Concetti Chiave
- Paolo Veronese, a differenza di Tintoretto, utilizza una luce chiara nei suoi dipinti per esprimere la prosperità e indipendenza di Venezia, evitando significati drammatici.
- Veronese si ispira alla tradizione pittorica veneziana e alle tecniche del nord Italia, accostando colori senza fonderli per esaltare le qualità luminose.
- I colori complementari e i pseudo-bianchi di Veronese creano una luminosità chiara, facendo apparire i suoi dipinti splendenti e vivi.
- Gli affreschi di Veronese a Villa Barbaro, realizzati in collaborazione con Palladio, ampliano artificialmente lo spazio e la luce con paesaggi campestri e elementi decorativi.
- Veronese è considerato l'ultimo rappresentante del Rinascimento veneziano, con la sua arte che prelude al barocco attraverso la ricchezza delle forme e giochi di colore.
Indice
Contrasti tra Tintoretto e Veronese
Molto diverso da Tintoretto, che esprime insicurezza ed angoscia, Veronese esprime invece nella sua arte la prosperità economica ed indipendenza di Venezia.
Anche la luce è diversa da come la usa Tintoretto: è chiara e non dà alla scena significati drammatici.
Verona – della quale Veronese è originario - ha la tradizione pittorica veneziana, ma è più a contatto con il nord Itala, da cui riprende la tecnica dell’accostare i colori senza fonderli, in modo da esaltare le loro qualità luminose.
Tecniche e colori di Veronese
Veronese usa perciò molto spesso colori complementari, che accostati determinano una luminosità chiara.
Il suo bianco non è mai puro, ma argentato, violetto o giallo.
I colori si accostano benissimo con questi pseudo-bianchi facendoli sembrare veri-bianchi.
Mentre Tintoretto incupisce, Veronese fa risplendere i suoi dipinti.
Il soggetto non è però un mezzo per stendere bei colori, ma per esprimere, con essi, il suo mondo interiore. Come risposta al contesto politico tumultuoso del suo tempo, egli si rifugia nel sogno, dove c’è libertà.
Opere e influenze di Veronese
Tra le opere più famose di Veronese ci sono sicuramente gli affreschi che egli fece a Villa Barbaro, una villa veneta costruita da Palladio.
In collegamento col rapporto uomo-natura, egli decora dunque il corridoio con una finta loggia ad archi entro i quali vi sono paesaggi campestri, ampliando così artificialmente lo spazio e la luce.
Vi sono nicchie con suonatori, aste, bandiere e finte porte. Da una “esce” anche una bambina vestita di verde.
Il vero, grazie al colore, è così portato su una piano ideale.
Eredità di Veronese nel rinascimento
Veronese è l’ultimo rappresentante del rinascimento veneziano.
Da questo momento in poi, la ricchezza delle forme e i giochi di colore aprono la strada al barocco.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra Tintoretto e Veronese?
- Come utilizza Veronese i colori nelle sue opere?
- Qual è l'eredità di Veronese nel contesto del rinascimento?
Tintoretto esprime insicurezza ed angoscia, mentre Veronese rappresenta la prosperità economica e l'indipendenza di Venezia. Anche l'uso della luce è diverso: Veronese utilizza una luce chiara che non conferisce significati drammatici alle scene.
Veronese utilizza spesso colori complementari per ottenere una luminosità chiara. I suoi bianchi non sono mai puri, ma argentati, violetti o gialli, e si accostano bene con altri colori, facendoli sembrare veri-bianchi.
Veronese è considerato l'ultimo rappresentante del rinascimento veneziano. Le sue opere, con la loro ricchezza di forme e giochi di colore, aprono la strada al barocco.