Concetti Chiave
- Nel 1400 a Firenze, i palazzi sostituiscono le torri come simbolo del potere nobiliare, segnando una trasformazione urbana significativa.
- Il Palazzo Medici-Riccardi, progettato da Michelozzo Michelozzi, conserva un aspetto militare con un esterno a bugnato che ricorda una caserma.
- Il Palazzo Ruccellai, realizzato da Leon Battista Alberti, rappresenta una novità architettonica con ampie finestre e bifore, rompendo con lo stile militare.
- A differenza delle torri medievali, i palazzi del 1400 introducono innovazioni stilistiche, come l'uso di pietre piatte senza sporgenze.
- Le trasformazioni architettoniche a Firenze riflettono il passaggio da strutture difensive a dimore nobiliari più aperte e luminose.
Trasformazione urbana di Firenze
La città medievale è cambiata e nella Firenze degli anni 40 e a seguire avviene una vera e propria trasformazione urbana. Firenze, come tutte le altre città italiche, nasce come castello, poi si trasforma gradualmente in un borgo finchè non viene costruita, per volere dei nobili inurbati, una cinta difensiva controllata. I nobili inurbati appena entrano in città nel 1300 non si fanno costruire palazzi, ma torri. Solo nel 1400 arrivano i palazzi ed ogni famiglia cancella le proprie torri. A Bologna hanno voluto lasciare due torri.
Evoluzione architettonica dei palazzi
Due palazzi che nascono quasi contemporaneamente sulla scena fiorentina sono il palazzo Medici-Riccardi e il palazzo Ruccellai.
Palazzo Medici-Riccardi: il progetto è di Michelozzo Michelozzi, architetto militare che lavora anche a Dubrovnick. Il primo ordine dall’esterno viene lavorato a bugnato ed in questo modo l'architetto lascia che il palazzo abbia ancora un aspetto militare (pietre che sporgono), lo imposta come una caserma.
Palazzo Ruccelai: Leon Battista Alberti costruisce per la famiglia Ruccelai un palazzo non più militare. Questa struttura costituisce una novità architettonica, in quanto è piena di luce e di grandi finestre a differenza della torre con finestre anguste. Ci sono grandi bifore coronate da un arco a tutto sesto. Dall'esterno c’è anche una novità stilistica: uso di pietre piatte, non c’è più la pietra che aggetta (sporgente).