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Concetti Chiave

  • Piazza Navona è un esempio iconico del Barocco romano, originariamente uno stadio per gare di atletica dell'imperatore Domiziano.
  • La piazza ha guadagnato notorietà sotto Papa Innocenzo X, che commissionò la costruzione della chiesa di Sant'Agnese in Agone da Borromini.
  • La chiesa presenta una facciata barocca con elementi distintivi come concavità, convessità e grandi colonne, integrandosi con l'ambiente esterno della piazza.
  • Di fronte alla chiesa si trova la Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini, con statue che rappresentano i fiumi Rio della Plata, Gange, Danubio e Nilo.
  • La statua del Nilo è bendata, simbolo del mistero delle sue origini o forse un riferimento alla rivalità tra Bernini e Borromini.

Indice

  1. Storia e origine di Piazza Navona
  2. Architettura barocca e rivalità artistica

Storia e origine di Piazza Navona

Piazza Navona è la piazza che rappresenta il Barocco a Roma. Deve la sua forma e il suo nome all’ antica funzione che aveva, era infatti lo stadio di Domiziano e vi si svolgevano gare di atletica, chiamate “agones”. Raggiunse la sua popolarità con papa Innocenzo X Pamphili che commissionò la chiesa vicina al palazzo della sua famiglia.

La fece costruire da Borromini.

Architettura barocca e rivalità artistica

La facciata presenta concavità, convessità, archi a sesto ribassato e a tutto sesto, timpano, lanterna, grandi colonne e lesene, elementi tipici del Barocco architettonico. In questo periodo a differenza del Rinascimento le facciate si dovevano accordare con l’esterno, in questo caso con la piazza. Di fronte alla chiesa abbiamo la fontana dei Quattro Fiumi, realizzata da Bernini. Vi sono scolpite quattro statue raffiguranti i quattro fiumi: Rio della Plata, Gange, Danubio e Nilo. Quest’ultimo è rappresentato bandato poiché non si conoscevano gli affluenti e il luogo della sorgente; alcune persone dicono che la benda è dovuta alla rivalità tra Bernini e Borromini, quindi il Nilo non avrebbe voluto osservare l’orribile facciata della chiesa di S. Agnese.

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