Concetti Chiave
- La Pietà di Bellini incorpora elementi nordici, ma è adattata all'arte italiana con l'inclusione di San Giovanni, rendendo l'opera unica.
- Destinata a un uso privato, la presenza di un'elegia di Properzio sotto la balaustra avvicina lo spettatore alla rappresentazione della scena sacra.
- L'opera fonde tradizioni artistiche fiamminghe e bizantine, riflettendo la stratificazione storica dell'arte veneziana.
- La carriera di Bellini subisce un'importante trasformazione dopo l'arrivo di Antonello da Messina a Venezia e l'influenza di Piero della Francesca.
- Il viaggio nelle Marche, specialmente a Pesaro e Urbino, segna un punto di svolta nello stile pittorico di Bellini, influenzato dall'opera di Piero della Francesca.
Pietà
La pietà di Bellini, che raffigura un tipico tema religioso. Il termine pietà è di importazione nordica, e viene adattato all’arte italiana: questa però non è la pietà tedesca, perché c’è anche San Giovanni. Questo, si potrebbe pensare che sia un dipinto per una chiesa, ma sotto la balaustra vi è un cartilio con una elegia di Properzio e quindi è a destinazione privata. La balaustra vuole avvicinare il più possibile lo spettatore alla scena.
Cristo è morto, ma viene sostenuto dalla Madonna e da San Giovanni Evangelista: la Madonna è anziana, e Cristo esibisce le stimmate, le ferite della Passione.Sulla sfondo vi è un paesaggio fiammingo, ma l’immagine di Cristo ha sicuramente anche un immagine bizantina: Giovanni combina insieme tutte le principali tradizione artistica che si sono succedute a Venezia. Non è un autore anacronistico, ma fa i conti con la storia dell’arte veneziana: è un pittore che deve fare i conti con la stratificazione dell’arte veneziana. Non è l’artista che crea l’opera, ma è la storia delle tradizioni artistiche che determina le caratteristiche di un’opera.
La capigliatura di San Giovanni ha i riccioli delle opere precedenti.
All’inizio degli anni 70 Bellini conosce un’importante svolta nella sua carriera artistica: a Venezia arriva Antonello da Messina, con cui avviene uno scambio delle rispettive conoscenze. Prima dell’arrivo del pittore siciliano, però, era stato nelle Marche, dove deve aver conosciuto l’arte di Piero della Francesca: il suo modo di intendere la pittura cambia.
Compie un viaggio di studio e di lavoro nelle Marche, in particolar modo nella zona di Pesaro e Urbino. Questo viaggio consente a Bellini di entrare in contatto con l’opera di Piero della Francesca: l’incontro è assolutamente decisivo, perché la pittura di Bellini non sarà più quella di prima.
Nel 1472 Giovanni Bellini viene chiamato immediatamente a dimostrare quanto la pittura di della Francesca si sia rivelata fondamentale per la sua nuova concezione artistica.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del termine "pietà" nel contesto dell'arte italiana secondo il testo?
- Quali influenze artistiche si riflettono nell'opera di Giovanni Bellini?
- Come ha influenzato Antonello da Messina la carriera di Bellini?
Il termine "pietà" è di origine nordica e viene adattato all'arte italiana, ma la versione italiana include anche San Giovanni, distinguendola dalla pietà tedesca.
L'opera di Bellini combina tradizioni artistiche fiamminghe e bizantine, riflettendo la stratificazione dell'arte veneziana e l'influenza di Piero della Francesca.
L'arrivo di Antonello da Messina a Venezia ha segnato una svolta importante nella carriera di Bellini, portando a uno scambio di conoscenze che ha cambiato il suo approccio alla pittura.