Concetti Chiave
- L'affresco "La Trinità" di Masaccio, considerata la sua ultima opera, fu coperta da una pala d'altare di Vasari fino al suo recupero.
- L'opera utilizza una prospettiva rivoluzionaria per creare profondità e un effetto trompe l'oeil, confondendo persino storici dell'arte.
- La composizione narrativa è suddivisa in piani prospettici, evidenziando la transitorietà della vita attraverso simboli come lo scheletro.
- I personaggi monumentali, con mantelli voluminosi, scandiscono i piani spaziali e gerarchici, dalla morte alla salvezza dell'anima.
- L'architettura della cappella, con volte a botte e colonne ioniche, richiama elementi classici e la forza romana.
La Trinità
La Trinità è l'ultima opera realizzata prima della prematura scomparsa di masaccio, era ritenuta obsoleta e perciò è stata coperta da una Pala d'altare realizzata da Vasari, solo dopo anni è stata scialbata.Condizione di conservazione: lungo il perimetro vi è un alone e dei toni differenti di colore
Vi è la presenza di un dogma importante cristiano: la Trinità
La prospettiva impiegata al fine di misurare e di rendere comprensibile lo spazio dona due effetti ottici:
1) L'effetto ottico di sfondare la parete (profondità)
2) Trompe l’oeil (come se le figure si avvicinano verso chi guarda)
La realizzazione quasi perfetta della prospettiva ha confuso molti storici dell’arte, che pensavano che questa opera fosse di Brunelleschi.
L'affresco è collocato nella terza campata della navata sinistra della basilica Fiorentina di Santa Maria Novella.
Presenta una struttura narrativa prospetticamente ripartita su diversi piani:
in primo piano, in basso, Masaccio raffigura un sarcofago con sopra uno scheletro, la scritta esplicativa in latino è un monito: “voi siete ciò che io sono stato, io sono ciò che voi sarete”, allude simbolicamente alla transitorietà delle cose terrene, al fatto che tutte le cose concrete non serviranno quando si muore.
Su una predella aggettante rispetto alla parete, sorretta sua volta da quattro colonnine binate, con capitelli apparentemente corinzi, vi sono le due figure inginocchiate in preghiera dei committenti.
Dietro le quali si apre la cappella dipinta vera e propria.
Vengono rappresentati in secondo piano, in piedi accanto alla croce, La Vergine Maria, che rivolge verso di noi uno sguardo severo, indicandoci il figlio con la destra, e San Giovanni con le mani giunte.
Cristo e robusto e tozzo, ed è sorretto simbolicamente alle spalle da Dio padre, che si colloca in terzo piano, al vertice della piramide compositiva.
Ciò che colpisce di quest'opera è la monumentalità dei personaggi, i cui mantelli pesantemente panneggiati, individuano dei volumi forti e precisi, quasi come se si trattasse di sculture a tutto tondo.
Le decise volumetrie dei personaggi contribuiscono a chiarire i rapporti spaziali. Essi infatti scandiscono fisicamente i vari piani stabilendo nello stesso tempo anche una gerarchia crescente di valori: dalla morte del corpo (scheletro), ci si eleva grazie alla preghiera (committenti) e all'intercessione (Maria e Giovanni) fino alla salvezza dell'anima e alla definitiva sconfitta della morte stessa.
La cappella, infatti, introdotta da una coppia di paraste corinzie, che sostengono una trabeazione dell'architrave tripartito. Alle paraste sono accostate due colonne ioniche, quasi completamente libere, sormontate da un arco che tangente l'architrave sovrastante. Dei tondi, contemporaneamente tangenti all'arco, all’architrave e ai capitelli delle paraste occupano lo spazio dei timpani. Il riferimento e l'ospedale degli innocenti, con l'arco sostenuto dall'ordine architettonico e a sua volta inquadrato da un ordine maggiore e i tondi.
L'interno della cappella è costituito da una volta a botte cassettonato, l'arco frontale ripetuto nel fondo della cappella che si conclude con una piccola abside. Si riscontra una gravità e una forza di stampo romano.
Domande da interrogazione
- Qual è l'opera considerata l'ultima realizzata da Masaccio?
- Dove si trova l'affresco della Trinità?
- Qual è il dogma cristiano rappresentato nell'opera?
- Cosa simboleggia lo scheletro e la scritta sul sarcofago nell'affresco?
- Come vengono rappresentati i personaggi nell'opera?
La Trinità.
Nella terza campata della navata sinistra della basilica Fiorentina di Santa Maria Novella.
La Trinità.
La transitorietà delle cose terrene e il fatto che tutto ciò che è concreto non servirà dopo la morte.
I personaggi sono rappresentati in modo monumentale, con mantelli pesantemente panneggiati che creano volumi forti e precisi.