Al cospetto di queste bellissime tavole l’osservatore si perde rincorrendone i numerosi elementi che le arricchiscono: scale elicoidali e a ponte levatoio, scaloni monumentali, argani, funi sospese, grossi anelli di ferro, torrette, beccatelli, arcate, grate, figurette, nuvole di fumo.
La sensazione che ne deriva è quella di sentirsi incapace, a formarsi un’idea credibile dell’architettura rappresentata.

L'architettura visionaria di Piranesi
L’amore appassionato per le vicende artistiche romane e la presenza continua nell’Urbe quando il gusto per l’archeologia e l’Antico cresceva d’importanza, fecero dell’architetto-disegnatore veneto uno dei più profondi conoscitori delle vestigia classiche e della topografia romana.
Analogamente a Boullée, i suoi progetti sembrano appartenere più al futuro che al presente, rendeva la solennità delle forme semplici per mezzo di scenari grandiosi entro i quali l’uomo spariva. Allo stesso modo Piranesi, sbigottito di fronte all’imponenza delle rovine di Roma, dava vita a un’archeologia visionari, l’unica che potesse rievocare quel che non poteva più tornare applicando l’identico tipo di rappresentazione grafica, una prospettiva ingegnosamente dilatata. In tal modo egli perveniva a immagini improbabili, magniloquenti e falsate nel documentare le meraviglie della tecnica costruttiva romana.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza delle "Carceri d'Invenzione" di Piranesi?
- Come Piranesi rappresenta l'architettura nelle sue opere?
- Qual è il legame tra Piranesi e l'archeologia romana?
Le "Carceri d'Invenzione" di Piranesi sono una serie di 16 stampe che hanno influenzato il Romanticismo, il Surrealismo e le scenografie teatrali del '700, rappresentando architetture fantastiche con un gusto architettonico stupefacente.
Piranesi utilizza una prospettiva ingegnosamente dilatata per creare immagini improbabili e magniloquenti, documentando in modo visionario le meraviglie della tecnica costruttiva romana.
Piranesi, appassionato delle vicende artistiche romane, è stato un profondo conoscitore delle vestigia classiche e della topografia romana, creando un'archeologia visionaria che rievoca il passato con solennità e grandiosità.