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Concetti Chiave

  • Pienza, un borgo medievale in provincia di Siena, fu ristrutturato nel 1400 per ispirarsi al concetto di città ideale, grazie a papa Pio II.
  • La ristrutturazione, guidata dall'architetto Bernardo Rossellino, ha creato una piazza trapezoidale con edifici rinascimentali come la Cattedrale e il Palazzo Piccolomini.
  • Il borgo mantiene una geometria irregolare che segue il terreno collinare, tipico di un borgo medievale, e si sviluppa lungo una strada principale.
  • Pienza si trova nella suggestiva Val d'Orcia, caratterizzata da paesaggi che cambiano colore a seconda delle stagioni, influenzando il progetto urbanistico.
  • L'architettura di Pienza mira a creare una relazione visiva e ideale tra l'uomo e la natura circostante, integrando il paesaggio con gli edifici.

Indice

  1. Pienza e la città ideale
  2. Interventi urbanistici di Pio II
  3. La piazza e la Val d'Orcia

Pienza e la città ideale

Fra le realizzazioni di città ideale spesso si cita un piccolo borgo in provincia di Siena, Pienza. In realtà non rappresenta propriamente una città ideale: è un piccolo borgo medievale che nel corso del 1400 viene interessato da una serie di interventi di ristrutturazione urbanistica che configurano una nuova piazza sulla quale prospettano nuovi edifici rinascimentali.

Pienza non ha quindi le forme di una città ideale, perché ha quelle di un borgo medievale, ma ne ha i contenuti. O quantomeno l’ispirazione di definire un modello di città ideale così come era stato teorizzato dagli umanisti del 1400 è ciò a cui si ispira colui che da vita a questo intervento di ristrutturazione urbana, cioè Enea Silvio Piccolomini, papa con il nome de di Pio II. Lui era nativo di questo borgo, che prima si chiamava Corsignano a seguito della ristrutturazione voluta dal papa viene rinominato Pienza, con intenti celebrativi.

Interventi urbanistici di Pio II

La pianta evidentemente non ha nulla a che vedere con gli schemi di città ideale, ma d’altronde è un tipico borgo medievale che si sviluppa sul crinale di un colle e ha una strada principale e poi una geometria irregolare che asseconda il terreno. In blu sono evidenziati gli interventi voluti dal papa e il più significativo è quello realizzato sulla piazza, sulla quale prospettano la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini e altri palazzi di carattere pubblico: il Palazzo Vescovile, il Palazzo Pretorio e un edificio privato che è Palazzo Ammannati. Questa piazza e questi edifici sono il nucleo del boro, che è molto piccolo, e sono posti sul perimetro, in prossimità dell’asse principale.

La piazza e la Val d'Orcia

La zona in cui si trova questo borgo, è la parte della provincia di Siena più suggestiva dal punto di vista paesaggistico, cioè la Val d’Orcia. È una delle zone collinari più suggestive della Toscana e anche nel rinascimento era così, anche perché le colture e le crete senesi generano dei cromatismi molto suggestivi, che si modificano da stagione a stagione. È quindi un borgo che è pressoché immerso nella natura e di questi aspetto terrà conto anche Bernardo Rossellino, che è l’architetto a cui il papa affida i lavori di ristrutturazione urbana. Egli, quando progetta la piazza, a seguito della demolizione di precedenti edifici, da vita a una piazza di pianta trapezioidale: i due edifici i destra e sinistra (Palazzo Piccolomini e Vescovile) sono leggermente inclinati, così da creare una piazza divergente verso la cattedrale. Questo avviene per due ragioni: innanzitutto lo spazio disponibile era molto limitato (il borgo è piccolo) e per aumentare la dimensione a livello di percezione visiva fa allargare la piazza in questo modo; inoltre questo consente anche di stabilire una distanza fra la Cattedrale, che così si isola, e gli edifici che la fiancheggiano e allo stesso tempo di creare due coni ottici a fianco della cattedrale. Osservando i lati della cattedrale si intravede alle sue spalle il paesaggio retrostante, che è quello suggestivo della Val d’Orcia. In una certa misura quindi l’obiettivo è quello di stabilire una relazione visiva, percettiva ma anche ideale fra natura e architettura, fra l’opera dell’uomo e la bellezza della natura retrostante. Questo aspetto viene tenuto in considerazione anche nel progetto di Palazzo Piccolomini, che era la residenza estiva di papa Pio II.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica di Pienza nel contesto delle città ideali?
  2. Pienza è spesso citata come esempio di città ideale, nonostante mantenga la struttura di un borgo medievale. Fu ristrutturata nel 1400 da Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II, con l'intento di ispirarsi ai modelli di città ideale teorizzati dagli umanisti.

  3. Quali sono gli interventi architettonici più significativi realizzati a Pienza?
  4. Gli interventi più significativi includono la creazione di una nuova piazza trapezoidale su cui si affacciano la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Pretorio e il Palazzo Ammannati, progettati dall'architetto Bernardo Rossellino.

  5. Come si integra Pienza con il paesaggio circostante della Val d'Orcia?
  6. Pienza è immersa nella natura suggestiva della Val d'Orcia, e la progettazione della piazza e degli edifici tiene conto di una relazione visiva e percettiva tra l'architettura e il paesaggio naturale, creando coni ottici che mettono in risalto la bellezza del territorio.

  7. Qual era l'obiettivo di papa Pio II nella ristrutturazione di Pienza?
  8. L'obiettivo di papa Pio II era di trasformare il suo borgo natale, Corsignano, in un modello di città ideale rinominandolo Pienza, celebrando così la sua visione umanistica e il legame tra architettura e natura.

  9. Quali sono le caratteristiche distintive della piazza di Pienza?
  10. La piazza di Pienza ha una pianta trapezoidale con edifici leggermente inclinati per creare una percezione visiva di maggiore ampiezza e stabilire una distanza tra la Cattedrale e gli edifici adiacenti, permettendo una vista sul paesaggio della Val d'Orcia.

Domande e risposte