Concetti Chiave
- Jean François Millet è noto per il suo stile che unisce realismo e romanticismo, con un'attenzione particolare al naturalismo romantico.
- Millet si concentra sui contadini come simbolo di popolo, legati alla terra e alla tradizione, in contrasto con gli operai già integrati nel sistema industriale.
- Il dipinto "L'Angelus", esposto nel 1848, mostra un contadino che interrompe il lavoro per pregare, enfatizzando l'etica e la religiosità del lavoro rurale.
- Millet rappresenta per la prima volta un lavoratore come protagonista eroico e morale, suscitando l'entusiasmo della borghesia per la rappresentazione dei contadini.
- I contadini, secondo Millet, sono visti come lavoratori "buoni", semplici e privi di ideali progressisti, in contrasto con le classi operaie in lotta politica.
Realismo e romanticismo
È un realista che scivola nel Romanticismo, in particolare nel naturalismo romantico: sceglie contenuti poetici, ama le penombre avvolgenti che legano figure e paesaggio, i suggestivi effetti di luce, i motivi patetici.
Daumier sceglie l’azione politica: il popolo per lui è la classe operaia in lotta contro i governi liberali-borghesi, che parlano di libertà ma sono asserviti al capitale.
Millet e i contadini
Per Millet il popolo sono i contadini e non gli operai perché questi sono già stati strappati al loro ambiente naturale, inghiottiti dal sistema, perduti; il contadino è legato alla terra, alla natura, a modi di lavoro e di vita tradizionali, alla morale e alla religione dei padri.
Il successo di Millet
Esposto nel 1848, rappresenta un contadino che abbandona il lavoro per pregare: l’etica e la religiosità del lavoro rurale rimarranno i temi dominanti della sua opera. Per la prima volta un lavoratore è presentato come protagonista della rappresentazione, come un eroe morale. Questo quadro ebbe un enorme successo, la borghesia si entusiasmò per Millet perché dipingeva i contadini, che sono lavoratori “buoni”, ignoranti, senza rivendicazioni salariali e velleità progressive