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Concetti Chiave

  • La Pala di San Zaccaria fu dipinta nel 1505 per un altare della chiesa di San Zaccaria a Venezia.
  • L'opera rappresenta una Sacra conversazione ambientata sotto un loggiato con mosaici dorati, aperto su un paesaggio.
  • La composizione è centrata sulla Madonna con il Bambino, con santi disposti a semicerchio per aumentare la profondità.
  • Il trasferimento e la mutilazione dell'opera hanno compromesso l'unità tra spazio illusorio e reale.
  • La pala mostra una maggiore monumentalità e un uso consapevole del repertorio classico e della luce naturale.

Indice

  1. La pala di San Zaccaria
  2. Trasformazioni e caratteristiche

La pala di San Zaccaria

La Pala di San Zaccaria, dipinta nel 1505 per l'altare di San Gerolamo nella chiesa di San Zaccaria a Venezia, ma ora conservata in un'altra cappella, dopo essere stata trafugata durante l'occupazione napoleonica. La Sacra conversazione è ambientata al di sotto di un loggiato quadrato voltato a crociera, terminante in un'abside con mosaici dorati e racemi e aperto ai lati sul paesaggio.

L'asse della composizione corrisponde alla verticale creata dalla lampada che parte dall'uovo di struzzo e dal trono su cui siede la Madonna con il Bambino, a cui piedi un angelo suona la viola. Ai lati vi sono i santi, disposti a semicerchio per aumentare la profondità spaziale.

Trasformazioni e caratteristiche

Lo spostamento dell'opera dalla sua produzione originale, il trasporto dal supporto ligneo alla tela e la mutilazione in alto e in basso hanno purtroppo compromesso l'innovativa unitarietà tra lo spazio illusorio e quello reale, poichè l'architettura dipinta continuava quella della cappella e le maggiori dimensioni del pavimento davano maggiore profondità alla scena. La pala è caratterizzata da una maggiore monumentalità rispetto alla Pala di San Giobbe, anche grazie a un più consapevole uso del repertorio classico e all'introduzione della luce naturale esterna.

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